su questo non posso darti torto, conosco paolini e almeno due parole insieme le sa mettere, al contrario di coloro che lo seguono in lista.Non prenderla alla leggera. Negli anni '90 la Toscana ha già avuto due eletti contemparaneamente, Fragassi e Mancini. Ora il gioco è diverso. Vista alla lontana si tratta della successione di Bossi per cui Calderoli cerca di imporre i suoi uomini dove può e lo fa con grande astuzia. Paolini, segretario della Lega nelle Marche e nominato da Calderoli commissario in Toscana, buom ragazzo volenteroso, e con grande sacrificio personale, dopo due anni di commissariamento non ha modificato NIENTE nella Lega toscana, ma è stato bravo a far credere che sia cambiato qualcosa. Per questa ragione è stato candidato sia nelle Marche, dove la Lega ha percentuali maggiori, sia in Toscana. Se raggiungerà lo scopo in Toscana,ì (cosa molto difficile, ma possibile) prevedibilmente avrà successo anche nelle Marche. Cosa farà in questo caso? I militonti toscani sono convinti che lascerà il seggio toscano per optare per quello delle Marche, lasciando ad un toscano la Toscana. Al contrario io credo che opterà per il seggio toscano e lascerà quello delle Marche al marchigiano che lo segue in lista. Paolini conosce bene la situazione TRAGICA della Lega in Toscana. Sa perfettamente che qui non esistono possibilità di ricostituire qualcosa di serio. Chi glielo fa fare, in caso di elezione in Toscana, di rinunciare all'eventuale seggio se può "contemporaneamente" curare e controllare il collegio marchigiano tramite colui (probabilmente un amico fidato) al quale lascerebbe il posto nelle Marche? Anche un bambino capirebbe il giochetto. Se Calderoli sa una cosa, è che non si può fidare dei leghisti toscani e sono convinto che preferirebbe due marchigiani come alleati fedeli per i suoi giochi futuri. Questo, a mio avviso, spiega il caso toscano che hai sollevato.