Silvio Presidente e Giulio Premier

[codino]

Berlusconi si è covato due belle "serpi in seno" ovvero Fini e Casini...

se non ci fosse Pierferdy si potrebbe anche rischiare di cacciare Fini dal PDL a calci, ma con la situazione attuale c'è un rischio di convergenza del Fini scacciato con Casini e conseguente rafforzamento del centro (sempre meno cristiano) a scapito del PDL-Lega...

per il momento bisogna sopportare Fini, sperando - come ha detto Giò - in una sua sempre maggiore marginalizzazione o - magari! - una sua uscita di campo per motivi non politici...

[cal451]

Fini non ha futuro politico. Non è solo un auspicio, ma una constatazione: è ormai troppo inviso a tutti coloro che il Governo ed il PdL hanno contribuito a mandare avanti, e non gode dell'apprezzamento popolare di chi è elettore del centrodestra.
Marginalizzazione alla Casini, questo potrebbe essere il suo futuro.

Credevo di averlo scritto io questo post.

ps: al limite farei lo scambio Fini x Casini, finisce che recuperiamo pure dei voti... :sofico:

[FrancoAntonio]

Mi pare che facciate tutti i conti senza l'oste, ossia l'elettore.

Guardiamo gli unici veri criteri di rappresentatività, ossia i voti. E guardiamoli nell'unica elezione in cui si pesano voti veri, senza liste finte bloccate, le Regionali.

Ebbene:

Regioni leghiste: Piemonte-Veneto. In entrambe le regioni il PDL, a egemonia forzista, è stato maciullato, in Veneto particolarmente.

Regioni Forziste: Lombardia (con Formigoni che però non è un ultras berlusconiano, e gioca per conto suo), Abruzzo, Molise, Sardegna (una tripletta influente, non c'è che dire :sofico

Regioni Finiane: Lazio, Calabria, Campania (perchè nonostante Silvio abbia creato il Nuovo PSI di Caldoro, aveva anche appoggiato Cosentino per questa partita, con Bocchino kingmaker del socialista).

Guardiamo altrove.

Nelle Marche, il PDL è ora egemonizzato da consiglieri regionali ex AN.
In Puglia, l'organizzazione forzista-berlusconiana di Fitto ha preso una sonora sventola, mentre Casini ha dimostrato la sua necessarietà al centrodestra.
In Emilia Romagna, la candidata era di area finiana, e l'area Fini si è ulteriormente rafforzata rispetto ai consiglieri eletti.
In Sicilia, gli uomini di Fini hanno mandato all'opposizione gli uomini di Berlusconi e governano con MPA, appoggio esterno del PD e appoggio di Miccichè, uomo di Dell'Utri.

Ad oggi, gli uomini di Berlusconi sui territori non "tirano" più, se non in regioni piccole o perse in partenza (come la Toscana e l'Umbria). Viceversa, le elezioni hanno rafforzato certamente la Lega ... ma anche il progetto finiano di alleanza con l'UDC, che infatti regge solamente nelle regioni in cui corre da sola per fare dispetto ai berlusconiani o in cui corre con candidati di Fini.

Quindi prima di vendere la pelle del presidente della Camera, io aspetterei Mi sembra ben più verosimile una ricomposizione (ad oggi quasi invincibile) della vecchia Casa della Libertà. Se poi Miccichè e Lombardo faranno sul serio sto Partito del Sud, vampirizzeranno ulteriormente un PDL che già al Sud è una confederazione di potentati.

Per il centrodestra, i tempi futuri sarano ... interessanti :gluglu:

il fatto che Fini venga difeso da un socialista di sinistra è sintomatico, se tu lo difendi vuol dire che non puo' piacere a noi

[UgoDePayens]

Credevo di averlo scritto io questo post.

ps: al limite farei lo scambio Fini x Casini, finisce che recuperiamo pure dei voti... :sofico:

D'accordo al 100%.
Anche se occorre fare una precisazione: dei finiani c'è da tenere d'occhio solo il capoccia, Fini, perché è l'unico che può realmente dare problemi. L'uDC invece è fatto non solo da Casini, che tutto sommato non ha mai personalmente creato problemi insormontabili, e il cui rapporto con Berlusconi non è mai stato incrinato totalmente...

