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  1. #1
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    Predefinito Professioni, la svolta di Alfano «Tornano le tariffe, ma eque»

    Se qualcuno si chiede ancora dove sia il liberismo, la risposta la fornisce quest'articolo del Corriere, Bersani abolì una piaga di corporazione dei professionisti vecchia come il cucco, le tariffe minime. Alfano le vuole rimettere, alla faccia di tutti i liberisti.

    Professioni, la svolta di Alfano
    «Tornano le tariffe, ma eque»


    ROMA — «L’abolizione delle tariffe minime, senza dare alcun beneficio ai cittadini, ha tutelato i più forti. Ed in generale ha danneggiato i professionisti italiani». Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, torna su uno degli argomenti che più sta a cuore al mondo delle professioni, dai commercialisti agli architetti, dai notai agli avvocati. Le tariffe minime erano state abolite da Pierluigi Bersani quando era ministro dello Sviluppo economico nell’ultimo governo Prodi. Un intervento deciso con le cosiddette lenzuolate, come lo stesso Bersani aveva ribattezzato i suoi interventi di liberalizzazione che avevano riguardato anche altri settori, come le assicurazioni e le banche.

    Perché proprio adesso si torna a parlare di tariffe minime? Il ministro Alfano ha convocato per la prossima settimana gli stati generali delle professioni. Il 15 aprile i rappresentanti di 24 ordini si riuniranno proprio nel palazzo del ministero, in via Arenula a Roma. Dalle dieci del mattino e per tutta la giornata discuteranno dei problemi che la loro categoria sta affrontando. E, soprattutto, chiederanno al governo di intervenire per risolverli. Al primo posto dell’agenda c’è proprio la questione delle tariffe minime, che dopo il decreto Bersani sono stata sostituite dalla possibilità per il cliente di negoziare la parcella. Cosa succederà? Tornerà una soglia al di sotto della quale non sarà più possibile scendere? «Quello che bisogna garantire — dice Alfano — sono prestazioni efficaci e tariffe che siano semplici, comprensibili, eque e trasparenti. Sul come raggiungere questo obiettivo avremo modo di discutere. Ma lo faremo con regole moderne, al passo con la globalizzazione dei mercati». Si comincia, quindi, con un esame dei problemi sul tavolo: «Ascolterò le voci di tutti gli ordini—dice ancora il ministro della Giustizia—e dopo un’attenta analisi proporremo delle riforme che siano in grado di tenere insieme la dignità ed il prestigio delle professioni insieme agli interessi del singolo cittadino. Come già abbiamo fatto per l’avvocatura».

    Nel dettaglio è forse ancora troppo presto per capire quali saranno le riforme che il governo varerà nei prossimi mesi. Ma il minimo comune denominatore è chiaro già adesso: «Il nostro scopo —annuncia il ministro Alfano— è un riordino della legislazione che elimini il tratto punitivo impresso da Bersani, durante il governo Prodi, nei confronti dei professionisti italiani». Tratto punitivo, sottolinea Alfano che la prossima settimana aprirà i lavori degli stati generali. È quindi arrivato, per il governo, il momento di fare marcia indietro sulle lenzuolate di Bersani, che nel frattempo è pure diventato segretario del Pd? «Con il finto intendimento di proteggere i cittadini— dice il ministro della Giustizia— le lenzuolate hanno penalizzato i professionisti italiani. E questo è un mondo che va rispettato, non punito. Perché è composto da oltre un milione di lavoratori che contribuiscono in modo decisivo a costruire la ricchezza del Paese». Proprio contro le misure volute da Bersani, i professionisti erano scesi in piazza a Roma il 12 ottobre del 2006. Un lungo corteo che — con la colonna sonora della banda di Mondragone, arruolata dall’ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere — aveva portato fino a piazza Venezia la protesta di un mondo di solito misurato e composto. Una rabbia che il Popolo delle libertà ha deciso di intercettare fin dalla campagna elettorale che due anni fa ha portato Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi. Solo pochi giorni fa, sempre a proposito delle professioni, era stato lo stesso Alfano ad annunciare «l’intenzione di togliere tutte quelle regole che non servono ma creano solo ostacoli alla libertà e alla crescita dei cittadini» perché la «democrazia non è una serie di divieti e di obblighi tra i quali fare slalom».

    Sul tavolo degli stati generali, infatti, non ci sarà soltanto la questione delle tariffe minime. Ma anche il recepimento della cosiddetta direttiva Zappalà, la normativa di Bruxelles sul riconoscimento delle professioni nel territorio dell’Unione europea. «Ci giungono echi di un recepimento distorto—dice Alfano—che ne ha alterato i connotati e le intenzioni originarie ». Anche di questo si parlerà la prossima settimana durante l’incontro al ministero della Giustizia. E anche su questo sembra più che probabile un nuovo intervento del governo.

    Lorenzo Salvia
    06 aprile 2010

    Professioni, la svolta di Alfano «Tornano le tariffe, ma eque» - Corriere della Sera
    Ultima modifica di ItaliaLibera; 07-04-10 alle 16:07 Motivo: adeguamento titolo all'originale
    Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
    (brunik - 25/09/2011)

  2. #2
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Il salario minimo legale esteso anche ai professionisti.

    Tutti i sinistri dovrebbero gioire di questa conquista socialista.

  3. #3
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Il salario minimo legale esteso anche ai professionisti.

