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  1. #1
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    Predefinito Università meridionali, siamo alle solite....

    Universita': prof e dipendenti Bari vendevano esami, arrestati

    BARI - Sei persone, tra cui due docenti universitari, vengono poste in queste ore agli arresti domiciliari dai carabinieri del reparto operativo di Bari a conclusione delle indagini su 'Esamopoli', cosi' come e' stata ribattezzata l'inchiesta legata a un vorticoso giro d'affari (circa 50.000 euro in soli otto mesi) per la compravendita di esami e di tesi di laurea nella facolta' di economia dell'Universita' di Bari. Le misure restrittive riguardano un docente ordinario di matematica per l'economia dimessosi dopo l'avvio dell'inchiesta, un suo assistente, il capo segreteria di un dipartimento, un funzionario a riposo e due addetti alle aule. Agli indagati vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla concussione, corruzione, falso e rivelazione del segreto d'ufficio. I fatti contestati fanno riferimento al periodo compreso tra il 2005 e oggi. Le indagini hanno accertato che gli esami venivano venduti con formule 'all inclusive' a cifre oscillanti tra i 700 euro per quelli piu' facili, ai 3.000 per i piu' difficili. Le vittime erano studenti italiani fuori sede e studenti greci, cioe' coloro che incontravano maggiori difficolta' nel sostenere le prove. Dall'inchiesta emerge che uno studente ha sborsato 15 mila euro per superare una serie di esami anche perche' - ha spiegato lui stesso ai militari del col.Gianfranco Cavallo - ''chi accettava di pagare la prima volta cadeva nella spirale del malaffare e doveva pagare sempre, fino a quando decideva l'organizzazione''. Le misure restrittive sono state emesse dal gip del tribunale di Bari Vito Fanizzi, su richiesta del procuratore Emilio Marzano e del sostituto inquirente, Francesca Pirrelli. Questi ultimi avevano chiesto al gip undici misure restrittive e sei provvedimenti interdettivi. UNIVERSITA': BARI;CON 3.500 EURO SCONFITTO INCUBO MATEMATICA BARI - L'esame di matematica, per le sue difficolta', e' da sempre considerato un incubo per gli studenti della facolta' di economia dell'universita' di Bari. Ma per superarlo con il docente che stamattina e' stato arrestato dai carabinieri, c'era un escamotage, ordito - secondo l'accusa - dallo stesso prof: bisognava frequentare un ciclo di lezioni private a pagamento (spendendo 3.500 euro) nell'Istituto Mediterraneo delle Scienze, presieduto dall'assistente del docente, anche lui arrestato oggi. Solo con l'iscrizione a quest'istituto - secondo l'accusa - veniva garantita la sistematica promozione non solo nella sessione d'esame ma nei confronti di piu' commissioni, comprese quelle di laurea. Inoltre, agli studenti - secondo i carabinieri - venivano fornite tesi di lauree gia' pronte, sottratte dagli archivi della facolta' di economia: le tesi venivano scannerizzate, veniva rifatta la copertina ed erano pronte per l'uso. Le 'prede' del presunto 'comitato d'affari' - cosi' lo definiscono i carabinieri - erano studenti italiani fuori sede e studenti greci. Questi venivano individuati dagli addetti alle aule, ai quali spettava il compito di prospettare le difficolta' degli esami e indurre le vittime ad adeguarsi al sistema. Quindi, altri presunti componenti dell'associazione criminale selezionavano per ciascuna materia il corpo docente da avvicinare: tra questi c'erano gli impiegati amministrativi ai quali spettava attivarsi nelle segnalazioni degli studenti. (ANSA)







    questi sono gli stessi che fanno i concorsi e sistematicamente passano davanti ai nostri giovani...vergogna!!!!

  2. #2
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    perchè parli di vittime ?

  3. #3
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    Buffoni...
    ricordatevi di Tangentopoli, Calciopoli, Bancopoli e Puttanopoli...tutti scandali del Centro-Nord!

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da brigante65 Visualizza Messaggio

    Buffoni...
    ricordatevi di Tangentopoli, Calciopoli,
    Bancopoli e Puttanopoli...tutti scandali
    del Centro-Nord!

    hai perfettamente ragione,
    ognuno con i suoi scandali,
    ognuno per la sua strada.

    semplice no?


