Mentre molti tra voi preconizzano un accordo post elettorale tra veltroni e Casini, l'ex belloccio della CDL si lancia in una dichiarazione che passa quasi inosservata, ma che a me sembra MOLTO significativa: "I NUMERI SEMBRANO PROPRIO DALLA PARTE DEL PDL, ma vincere non significa governare".
Ora, casini, fino a pochi giorni fa, aveva dichiarato (più volte) esattamente il contrario: i numeri, per il PDL, senza l'UDC, sono a forte rischio, al sud gliela faremo vedere noi, eccetera eccetera... Mi sembra che l'ultima dichiarazione non si possa giustificare se non con dei sondaggi in mano a Pier, che dimostrano che i numeri, appunto, vanno in una certa direzione.
A questa uscita di Casini si affianca un'altra frase emblematica, stavolta di Boselli, pronunciata in tv qualche sera fa: "Veltroni sta conducendo la sinistra ad una sconfitta epocale, forse la più grande della sua storia".
Nel frattempo, Franceschini e Uòlter parlano di rimonte, e, addirittura, di vittorie ad un soffio.
Chi bara? Io ho l'impressione che, davvero, Berlusconi rischi di stravincere, e che non voglia assolutamente farlo (io che spiegherebbe molte sue uscite imprevedibili, e l'i9nsistenza sui tempi grami che ci attendono, che non è esattamente un suo cavallo di battaglia). Vincere troppo largamente significherebbe affossare Veltroni, che verrebbe immediatamente ingoiato dalle polemiche e dalle lotte intestine ad un PD tutt'altro che coeso e allineato sulla linea del "buonista". Ma una sconfitta di Veltroni produrrebbe un passo indietro enorme, laddove, proprio stavolta, Silvio e Uòlter stanno tentando (questo sì, insieme) di far fare un salto di qualità alla politica italiana, producendo un bipartitismo "di fatto" che significherebbe l'approdo ad una democrazia matura. Che ne pensate?
Ciao.
Ale