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  1. #61
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    Citazione Originariamente Scritto da ossoduro Visualizza Messaggio
    falla per te, perchè altrimenti non arrivi neanche al 4%.
    per la serie... il ritorno della gioiosa macchina da guerra...

  2. #62
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    Citazione Originariamente Scritto da popolareDL Visualizza Messaggio
    diliberto s'è sacrificato per un operaio della thyssen,ci copiano pure loro
    ... perche' avete il copyrait delle cose CLONATE, BerlusCloni?

  3. #63
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    maial, non pensavo che i piddini potessero esser cosi meschini.del tutto berlusconizzati(o veltronizzati).peggio dei motorini.
    che pena.
    poveri ds.

  4. #64
    "SI PUO' FARE"
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    ELEZIONI/ ORLANDO(PD): RIFONDAZIONE LIGURIA NON CANDIDA OPERAI
    "Importante rafforzare la presenza del mondo del lavoro"


    Roma, 7 mar. (Apcom) - La Sinistra arcobaleno non candida gli operai. Lo sostiene il responsabile organizzazione del Pd Andrea Orlando. "Bertinotti - dice Orlando - ha criticato il Pd perché candida operai e imprenditori nella stessa lista, mi pare che Sinistra Arcobaleno sta risolvendo il problema non candidando gli imprenditori e togliendo gli operai. E' il caso della Liguria, dove non viene riproposta la candidatura, in posizione utile, di Sergio Olivieri, deputato uscente, di Rifondazione Comunista e uno dei pochi operai presenti a Montecitorio nella scorsa legislatura".

    "Per questo motivo, - conclude - il segretario regionale ligure di Rifondazione, ha intrapreso lo sciopero della fame che ci auguriamo raggiunga l'obbiettivo. Credo sia un fatto positivo ed importante rafforzare la rappresentanza del mondo del lavoro nelle sue diverse espressioni".
    "La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).

  5. #65
    "SI PUO' FARE"
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    Citazione Originariamente Scritto da MaRcO88 Visualizza Messaggio
    maial, non pensavo che i piddini potessero esser cosi meschini.del tutto berlusconizzati(o veltronizzati).peggio dei motorini.
    che pena.
    poveri ds.



    Vi si fa semplicemente notare che a parole di chiacchiere ne fate ... criticate le candidature del PD che ha messo operai e precari in lista, che ha rinnovavato del 50% le candidature, che ha fatto fuori pezzi da 90 come De mita, violante e moltissimi altri ... e poi per voi gli operai sono un optional ... dato che quei pochi che c'erano sono scomparsi dalle posizioni di eleggibilità ... ma, visto il ridimensionamento elettorale futuro, la cadrega serve ai vs. notabili.


    per cui, invece di rompere il cazzo agli altri, pensate a voi stessi ... e nessuno vi rompe il cazzo... o solo a voi è permesso di criticare le liste altrui?

    Guarda ... se argentino è tornato in lista il merito è di chi vi ha rimproverato certe cose non certo è vostro e, forse, Diliberto è stato l'unico a capire che predicate bene e razzolate male ... e, di conseguenza, ne ha tratto le conclusioni ... a differenza di chi fa solo chiacchiere sul mondo del lavoro.

    Chi ha iniziato a rompere il cazzo ... siete stati voi ... almeno assicuratevi prima di poter essere nella condizione di farlo ... dato che mi sembra che, alla luce dei FATTI, non avete nessun motivo per dare lezioni a nessuno.
    "La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).

  6. #66
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    Citazione Originariamente Scritto da ossoduro Visualizza Messaggio


    Vi si fa semplicemente notare che a parole di chiacchiere ne fate ... criticate le candidature del PD che ha messo operai e precari in lista, che ha rinnovavato del 50% le candidature, che ha fatto fuori pezzi da 90 come De mita, violante e moltissimi altri ... e poi per voi gli operai sono un optional ... dato che quei pochi che c'erano sono scomparsi dalle posizioni di eleggibilità ... ma, visto il ridimensionamento elettorale futuro, la cadrega serve ai vs. notabili.


    per cui, invece di rompere il cazzo agli altri, pensate a voi stessi ... e nessuno vi rompe il cazzo... o solo a voi è permesso di criticare le liste altrui?

    Guarda ... se argentino è tornato in lista il merito è di chi vi ha rimproverato certe cose non certo è vostro e, forse, Diliberto è stato l'unico a capire che predicate bene e razzolate male ... e, di conseguenza, ne ha tratto le conclusioni ... a differenza di chi fa solo chiacchiere sul mondo del lavoro.