  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da brigante65 Visualizza Messaggio
    Buffoni...
    ricordatevi di Tangentopoli, Calciopoli, Bancopoli e Puttanopoli...tutti scandali del Centro-Nord!
    Brigà, questi stanno veramente alla frutta... non fanno altro che passare il tempo a gioire delle disgrazie del sud, quando invece dovrebbero solo vergognarsene visto che sono stati loro a inventare l'itaglia e a metterci nella merda. Merda che adesso gli sta ritorcendo contro: come è noto quello che dai ricevi.
    In ogni caso la storia farà giustizia, e la vicenda italgliana resterà come una macchia d'infamia indelebile nel loro futuro.

  6. #6
    Gaeta resiste ancora!
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    Citazione Originariamente Scritto da Maxadhego Visualizza Messaggio
    hai perfettamente ragione,
    ognuno con i suoi scandali,
    ognuno per la sua strada.

    semplice no?

    Appunto, perciò evitateci la vostra morale che è ipocrita e falsa come l'impresa dei mille ladroni (per lo più veneti e lombardi) capitanata da un ligure !

    Saluatemi l'onestissimo
    Callisto Tanzi !

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da sir_Shafford Visualizza Messaggio
    Universita': prof e dipendenti Bari vendevano esami, arrestati

    BARI - Sei persone, tra cui due docenti universitari, vengono poste in queste ore agli arresti domiciliari dai carabinieri del reparto operativo di Bari a conclusione delle indagini su 'Esamopoli', cosi' come e' stata ribattezzata l'inchiesta legata a un vorticoso giro d'affari (circa 50.000 euro in soli otto mesi) per la compravendita di esami e di tesi di laurea nella facolta' di economia dell'Universita' di Bari. Le misure restrittive riguardano un docente ordinario di matematica per l'economia dimessosi dopo l'avvio dell'inchiesta, un suo assistente, il capo segreteria di un dipartimento, un funzionario a riposo e due addetti alle aule. Agli indagati vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alla concussione, corruzione, falso e rivelazione del segreto d'ufficio. I fatti contestati fanno riferimento al periodo compreso tra il 2005 e oggi. Le indagini hanno accertato che gli esami venivano venduti con formule 'all inclusive' a cifre oscillanti tra i 700 euro per quelli piu' facili, ai 3.000 per i piu' difficili. Le vittime erano studenti italiani fuori sede e studenti greci, cioe' coloro che incontravano maggiori difficolta' nel sostenere le prove. Dall'inchiesta emerge che uno studente ha sborsato 15 mila euro per superare una serie di esami anche perche' - ha spiegato lui stesso ai militari del col.Gianfranco Cavallo - ''chi accettava di pagare la prima volta cadeva nella spirale del malaffare e doveva pagare sempre, fino a quando decideva l'organizzazione''. Le misure restrittive sono state emesse dal gip del tribunale di Bari Vito Fanizzi, su richiesta del procuratore Emilio Marzano e del sostituto inquirente, Francesca Pirrelli. Questi ultimi avevano chiesto al gip undici misure restrittive e sei provvedimenti interdettivi. UNIVERSITA': BARI;CON 3.500 EURO SCONFITTO INCUBO MATEMATICA BARI - L'esame di matematica, per le sue difficolta', e' da sempre considerato un incubo per gli studenti della facolta' di economia dell'universita' di Bari. Ma per superarlo con il docente che stamattina e' stato arrestato dai carabinieri, c'era un escamotage, ordito - secondo l'accusa - dallo stesso prof: bisognava frequentare un ciclo di lezioni private a pagamento (spendendo 3.500 euro) nell'Istituto Mediterraneo delle Scienze, presieduto dall'assistente del docente, anche lui arrestato oggi. Solo con l'iscrizione a quest'istituto - secondo l'accusa - veniva garantita la sistematica promozione non solo nella sessione d'esame ma nei confronti di piu' commissioni, comprese quelle di laurea. Inoltre, agli studenti - secondo i carabinieri - venivano fornite tesi di lauree gia' pronte, sottratte dagli archivi della facolta' di economia: le tesi venivano scannerizzate, veniva rifatta la copertina ed erano pronte per l'uso. Le 'prede' del presunto 'comitato d'affari' - cosi' lo definiscono i carabinieri - erano studenti italiani fuori sede e studenti greci. Questi venivano individuati dagli addetti alle aule, ai quali spettava il compito di prospettare le difficolta' degli esami e indurre le vittime ad adeguarsi al sistema. Quindi, altri presunti componenti dell'associazione criminale selezionavano per ciascuna materia il corpo docente da avvicinare: tra questi c'erano gli impiegati amministrativi ai quali spettava attivarsi nelle segnalazioni degli studenti. (ANSA)







    questi sono gli stessi che fanno i concorsi e sistematicamente passano davanti ai nostri giovani...vergogna!!!!
    Quei professori dovrebbero andare in galera! Detto questo,
    1- vostri giovani hanno di meglio da fare che fare concorsi per lavori da 1300 euro al mese

    2-i nostri giovani sono, probabilmente, più motivati visto che spesso quel concorso è l'unica possibilità che hanno di trovare un lavoro dignitoso.

