La Libia voleva un riferimento agli avvenimenti di Gaza (certo, come tutte le volte che si Parla di Gaza la Libia chiede un riferimento alle vittime israeliane del terrorismo, vero?).
Davvero senza vergogna o ritegno, non c'è da aspettarsi qualcosa di diverso da certi soggetti.
Solidarietà internazionale con Israele dopo il massacro nella scuola rabbinica dove un attentatore palestinese ha ucciso otto seminaristi e ne ha feriti altri nove
ROMA - Condanna unanime per il sanguinoso attentato nel collegio rabbinico di Gerusalemme ovest "Merkaz ha-Rav". L'Anp, il presidente Usa George Bush, il governo italiano. E ancora i due candidati democratici alla Casa Bianca, Barack Obama e Hillary Clinton. Fino ai capi delle diplomazie tedesca e francese. Un coro unanime, per stigmatizzare la strage nella scuola rabbinica Merkaz ha-Rav, compiuta da un attentatore palestinese che prima di essere ucciso ha tolto la vita a otto seminaristi e ne ha feriti altri nove, tre in modo grave, mentre erano impegnati nei loro studi nella biblioteca dell'istituto.
Ma il Consiglio di Sicurezza dell'Onu non ha raggiunto l'accordo su una risoluzione di condanna. La Libia si è opposta all'adozione del testo che aveva bisogno dell'unanimità per essere varato. "Non c'è stato accordo perché la delegazione libica non ha voluto condannare l'attentato senza un riferimento agli avvenimenti a Gaza", ha detto l'ambasciatore americano al Palazzo di Vetro Zalmay Khalilzad, spiegando che un testo del genere sarebbe stato inaccettabile per gli Stati Uniti. Il suo collega russo Vitaly Churkin, che ha la presidenza di turno dei Quindici, ha confermato che il Consiglio non ha trovato l'accordo e ha deplorato la situazione affermando che l'attentato di Gerusalemme "meritava di essere trattato a parte".
Durissimo il commento di Israele. Secondo Tel Aviv il fallimento è frutto dell'infiltrazione di "terroristi" nel Consiglio di sicurezza. L'assenza di una dichiarazione di condanna "fa sì che ci si chieda che cosa faccia il nostro Paese in questo edificio", ha osservato l'ambasciatore israeliano all'Onu, Dan Gillerman. La riunione convocata d'urgenza era la seconda in meno di una settimana del Consiglio di sicurezza, a conferma della delicata fase che attraversa il Medio Oriente. Ma neanche sabato scorso il Consiglio era riuscito a mettersi d'accordo sulla risoluzione presentata dalla Libia per condannare le vittime civili a Gaza e neanche su un testo più generale sulla situazione a Gaza, perché la Libia si era opposto all'uso del termine "terrorismo" per indicare i razzi palestinesi lanciati verso Israele.
A rendere ancora più drammatica la tragedia di Gerusalemme, arriva la pubblicazione dei nomi delle vittime e la conferma, da parte dei responsabili del collegio rabbinico, della giovane età della maggior parte delle vittime: due avevano 15 anni, altri due 16 e altri due ancora 18. Tra le vittime, inoltre, un 19enne e un giovane di 26 anni. Rimangono gravi le condizioni di tre dei feriti. Due delle vittime risiedevano a Gerusalemme, una ad Ashdod (a Sud di Tel Aviv) e gli altri cinque in insediamenti diversi della Cisgiordania. I funerali si svolgeranno in mattinata, nelle località di residenza degli uccisi.
Migliaia di agenti, ha detto il capo della polizia di Gerusalemme Aharon Franco, saranno dislocati oggi nella città santa per impedire disordini sia dopo i funerali delle vittime dell'attentato, che inizieranno alle ore 10 locali, sia ai margini delle preghiere islamiche del venerdì nella Spianata delle Moschee che avranno inizio verso le 12 locali. Per motivi di sicurezza, l'accesso alla Spianata viene oggi garantito solo a chi abbia età maggiore di 45 anni, ha detto Franco. "Non tollereremo disordini, né da parte dei palestinesi né da parte degli ebrei" ha precisato.
L'attentato è stato rivendicato in un messaggio diffuso dalla tv del movimento sciita libanese Hezbollah, Al Manar, da un gruppo finora sconosciuto, Kataeb Ahrar al-Jalil (Brigata degli uomini liberi della Galilea) - Gruppo del martire Imad Mugnieh e i martiri di Gaza.
"Il presidente condanna gli attacchi diretti contro civili, siano essi israeliani o palestinesi", ha detto un portavoce di Abu Mazen, capo dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp). Ma nel cielo della Striscia di Gaza sono stati sparati fuochi d'artificio. Un portavoce di Hamas, pur senza rivendicare l'attacco, ha detto che "questa è la risposta naturale contro l'aggressione sionista compiuta sul popolo palestinese, e non sarà l'ultima".
Da parte israeliana, un portavoce del governo, David Baker, ha affermato che "quelli che celebrano questo massacro a Gerusalemme stanotte sono nemici della pace e della coesistenza". L'ambasciatore israeliano all'Onu, Dan Gillerman, che ha chiesto la convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha definito l'attentato "un atto codardo di terroristi assetati di sangue".
Il ministro degli esteri italiano, Massimo D'Alema, si è augurato che "questo efferato atto di violenza, dopo i tragici eventi di Gaza, (un altra buona occasione per parlare di gaza vero?Non ha ritegno davanti a niente, Il suo grande dispiacere è che sia morto il terrorista!)non cancelli definitivamente ogni volontà di ripresa del dialogo interrotto tra l'Autorità Nazionale Palestinese e il governo israeliano".
Grazie tante D'Ulema, è bello sapere di poter contare su un ministro come te!
Condanne molto decise sono venute dai capi delle diplomazie tedesca, Frank-Walter Steinmeir, francese, Bernard Kouchner, britannica, David Milliband.
Il segretario generale dell'Onu, Ban-Ki moon, ha condannato "nei più forti termini il selvaggio attacco" e si è detto "profondamente preoccupato" perché l'attentato rischia di "minare il processo politico che si deve percorrere per raggiungere una pace sicura e duratura tra israeliani e palestinesi".
tratto dal blog liberali per israele.