Originariamente Scritto da
Myrddin-Merlino
Che cos’era il Tibet quando le armate di Mao-Tse Dun vi misero piedi?
Per saperlo, leggiamo un brano dell’articolo "Tibet: società feudale immutata nei secoli", apparso ne "L’Unità" del 31-3-59 (...):
"Ancora oggi, dopo l’accordo del 1951, questo paese (il Tibet) che si estende per circa un milione di chilometri quadrati sul più elevato altopiano del mondo, è retto autocraticamente dai monaci buddisti. È una società feudale, organizzata rigidamente a piramide, al vertice della quale è il Dalai Lama e alla cui base sono i servi della gleba. Tutto il potere emana dai monaci dei tre grandi monasteri di Drebung, Sera e Ganden, ed è tra essi che vengono scelti sia i membri del Casiag, il governo responsabile verso il Dalai Lama, che i funzionari Lama…La suprema autorità è, come si è detto, il Dalai Lama, il "Grande Oceano", che, per i credenti lamaisti è l’incarnazione di Cerenzi, il signore della Misericordia, dio patrono del Tibet…Esiste tuttavia, un’altra somma incarnazione, quella di Opame, il Budda della Luce smisurata, ed è il Pancen Lama, o comunemente chiamato anche il Figlio, rispetto al Padre che è il Dalai Lama, e divide col Dalai l’autorità spirituale e temporale, quando non è diviso da esso da insanabili contrasti, come è accaduto in più di una occasione nella secolare storia del Tibet".
Dopo averci erudito circa la struttura politica del "misterioso" paese e il fatto che la chiesa lamaica accentra nelle sue mani il potere spirituale e temporale, il governo delle anime e dei corpi, l’"Unità" passa a descrivere le condizioni sociali del paese: "Monaci e proprietari fondiari posseggono tutta la ricchezza del Tibet, se di ricchezza si può parlare, in una società di tribù nomadi ed in perenne guerriglia tra di loro. Una parte dei proventi di allevamento (del bestiame) debbono essere versati ai monasteri, e al governo centrale, e i lamasteri e i notabili sono stati fino a qualche anno fa la sola fonte di credito, dato a tassi di interesse esorbitanti, per i contadini e i pastori…Il contadino tibetano è press’a poco al livello di tredici secoli fa, quando il contatto con la Cina della dinastia Tang gli insegnò ad usare i primi strumenti agricoli. Il suo aratro è ancora quello, rudimentale, di legno a chiodo, così leggero da poter essere portato a spalla".
http://www.tightrope.it/user/chefare...cf51/tibet.htm