    Detto questo ti chiedo: visto che sei tanto efficiente nel evidenziare l'episodio negativo riguardante la puglia, perche dimentichi di riportare la frode ai danni dei consumatori effettuata da noti produttori di Brunello di Montalcino?Se l'avessero fatto dei duosiciliani te ne saresti ricordato!! Ci vorrebbe un pò di onestà e meno doppiopesismo.

  8. #8
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    Se è vero che ci sono personaggi che erano disposti a vendere gli esami e le lauree, è altresì vero che c'erano studenti pronti a comprarsele, a botte di migliaia di Euro ad esame (e poi piangono miseria). Ulteriormente interessante evidenziare che se non fosse stato per le intercettazioni e per l'intervento dei carabinieri, questo modo di fare sarebbe andato avanti perennemente.
    Non a caso l'omertà e la collusione non sono nate a Sondrio.

  9. #9
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    Nelle carte dell'inchiesta di Bari il racconto del business delle prove truccate
    "A quelli che abbiamo aiutato poi gli mandiamo una lettera per dirgli chi votare"


    Sesso, elezioni, favori e voti regalati
    "Quella studentessa è zero, le do 26"


    di GIULIANO FOSCHINI e LORENZA PLEUTERI

    http://www.repubblica.it/2008/04/sez...ordinanza.html

    BARI - Sesso, elezioni, scambi di favore tra baroni universitari e vip della città. Tariffari precisi e un'organizzazione capillare. È questo lo spaccato della cupola degli esami a Economia che emerge dalle 245 pagine di ordinanza di custodia firmata dal gip, Vito Fanizzi.

    LE REGOLE DEL SISTEMA
    Gli investigatori intercettano una chiacchierata tra il professor Massimo Del Vecchio, che dirige l'istituto privato al cemntro dell'inchiesta, e il bidello Giuseppe Maurogiovanni. Parlano del professor Barile.
    M.: "Guarda che questo è pezzo di m. originale.... Si è fatto avere pure da te 150 euro... allora vuoi vedere che lui al prossimo appello mi deve fare passare uno senza dargli una lira?.... Quello che lui ha lavorato con me, per sei anni... Vincenzo l'Andriese (ndr, Dell'Olio, un altro degli indagati) si è fregato un sacco di soldi... A uno gli tolse 10 milioni quando c'era la lira, dammi 10 milioni e questi li devi passare tutti... C'è una differenza con te, con lui ho tremato, tremavo... E ora lui se ne esce con trecento euro? Sai per lui cosa sono, una cacata per pulirsi il sedere".

    TARIFFE DIFFERENZIATE
    Del Vecchio parla con Nichiforso Baldacci, l'uomo che dovrebbe portare studenti greci nel suo istituto privato con la promessa di vantaggi durante gli esami.
    B.: "Allora, 2.500 per l'esame di matematica".
    D.: "Va bene... Poi per le altre materie mille euro soltanto. A parte diritto commerciale, quello facciamo mille e cinquecento... Penso che sia buono... giusto?"
    B.: "E inglese, per esempio, quando uno vuole dare tutti e due?"
    D.: "1.500 tutto, primo inglese e secondo".

    PROPOSTE INDECENTI
    Del Vecchio parla con una delle studentesse che frequentano la sua scuola.
    D.: "Tu, ti devi aprire, ti devi aprire proprio... ti metti in una situazione di tranquillità locale, perché se vedo che tu anziché aprirti ti copri, mi copro anch'io... Se non ti sbottoni... io non ti posso fare niente".
    Studentessa: "Professore, se lei mi dice ho la soluzione al tuo problema, io domani stesso sto qua... Io, professore, le sto dicendo tutto quello che mi viene in mente".
    D.: "Io non intendevo sbottonati in senso figurato... con che altro te lo devo dire?"
    S.: "Io, professore domani le porto i soldi"
    D.: "Non intendevo nemmeno in senso economico... Va bè andiamo avanti".

