Originariamente Scritto da
tamagon80
Come no! 2000 anni di storia inventati in qualche anno per costituire lo Stato d'Isaele.
Non dico che non ci siano affermazioni corrette negli articoli postati, ma esse sono mischiate con assurdità da libro fantasy e piegate forzosamente per dimostrare le consuete tesi dietrologiche che ben conosciamo.
Per esempio: che una parte dei palestinesi di oggi sia discendente dagli ebrei di 2000 anni fa, beh questo direi che è più che probabile; alcuni di loro sono rimasti in palestina e in 2000 ci sono state sicuramente delle commistioni e contaminazioni forti con razze e popoli che si sono succeduti in quella terra.
Ma non è meno probabile che almeno alcuni frai palestinesi siano discendenti dei crociati che anche dopo la riconquista dei turchi sono rimasti in palestina e sono sopravvissuti. Eppure non mi verrebbe mai in mente di dire che i palestinesi sono francesi, inglesi, spagnoli o italici; penso di non dovere spiegare perchè. Con lo stesso sistema dovremmo chiamare i siciliani normanni o arabi invece che italiani.
Direi invece che la dimostrazione dell'esistenza concreta del popolo ebraico è il fatto seguente: nonostante gli ebrei siano si siano sparsi per mezza europa e nonostante il fatto che nulla avrebbe potuto impedire una fusione integrale con le diverse etnie opitanti, è proprio il punto che in 2000 anni gli ebrei non hanno minimamente perso le proprie tradizioni e i propri usi, tanto da poter ricostituire una nazione autentica in poco tempo che dimostra la solidità della loro identità, lingua compresa. Quanto al fatto che la religione impersonifichi la cultura e la tradizione del popolo ebraico è come scoprire l'acqua calda. Basta leggersi la Bibbia per comprendere che il popolo d'Israele è stato fatto dalla sua religione e non viceversa; ma questo no lo rende meno popolo degli altri. Ci sarebbero cose da precisare anche sull'esilio a Babilonia, ma già mi sto dilungando troppo.
Concludo: la bugia non è il contario della verità, se no nessuno ci crederebbe. E' invece un abile alchimia di cose vere e false così che nessuno ci si raccapezza e alla fine crede aciò che semplicemente non è reale.
E' impressionante osservare questa corrente di pensiero diffusa che piega l'intero scibile della storia alla giustificazione o alla non giustificazione di due o tre fatti contemporanei politicamente comodi o scomodi.
Scusate la lunghezza. Un saluto