    Chi ha iniziato a rompere il cazzo ... siete stati voi ... almeno assicuratevi prima di poter essere nella condizione di farlo ... dato che mi sembra che, alla luce dei FATTI, non avete nessun motivo per dare lezioni a nessuno.
    accorto che impatti la doppia morale comunista.
    Una vale per noi e un'altra vale per gli altri.

    Per esempio possiamo affrontare qualche volta il tema della "raccomandazione" di sinistra oppure dobbiamo chiamarla aiuto al proletario oppresso dal sistema capitalistico ?

    ex diessino. non ipocrita.
    Il Partito Democratico è una delle poche cose serie degli ultimi 50 anni.
    Basta con le rendite di posizione.

  7. #67
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    Citazione Originariamente Scritto da ossoduro Visualizza Messaggio
    Forse perchè i posti sicuri languono e i paracadutati devono avere il seggio assicurato?


    Roma, 11:21
    PD ALL'ATTACCO DI SA, PERCHE' NON CANDIDATE OPERAIO?
    Il Pd attacca la Sinistra arcobaleno, che non ha candidato nelle sue liste in Piemonte l'operaio della Thyssen Ciro Argentino. Vincenzo Vita candidato nelle liste del PD ed esponente della sinistra del partito afferma: "L'esclusione dalle liste della sinistra arcobaleno di Ciro Argentino, operaio della Thyssen di Torino, colpisce, rattrista e dimostra la strumentalita' delle critiche rivolte al Pd. Le liste del Partito democratico rappresentano un forte segno di novita' proprio dal punto di vista della capacita' di rappresentare la societa' italiana, operai, lavoratori precari, imprenditori saranno nel nuovo parlamento grazie al Pd. Come mai proprio la Sinistra arcobaleno non privilegia gli operai?". Sulla stessa linea Paolo Nerozzi, sindacalista candidato al Senato nelle liste del Partito Democratico. "Che fine hanno fatto tutti quelli della Sinistra arcobaleno che criticavano le liste del PD che rimproveravano operai e sindacalisti di aver accettato di stare vicino agli imprenditori? Perche' nessuno oggi alza un dito contro l'esclusione di Ciro Argentino, operaio della ThyssenKrupp dalle liste elettorali? Il PD - afferma Nerozzi - ha dimostrato di aver mantenuto al parola data e portera' in Parlamento tanti lavoratori come Antonio Boccuzzi".


    http://www.repubblica.it/news/ired/u...ml?ref=hpsbdx2
    [...]
    . Ma questa sinistra è convinta di conoscerli davvero, i «suoi» operai del Nord Est?
    Dicono le tabelle delle ultime politiche che i risultati ottenuti da Rifondazione in alcuni paesi ad altissima densità operaia della provincia iper-industrializzata di Vicenza sono i seguenti:
    - 2,7% ad Arzignano,
    - 2,7 a Carrè,
    - 2,0 a Rosà,
    - 1,8 a Rossano Veneto,
    - 1,6 a Zermeghedo...
    Come mai?
    Forse le cose sono un po' più complesse...

    G.A.Stella

  8. #68
    "SI PUO' FARE"
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    Cuoghi si dimette e Carrara fa un passo indietro. Niente campagna per i Verdi
    Soffritti capolista e la Sinistra Arcobaleno si divide

    Il “terremoto Soffritti” non si è fermato alla prima scossa. Dopo le dichiarazioni congiunte delle segreterie regionali di Prc, Verdi e Sinistra democratica contro la decisione di far correre il deputato Pdci capolista in Emilia-Romagna, da Roma è arrivata l'ìufficialità, politica, della notizia tanto temuta dagli alleati dei comunisti italiani.

    Barbara Diolaiti, dopo aver detto che i Verdi di Ferrara non presenteranno propri candidati nelle liste, rincara la dose e annuncia che per la campagna elettorale il Sole che Ride starà alla finestra: “Dispiace moltissimo che sia finita così per causa della meschinità e degli egoismi individuali; noi Verdi siamo gente seria e da vent'anni facciamo politica in un certo modo. Anche questa volta agiremo di conseguenza”.

    Chi invece è già andato oltre è Tito Cuoghi che ha già presentato le dimissioni da coordinatore provinciale di Sinistra democratica. Un gesto il suo contro chi vuole “riproporre vecchi meccanismi della politica funzionali solo a tutelare luoghi e posizione di potere e confermare ai cittadini che nello squallido “cosi fan tutti” c'è anche la sinistra”. “La scelta del Capolista alla Camera per l'Emilia Romagna – continua Cuoghi - risponde essenzialmente a questi criteri; è aggravata dal fatto che ha fronte di una pressione, non solo ferrarese, ma anche di livello regionale e nazionale, si è risposto, da parte del Pdci, con sorda arroganza negando ragioni e motivazioni. Non le ragioni dell'unità di sinistra arcobaleno e della credibilità nei confronti degli elettori ha prevalso, bensì, l'ottusa ed inquietante difesa del proprio status”.