    L'SMS AL PROFESSORE
    Il professor Antonio De Feo, il docente di diritto del Lavoro, campione della Bari bene e anche lui indagato, sta tenendo un esame. Il figlio gli manda un sms, chiedendo informazioni su una sua amica.
    "Come va?"
    "Zero assoluto oltre a essere cretina".
    La ragazza sarà promossa con la votazione di 26/30.

    L'ESAME DA AVVOCATO
    Sempre De Feo ha ricoperto anche il ruolo di presidente di commissione per gli esami da avvocato. "Un'altra conversazione ambientale evidenzia - scrive il gip - come abbia utilizzato la scorretta gestione della propria funzione per fini elettorali. Aveva cioè bisogno di tutti i soggetti che avevano fatto gli esami con lui personalmente (che lui stesso definiva "raccomandati") in modo da poter poi loro inviare lettere di sollecitazione ad appoggiare Fitto (ndr, ex governatore del centrodestra, poi parlamentare di Forza Italia), in quel periodo impegnato nella campagna elettorale".
    D.: "Quell'elenco.... Devi fare una cartellina.... devi scrivere esami avvocati".
    Segretaria: "In chi senso?"
    D.: "Perché questi poi farò una lettera se appoggiamo Fitto e così via capito?"
    S: "Ok".
    D.: "Quello che hanno fatto gli esami con me.... personalmente... i raccomandati".

    (4 aprile 2008)

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da brigante65 Visualizza Messaggio
    Buffoni...
    ricordatevi di Tangentopoli, Calciopoli, Bancopoli e Puttanopoli...tutti scandali del Centro-Nord!


    non importa dove gli scandali si verificano, ma chi li fa e le cause che ci sono dietro..
    Fino a pochi decenni fa corruzione, illegalità, e propensione generale alla "furbizia" erano atteggiamenti del tutto sconosciuti dalla linea gotica in su, e si sono man mano diffusi ovunque con la meridionalizzazione della penisola. I nostri vecchi non li ho mai visti ragionare o comportarsi in certe maniere!!mentre dal dopoguerra a oggi molti brutti atteggiamenti si sono diffusi quasi ovunque (anche se nelle zone di origine la propensione all'illegalità e al non rispetto delle regole sono ancora di molto superiori che non nelle zone in cui tali elementi sono stati portati). E non sono io a dirlo, ma lo diceva gente come Sciascia (ricordate la Linea della Palma?), Bocca (nei suoi diversi libri sull'argomento), e lo dicono i nostri vecchi che una volta non era cosi!

    E non cercate di rifilarci scandali che non hanno riguardato le popolazioni del nord in generale (che anzi, mi sembra ci abbiano rimesso come nel caso parmalat..) ma pochi disonesti (tutti del nord quelli di calciopoli e puttanopoli? a me risulta il contrario!)...nulla a che vedere con la generale illegalità diffusa in meridione, che va dal semplice non mettere le cinture o il casco, alla corruzione, ai voti alti "regalati" nelle università che fanno si che i voti siano generalmente più alti che al nord, e all'infiltrazione mafiosa che riguarda TUTTE le amministrazioni locali e regionali da napoli in giù, o al non pagare acqua o eletrricità come avviene in molte parti del sud, o alla convivenza e all'omertà verso organizzazioni malavitose di interi quartieri o città.......stendiamo un velo pietoso va che è meglio...

