Le privatizzazioni c'entrano eccome, è una questione di "prezzo".
Molti servizi pubblici sono in realtà da decenni "gestiti" dai privati.
Non c'è niente di male, l'acquedotto, il depuratore, una linea di autobus... sono di proprietà pubblica, si fa una regolare gara di appalto e si assegna al miglior offerente sulla base di un capitolato tecnico e un capitolato d'oneri.
Dopo un certo tempo (in genere cinque anni) il contratto scade e si rifà la gara.
Oltre a questo le "municipalizzate" (cioè le ex aziende pubbliche che gestivano certi servizi) ormai sono tutte spa, anche se la maggioranza del capitale resta pubblico, e quindi chiunque potrebbe investirci i propri soldi.
Ma questo non basta, perchè in realtà l'obiettivo dei liberisti (chiamiamoli così) è quello di "fare il prezzo".
Cioè avere il diritto di determinare il prezzo di un servizio pubblico da gestirsi in regime di monopolio.
Mi spiego meglio.
Esiste una linea di autobus pubblica, e il biglietto costa un euro.
Un privato potrebbe benissimo attivare un'altra linea, sua, dove si paga mezzo euro (e dicono sempre che il settore pubblico è inefficiente, il margine a sentir loro ce lo avrebbero)
E mo lo freghi.
Lui si vuole sostituire al pubblico e far pagare due euro, allora è un "business".
Per il settore dell'acqua le ATO sono già società miste pubblico-privato, ma nella maggioranza dei casi il privato non ha facoltà di determinare le tariffe.
Dove è riuscito ad averla le bollette sono aumentate x2, x3 etc.
Insomma è chiaro: se tu hai sete e quello è il padrone dell'acqua il prezzo della bevuta è pari ai soldi che hai in tasca. E se vuoi far bere pure il pupo devi correre a farti prestare altri soldi da qualcuno...
Va avanti così fino a che gli ficchi mezzo metro di baionetta nella trippa, allora la piantano.
Perchè per loro la concorrenza è un diritto della persona, non una questione economica.
Quando la IBM bandì una gara per un nuovo sistema operativo si presentò la Helwett-Packard (all'epoca la maggiore azienda di informatica americana) e un'oscuro giovanotto che si era attrezzato un laboratorio in garage: Bill Gates.
Da noi non lo avrebbero nemmeno fatto entrare, perchè il politico referente della IBM si sarebbe messo d'accordo con il referente della Helwett, e semmai poteva entrare un altro c'era il parente di sua moglie tanto bravo...
Finchè la concorrenza si svolge nell'ambito dell'innovazione tecnologica e nell'organizzazione razionale del lavoro è una cosa sana. Premia i meritevoli, migliora l'efficienza del sistema economico e si risolve a vantaggio di tutti.
E' quando fa perno sulla tua fame per pagarti sempre di meno che diventa delinquenza, ti impoverisce, ti sottrae potere di acquisto e diventa un danno per tutti.
http://it.youtube.com/watch?v=ghrQfhLFyYY
http://it.youtube.com/watch?v=FLUDDoPm494
Volevamo cambiare il mondo ma abbiamo perso lo scontrino! InFausto Bertinotti
Appunto, nulla è meglio della schiavitù finanziaria per far uscire dai foderi i lunghi coltelli. Perchè per sua natura è "strozzo" e progressivamente riduce la gente alla disperazione.
Gli Ottimi Padri avevano il vizio di dare i soldi a strozzo, e chi non pagava puntuale veniva trascinato in ceppi nella casa del creditore che aveva il diritto di batterlo con un nerbo di bue e il dovere di dargli ogni giorno un pane di farro e una brocca d'acqua.
Poi lo esponeva al mercato degli schiavi.
Così una mattina di Aprile un uomo anziano si sentì male, e soccorso dai passanti mostrò la schiena piagata dalle frustate.
Il popolo, insieme a gran parte dei soldati, se ne andò a Passo Corese, presso il Ponte Nomentano, meditava di andarsene a Veio e quando arrivavano gli esattori a riscuotere le rate li linciava.
Così i Patrizi restarono soli a Roma, e furono costretti a mandare l'unico di loro che non era compromesso con lo strozzinaggio, Menenio Agrippa, con carta bianca per trattare.
Agrippa era benvoluto, non fu linciato, e i Plebei tornarono a Roma avendo ottenuto la cancellazione di tutti i debiti e l'istituzione di una nuova magistratura, i Tribuni della Plebe, che avevano potere di veto sulle decisioni del Senato. Erano sacri e inviolabili, e il popolo aveva diritto di linciare chiunque attentasse alla loro autonomia.
I Plebei edificarono sulla collina un tempio a Giove, e ancora oggi quel luogo si chiama "Monte Sacro".
Era il 450 A.C.
Con la legge delle XII Tavole si definì il tasso di usura (l'8,33% annuo) e con la Lex Poetelia Papiria si stabilì che il creditore potesse rivalersi solo sui beni del debitore (niente più frustate e schiavitù)
Vi sembra che lo sviluppo di Roma sia stato pregiudicato dall'aver messo la museruola agli strozzini?
O è vero il contrario, che mettere la museruola agli strozzini è condizione necessaria se si vuole avere sviluppo e progresso?
PS. Menenio Agrippa era nobile e povero, viveva dell'orto e del campo secondo i costumi antichi. E quindi i Plebei fecero una colletta per fare la dote alle figlie, e quando Agrippa morì - ci racconta Apuleio - i suoi funerali si fecero mettendo ancora assieme "i quattrinelli del popolo".