    Alla delusione del consigliere provinciale fa eco quella di Diego Carrara, secondo il quale quella proposta è “demenziale per una Sinistra che si vuole rinnovare”. L’assessore provinciale si riserva di prendere decisioni nei prossimi giorni, ma già ammette di pensare “ad altre collocazioni”. Probabile a questo punto un suo passo indietro verso il Pd, “dal quale preciso che non sono mai uscito”. Questo il suo mezzo sì.

    Più realista Rifondazione che di fronte al fatto compiuto “prende atto dello stato di cose – afferma il segretario Tonino Zanni -; ora dobbiamo rimboccarci le maniche in vista della campagna elettorale per i nostri candidati”.


    http://ilrestodelcarlino.quotidiano....votabile.shtml
    "La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).

  9. #69
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    Candidature: i Verdi lombardi si autosospendono
    mercoledì 05 marzo 2008
    E' durissimo lo scontro in Lombardia all'interno della nuova lista de La Sinistra-L'Arcobaleno, che raggruppa Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica, Comunisti italiani e Verdi. Sono proprio questi ultimi i protagonisti di una battaglia per ottenere almeno una posizione "eleggibile" nella lista, considerandosi ingiustamente penalizzati da quello che sta emergendo nella spartizione dei posti.
    "Abbiamo deciso di autosospenderci dai Verdi fino alla pubblicazione delle liste per le candidature alla Camera e al Senato", si legge infatti in un durissimo comunicato firmato dai consiglieri regionali Marcello Saponaro e Carlo Monguzzi, dalll'assessore al Territorio della Provincia di Milano Pietro Mezzi, dal presidente provinciale dei Verdi Massimo Molteni, dai consiglieri comunali Maurizio Baruffi ed Enrico Fedrighini. "Siamo sicuri che molti Verdi lombardi, militanti, consiglieri comunali e provinciali e assessori, seguiranno il nostro esempio se la situazione non cambierà".
    L'obiettivo delle polemica, tra l'altro, non è esterno al loro partito: "Impedire di candidare ai primi posti, in posizioni eleggibili, persone come Carlo Monguzzi, come pare emerga dalle prime notizie sulle liste", si legge nella nota, "equivale a indebolire in Lombardia i Verdi, la Sinistra Arcobaleno e il progetto unitario che ha bisogno delle migliori candidature e della più ampia motivazione e mobilitazione dei militanti".
    "Continuare a opporre a candidature forti l'incompatibilità con il ruolo di consigliere regionale risulta incoerente, sia perché in altre Regioni questo non vale, ma anche alla luce delle dichiarazioni di Rifondazione comunista e degli altri
    alleati che hanno ribadito che non esistono impedimenti di questa natura".
    "Se il problema è a Roma, al tavolo nazionale che sta decidendo le candidature", conclude il comunicato, "attendiamo di conoscere chi in realtà pone ostacoli e per quali motivi a candidature in grado di raccogliere il consenso dei lombardi. Nell'attesa di risposta ci autosospendiamo e se la situazione non cambierà i Verdi non saranno più il nostro partito".

    http://www.quibrescia.it/index.php?/...t/view/5238/1/
    "La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).

  10. #70
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    Politica In Lombardia e a Milano i vertici del Sole che ridono si "autosospendono" dal partito in aperta polemica con la vicenda delle candidature della Sinistra Arcobaleno. I nomi calati dall'alto hanno fatto esplodere il malcontento. In Sardegna, il 75% degli iscritti abbandona la Sinistra considerata "binario morto" e sceglie di allearsi con l'Italia dei Valori e con il Pd. Di quanto accade nell'isola, parliamo con i coordinatore regionale Pino Zarbo



    Alle elezioni di aprile i Verdi della Sardegna saranno ospitati nelle liste dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e, quindi, saranno alleati del Pd di Walter Veltroni. Lo strappo con i vertici nazionali del partito, alle urne con la Sinistra arcobaleno, è stato ufficializzato oggi. " È solo una minoranza - ha tagliato corto il leader del Sole che ride Alfonso Pecoraro Scanio - i rappresentanti ufficiali dei Verdi in Sardegna stanno con la Sinistra arcobaleno". Ma quanto è profonda la spaccatura? Lo abbiamo chiesto a Pino Zarbo, portavoce regionale dei Verdi in Sardegna.