    IL MERIDIONE E L'ATAVICO PROBLEMA...
    Questione morale
    Ora lo scenario ,non meno intriso di putredine e di abominio, si sposta dal golfo all'entroterra campano, in quel di Ceppaloni che le cronache di questi ultimi tempi indicano come una specie di ultimo feudo assoluto in cui regna sovrano e potente come un mandarino don Clemente Mastella che ogni domenica nella sua reggia pretenziosa e un po' cafona si degna di ricevere i "clientes" che chiedono udienza per avere un posto: da direttore o da spazzino e nell'intera provincia di Benevento (l'ex Maleventum dei romani) non si fa nulla che Mastella non voglia.
    Sembrerebbe la prassi consolidata della cosca, o della società chiusa a carciofo, della consorteria tipica del Meridione, in cui si dà e si piglia, dell'interesse di bottega travestito da partito legalitario e legittimo che dispone di fondi, mezzi, palazzi in buoni indirizzi e perfino di un giornale "Il Campanile nuovo" in cui l'unico protagonista che scrive, parla, si intervista è sempre lui, Mastella. In un doloroso annuncio, che il copione non aveva previsto, Mastella ha confermato le dimissioni ed ha voluto pronunciare una frase storica che dovrebbe restaurarne l'immagine ammaccata,e non ci riesce: "Tra la famiglia e il potere scelgo la famiglia".
    Indubbiamente il sacrificio è enorme. Ma era l'intera famiglia, sposa e consuocero in primo luogo, in una fitta trama di amicizie e complicità,ad avere scelto il potere e a gestirlo nei modi più disinvolti e disdicevoli. Ci descrivono la signora Mastella come la tipica gentildonna del Sud che offre sempre un dono signorile e di prezzo agli ospiti che si congedano.
    Ci ha sempre colpito questa duplicità di fondo della gentilezza meridionale: un formalismo inappuntabile un po' affettato e la più sfrontata e biasimevole gestione del sottopotere. Già il fatto che la signora Mastella sia presidente del consiglio regionale campano dovrebbe far riflettere certa sinistra "moralista" sul capitolo decisivo e reiterato del "conflitto di interesse". E' naturale che quest'ultino sconquasso metta in azione la memoria. Torniamo con la mente ai grandi meridionalisti che non si fecero scrupoli di denunciare gli eterni e imutabili mali del Sud.
    Da Salvemini a Dorso, da Croce a Fortunato tutti trassero l'amara conclusione che le classi politiche meridionali non sapessero distinguere tra interesse pubblico e interesse privato e che la "questione morale" che continuamente riemerge sia una costante del paese in generale ma che specialmente sia al Sud che il "familismo" prevale sull'interesse generale e sulla corretta amministrazione.
    Alla fine dell'800 la commissione parlamentare Saredo portò allo scioglimento di quasi tutti comuni campani per collusione manifesta con la camorra. Il modello meridionale delle connivenze malavitose si esportò anche al Nord, che non poteva non esserne contaminato, ed esattamente un secolo dopo esplose Tangentopoli.
    Ma fu qualcosa che non s'era mai visto e che non rientrava nei metodi della politica settentrionale le cui élite migliori provenienti dalle professioni e dall'industria ricordavano l'equa e onesta amministrazione asburgica. Francesco Nitti, politico onesto e coraggioso,scrisse che la classe politica meridionale dopo il 1876,avvento della Sinistra storica al potere, non fu mai un partito, fu l'insieme di tutti gli appetiti, lo sfogo di tutti i malcontenti.
    Si personificò spesso in uomini privi di ogni morale, che confondevano interesse pubblico e privato e il primo sottomettevano quasi sempre al secondo. Raccoglieva antichi borbonici, liberale nuovi, ma abituati alle abitudini vecchie e desiderosi di prepotere. E' difficile non vedere in questa descrizione il modello politico incarnato non solo da Mastella che con il suo smilzo carniere dell'1% mantiene un potere di veto inimmaginale altrove.
    Con la "meridionalizzazione" del paese alla fine dell'Ottocento, la lenta ma onesta burocrazia piemontese dovette cedere il passo all'affluenza dei "paglietti": e se fossero "paglietti", esclamava Giovanni Ansaldo in una lettera a Giustino Fortunato, "Il guaio è che spesso sono scauzoni". Non solo, come oggi, i politici del Sud prevalevano sul numero dei settentrionali; ma nella burocrazia, nell'esercito, nella scuola essi sostituirono le vecchie generazioni piemontesi.
    Benedetto Croce ammetteva che si era scesi di grado in confronto alla burocrazia piemontese (e anche in confronto alla qualità della classe politica settentrionale), ma si era saliti al confronto di quella borbonica e papalina. Magra soddisfazione.
    L'altra sera in una trasmissione televisiva, discutendo a caldo degli avvenimenti campani, un giornalista di Repubblica, nell'intento di difendere l'onorabilità del Sud, diceva all'ex ministro Roberto Castelli che Tangentopoli fu interamente un fenomeno settentrionale.
    Se intendeva giustificare lo sfacelo materiale e morale del Sud, dalla spazzatura alle disavventure giudiziarie dell'Udeur, rendeva un cattivo servizio al Meridione che con i troppi difensori d'ufficio, per atavico complesso e orgoglio mal riposto, non troverà mai la forza di cambiare. E' sempre per atavico complesso che si finisce per fare l'apologia del "povero Sud" che si piange addosso. Il Nord non deve dare lezioni, anche se qualche differenza si nota, ma il Sud dovrebbe cominciare a liberarsi dall'antico vizio delle clientele e della corruzione. Vasto programma!
    di Romano Bracalini (L'Opinione.it) del 18-01-2008

 

 
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