    Tutti i sinistri dovrebbero gioire di questa conquista socialista.
    ma se l'abolizione della tariffa minima l'ha fatta Bersani... ma cosa mi dici mai...
    Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
    (brunik - 25/09/2011)

  4. #4
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Il salario minimo legale esteso anche ai professionisti.

    Tutti i sinistri dovrebbero gioire di questa conquista socialista.
    E certo...le conquiste socialiste le facciamo con la borghesia e l'alta borghesia....non con gli operai. Alla faccia dei comunisti....

    Si vede che la gente si è rotta le palle di spendere fior di euro per le "grandiose" prestazioni di architetti, commercialisti, NOTAI ed avvocati....e ha pensato bene di utilizzare quei professionisti giovani ed intraprendenti che praticano tariffe ridotte per farsi clientela. Si vede proprio che i "grandi nomi" hanno visto ridimensionarsi pesantemente il fatturato e non sapevano più come fare....pori cuccioli...poi cosa evadono???!!!

  5. #5
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da stefaboy Visualizza Messaggio
    ma se l'abolizione della tariffa minima l'ha fatta Bersani... ma cosa mi dici mai...
    Giustissimo. Perche' bersani "il liberale" non ha abolito anche il salario minimo e i contratti collettivi, visto che sono un evidente cartello che esclude chi accetterebbe di meno ?

  6. #6
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da Seyen Visualizza Messaggio
    E certo...le conquiste socialiste le facciamo con la borghesia e l'alta borghesia....non con gli operai. Alla faccia dei comunisti....

    Si vede che la gente si è rotta le palle di spendere fior di euro per le "grandiose" prestazioni di architetti, commercialisti, NOTAI ed avvocati....e ha pensato bene di utilizzare quei professionisti giovani ed intraprendenti che praticano tariffe ridotte per farsi clientela. Si vede proprio che i "grandi nomi" hanno visto ridimensionarsi pesantemente il fatturato e non sapevano più come fare....pori cuccioli...poi cosa evadono???!!!
    Esatto. Ma se il principio e' buono, e' buono per tutti.
    Adesso scommetto che inizia il solito piagnisteo ...

  7. #7
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Giustissimo. Perche' bersani "il liberale" non ha abolito anche il salario minimo e i contratti collettivi, visto che sono un evidente cartello che esclude chi accetterebbe di meno ?
    Ciddo và a fancuco.

    Scusa credo di aver sbagliato una consonante.
    Ultima modifica di Moro1944; 06-04-10 alle 18:38 Motivo: Scusa credo di aver sbagliato una consonante.
    Quando i missionari vennero in Africa loro avevano la Bibbia e noi avevamo la terra. Dissero: "Preghiamo". Chiudemmo i nostri occhi. Quando li riaprimmo, noi avevamo la Bibbia e loro avevano la terra.
    Desmond Tutu

  8. #8
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da ciddo Visualizza Messaggio
    Giustissimo. Perche' bersani "il liberale" non ha abolito anche il salario minimo e i contratti collettivi, visto che sono un evidente cartello che esclude chi accetterebbe di meno ?
    Dunque se non ho capito male, il tuo profondo senso liberista, si riduce all'equiparazione dell'operaio da 1200 euro al mese, all'architetto di grido...

    L'operaio condannato al suo mediocre stipendio, dovrebbe rinunciare al contratto collettivo per entrare in competizione con il morto di fame e soggiacere al caporalato che arriva a pagare 5-10 euro al giorno la raccolta delle arance.

    Mentre l'architetto e il medico che guadagnano decine di migliaia di euro, essendo professionisti, devono essere tutelati dai giovani medici e dai giovani architetti, che facendo loro la concorrenza, ne mettono a rischio i lauti guadagni.

    E' questa la grande rivoluzione liberale!

    Bene, bravi.
    Ultima modifica di stefaboy; 06-04-10 alle 18:40
    Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
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  9. #9
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da stefaboy Visualizza Messaggio
    Dunque se non ho capito male, il tuo profondo senso liberista, si riduce all'equiparazione dell'operaio da 1200 euro al mese, all'architetto di grido...

    L'operaio condannato al suo mediocre stipendio, dovrebbe rinunciare al contratto collettivo per entrare in competizione con il morto di fame e soggiacere al caporalato che arriva a pagare 5-10 euro al giorno la raccolta delle arance.

    Mentre l'architetto e il medico che guadagnano decine di migliaia di euro, essendo professionisti, devono essere tutelati dai giovani medici e dai giovani architetti, che facendo loro la concorrenza, ne mettono a rischio i lauti guadagni.

    E' questa la grande rivoluzione liberale!

    Bene, bravi.
    Scusa, i diritti cambiano in funzione del reddito ?
    Chiarisciti le idee, perche' il liberalismo e' una cosa seria... e fare i liberali con i diritti degli altri e' molto facile.
    Senza contare che le stupiate che dici sui poveri operai, non danneggiano molto i datori di lavoro, ma danneggiano quelli ancora piu' poveri, che non possono competere con quelli del cartello sindalcale perche' il loro lavoro non vale quello che il cartello ha stabilito.

  10. #10
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    Predefinito Rif: Professioni, il "liberalismo" Berlusconiano e le Tariffe minime

    Citazione Originariamente Scritto da Moro1944 Visualizza Messaggio
    Ciddo và a fancuco.

    Scusa credo di aver sbagliato una consonante.
    Fancuco tu

 

 
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