    Pino, cosa succede in Sardegna?
    Entrare nella Sinistra arcobaleno è stata un'imposizione dall'alto, mai digerita, che ci causato tanta sofferenza. Il Sole che ride è una federazione, non un moloch che Roma può decidere di spostare a suo piacimento, senza consultare le realtà locali. Qui nell'Isola, la linea politica è diversa, negli ultimi anni noi Verdi abbiamo lavorato per distanziarci dalla sinistra radicale. Il loro programma non ci rappresenta e non rende onore ai nostri ideali. Fondersi e confondersi con loro, presentarsi alle urne con loro, vuol dire finire su un binario morto, vuol dire sposare l'ambientalismo del "non fare".

    L'alleanza con Veltroni vi da più garanzie? Di Pietro non ha brillato in sensibilità ambientale come ministro dei lavori pubblici. Non ti sembra una contraddizione?
    Siamo pronti a dare il nostro contributo, nel Pd potremo rappresentare l'ambientalismo "del fare". Tra i valori del partito di Di Pietro c'è anche l'ambiente. E ci unisce l'estrema attenzione per la questione morale.

    Cosa significa "ambientalismo del fare"?
    Significa essere ambientalisti propositivi. Ho sempre pensato di far parte, globalmente, di tutti i Verdi. Non del "non fare". Per esempio, anche la vicenda campana non è stata delle migliori, i Verdi avrebbero dovuto fare molto più chiasso e in anticipo rispetto alla lentezza con la quale si sono mossi. Non siamo contro i termovalorizzatori (ora in Campania si rischia la peste!) che, però, sono l'ultimo stadio, l'estrema ratio: avremmo dovuto batterci per differenziare e riciclare. Infine, il restante 8 o 10 percento dei rifiuti va bruciato. Quindi, con una adeguata politica di "prevenzione", basterebbero poi molti meno termovalorizzatori.
    Più in generale, il nostro contributo all'Italia dei Valori e a Veltroni nasce dall'esigenza politica di arginare l'avanzata della destra. È questa la prima emergenza. Entrare in un binario morto non giova alla democrazia.

    Pecoraro Scanio ha ribadito che i rappresentanti ufficiali del partito sardo stanno con la Sinistra Arcobaleno e che la vostra scelta è dettata da "problemi di candidature"...
    Candidature? Non c'entrano nulla. La nostra è una scelta ideologica e la decisione, dolorosissima, di non aderire alla Sinistra Arcobaleno e di confluire nell'IdV, è condivisa da oltre il 75 percento degli iscritti sardi. Ci sono i due consiglieri della circoscrizione e tutto il consiglio direttivo provinciale di Cagliari, l'intero direttivo provinciale di Nuoro e di Olbia, i soci e gli iscritti di Sassari, metà del direttivo del Medio Campisano. Non li ho sentiti e quindi posso dire che, forse, l'unica a non condividere la nostra scelta è la neo-provincia del Sulcis, ma non posso affermarlo con certezza. Se pecoraro ha dichiarato che siamo una minoranza, allora non possiamo che rispondergli che, come leader nazionale, non ha certo contezza di quanto succede nella Federazione del Sole che ride. Sicuramente non ha ascoltato i Verdi sardi.

    Cosa succede ora nei vostri rapporti con il partito?
    Come ho già detto, il nostro è sempre stato un partito federale e federativo anche se poi, dallo Statuto, rischiamo la cacciata. Ma almeno siamo stati coerenti con le nostre politiche. Vedi, se l'adesione "d'imperio" alla Sinistra Arcobaleno è solo una strategia per mantenere le poltrone senza fare un referendum tra gli iscritti legittimati a decidere, non ci si può poi stupire delle reazioni...
    Quello che auspico è che da Roma rispettino appieno l'autonomia e la federazione della Sardegna.

    Oggi, il Consigliere regionale lombardo, l'assessore al Territorio della Provincia di Milano, il presidenti provinciale e comunale milanesi del partito, i consiglieri comunali di Milano, tutti in quota Verdi, hanno deciso di autosospendersi dal partito in aperta polemica con la vicenda delle candidature della Sinistra Arcobaleno. A tua conoscenza, ci sono altre "fibrillazioni" in giro per l'Italia?
    So che i Verdi sono in grave sofferenza in molti posti: Umbria, Alto Adige, Trentino... non sono in collegamento telefonico con loro, ma se queste notizie venissero confermate, allora potrei parlare di "collegamento telepatico". Il nostro ruolo deve essere quello di costruire, non di sparire. http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=6713
    "La guerra è la vicenda in cui innumerevoli persone, che non si conoscono affatto, si massacrano per la gloria e per il profitto di alcune persone che si conoscono e non si massacrano affatto." (Paul Valèry, poeta francese).

 

 
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