Pagliarini ha aderito al cartello perchè nel programma c'è il federalismo fiscale, che non c'entra un piffero con la secessione
Noi siamo certi che il problema in Italia sia quello di ridurre l’esorbitante spesa pubblica senza dover per questo tagliare la “spesa sociale” che spesso è già inferiore a quella del resto dei Paesi europei. Vogliamo che i proventi della tassazione siano spesi per i cittadini e non per la “casta”.
Per questo proponiamo un serio Federalismo fiscale: perché vogliamo che si sappia chi paga le tasse, regione per regione, e come le pubbliche amministrazioni usano quei soldi. I compiti dello Stato saranno finanziati con una delle due tasse nazionali. La prima è la “tassa per pagare i servizi dello Stato”, la seconda tassa nazionale è la “tassa per la solidarietà”. La pagano tutti, il gettito va in un “piatto comune”. Si calcola il PIL medio pro-capite nazionale. Le regioni che lo superano non ricevono niente. Quelle dove si genera un PIL pro capite inferiore alla media nazionale incassano quote della “tassa per la solidarietà“, a condizione che non vi sia significativa evasione fiscale e contributiva Il calcolo non viene effettuato sui valori nominali, ma sulla base del “potere d’acquisto”. Tutto il resto, tutte le altre tasse, sono stabilite e gestite dalle Regioni.