[stefaboy]

il fatto che Fini venga difeso da un socialista di sinistra è sintomatico, se tu lo difendi vuol dire che non puo' piacere a noi

Non lo stà difendendo, ha fatto un'analisi della situazione nel pdl. Ho notato anch'io che gli uomini di Berlusconi sul territorio, contano sempre meno. Di governatori a quest'ultima tornata, non ce n'è neanche uno Berlusconiano.

Io non farei neppure tanto affidamento sugli aennini filoberlusconiani...
visto che quando si tratta di poltrone ognuno, ci tiene a rimarcare la propria provenienza.
Non tutti gli aennini saranno finiani, ma tutti ci tengono a non mescolarsi con i forzisti.

[FalcoConservatore]

Non lo stà difendendo, ha fatto un'analisi della situazione nel pdl. Ho notato anch'io che gli uomini di Berlusconi sul territorio, contano sempre meno. Di governatori a quest'ultima tornata, non ce n'è neanche uno Berlusconiano.

Io non farei neppure tanto affidamento sugli aennini filoberlusconiani...
visto che quando si tratta di poltrone ognuno, ci tiene a rimarcare la propria provenienza.
Non tutti gli aennini saranno finiani, ma tutti ci tengono a non mescolarsi con i forzisti.

E' proprio per via delle poltrone che molti ex-AN, al redde rationem, resteranno fedeli al Cavaliere. Chi scommetterà mai su Fini in caso di strappo definitivo? I quattro gatti di Fare Futuro mi sa...
Certo, è bene evitare tragedie e spargimenti di sangue. Ritengo che l'unità del PDL sia da salvaguardare (quasi) ad ogni costo.

[FalcoConservatore]

D'accordo al 100%.
Anche se occorre fare una precisazione: dei finiani c'è da tenere d'occhio solo il capoccia, Fini, perché è l'unico che può realmente dare problemi. L'uDC invece è fatto non solo da Casini, che tutto sommato non ha mai personalmente creato problemi insormontabili, e il cui rapporto con Berlusconi non è mai stato incrinato totalmente...

Nel 2008 ho quasi sperato nell'annientamento definitivo dell'UDC, ma le cose sono andate diversamente. Il partito di Casini è sopravvissuto, alle Europee si è addirittura rafforzato, e alla Regionali è calato un poco a causa della politica delle mani libere, poco gradita dall'elettorato. Ma il 5,5% dei voti rimane, inattaccabile. Dunque, non vedo perchè porre un veto su una trattativa politica, destinata non tanto su una entrata nel Governo (mi pare francamente difficile), ma su una convergenza sulle riforme.

[Manfr]

Tu assoldi arbitariamente alla compagnia di ventura finiana componenti della ex AN che sono tutt'altro che finiane, ma berlusconiane o comunque sostenitrici della leadership di Silvio Berlusconi.
Fini è una figura politica che, per il bene del centrodestra, deve essere marginalizzata sempre di più.

Ma proprio no, Scopelliti e la Polverini sono finiani di ferro, idem la Bernini; La Russa e Gasparri, fuori dalle rispettive regioni, non mi sembra abbiano un seguito plebiscitario, l'unico che travalica i confini è Alemanno con la sua rete di destra sociale, che non mi pare berlusconiana.

[FalcoConservatore]

Ma proprio no, Scopelliti e la Polverini sono finiani di ferro, idem la Bernini; La Russa e Gasparri, fuori dalle rispettive regioni, non mi sembra abbiano un seguito plebiscitario, l'unico che travalica i confini è Alemanno con la sua rete di destra sociale, che non mi pare berlusconiana.

Scopelliti è vicino a Fini ma non ha esattamente le sue stesse idee; la Polverini è stata adottata dal Cavaliere - a cui deve la vittoria, La Russa e Gasparri sono colonnelli di AN che ormai hanno abbandonato Fini, Alemanno non è berlusconiano ma neppure un finiano di stretta osservanza. Ma il discorso è un altro: in caso di strappo, chi seguirà Fini?
La Polverini? La Russa? Alemanno?
Non credo.
Saranno i membri di Fare Futuro, qualche parlamentare (Bocchino, Urso, Valditara), magari in un numero tale da creare problemi al governo, ma non da disintegrare il centrodestra, da scindere in due il fronte.
Si tratterà, nel caso, della fuoriuscita di una minoranza, piuttosto stretta.
I pezzi grossi staranno a casa.

[stefaboy]

Chi scommetterà mai su Fini in caso di strappo definitivo?

Ottima domanda:
la risposta è contenuta questa data:
(29 settembre 1936)