Liste presentate alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica
- Cari camerati,
devo scrivere due righe per spiegare quanto molti non sanno circa la compilazione delle liste “Fiamma-La Destra” per le elezioni politiche prossime. Spiace dovere ricorrere a una lettera aperta, ma non è concepibile che, a causa probabilmente di alcuni fraintendimenti locali, ma anche di alcune facili “scuse dilatorie” per omettere effettive “incapacità di valutazione” di alcuni dei nostri alleati, si creino malumori tra i nostri militanti e tra quanti di loro avevano dato disponibilità alla candidatura. Intanto una precisazione: l’accordo con La Destra prevedeva, un numero di sette candidature potenzialmente e variamente eleggibili, con candidati da me scelti nell’ambito dei massimi dirigenti del Partito. Questo è stato sufficientemente rispettato, anzi abbiamo ottenuto qualche candidatura “border line” in più. A parte altre questioni di merito dell’accordo medesimo, non qui oggettivamente discutibili; a parte la valutazione delle condizioni e dei tempi che imponevano la sottoscrizione di un accordo e diverse altre valutazioni, che seppur qui non posso riassumere chi ha un minimo di capacità politica può intuire; a parte che sarei finalmente grato se qualcuno valutasse che il sottoscritto, anche in questa occasione, non ha affatto curato il suo interesse personale ma ha invece cercato di ottenere qualche opportunità in più per gli altri camerati; tutto quanto sopra detto, non toglie che i nostri candidati, seppure “riempilista e/o portabandiera” nelle diverse Regioni (siano Coordinatori regionali o Segretari federali o semplici militanti), sono stati esclusi dalle liste (vorrei fosse chiaro non valutate e/o completate dal sottoscritto e dal vice Bevilacqua, ma deliberate dai Coordinatori regionali de La Destra, dal sen. Storace e dal sen. Morselli), sulla base di presuntiva “migliore candidabilità” di altri. Voglio infine ricordare a tutti, non se ne è fatto mai mistero, che nell’alleanza elettorale con la Destra il nostro Partito non aveva e non ha una posizione paritetica: questo ha fatto sì che nella compilazione delle liste la decisione finale e maggioritaria spettasse agli altri. Sono grato ai camerati che faranno presente ai Coordinatori regionali de La Destra che non avere considerato le candidature della Fiamma è stata una responsabilità e una “capacità valutativa” che condividono esclusivamente con la loro dirigenza nazionale. Concludo, rammentando a tutti che ora “siamo in battaglia” e che per sperare di vedere eletta una rappresentanza di nostri dirigenti dobbiamo batterci uniti per superare il 4% di sbarramento per la Camera dei Deputati. Abbiamo, come sempre, tutto “il mondo contro” e in faccia al mondo, abbiamo difeso e continuiamo, soli in Italia, a difendere la nostra identità, il nostro progetto. Di tutto il resto ci occuperemo dopo. Una sola Fiamma sulla scheda, un solo orgoglio: il nostro. (Luca Romagnoli - Segretario Nazionale MS-Fiamma Tricolore)
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