Ultima modifica di ItaliaLibera; 07-04-10 alle 17:47 Motivo: adeguamento titolo all'originale
Ottima notizia , se il Presidente della Repubblica ha firmato il "legittimo impedimento" siamo sicuri che è tutto nella norma costituzionale.
Ora il governo ed il Premier potranno finalmente dedicarsi a tutto tondo al bene del Paese , senza rotture di palle da parte della magistratura rossa e sinistrati che tengano . Avanti con le riforme : Giustizia, Presidenzialismo e Federalismo .:giagia:
la giustizia dei Robespierre ancora una volta ha collocato il nostro Paese tra il Ruanda ed il Burundi
"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg
:gluglu::gluglu::gluglu:
Per ora i vari governi di Berlusconi hanno mostrato una precisione e lestezza al lavoro solo per fare leggi che salvino il culo al lui stesso....sempre con la stessa frase a seguito "ora sarà libero di fare QUESTO QUELLO E PURE QUELL'ALTRO!!!".
Solo che poi per IMMANE SFORTUNA accade sempre qualcosa (congettura astrale avversa, crisi intercontinentale, calcio scommesse, etc...) che non gli permette di fare le grandi riforme!!! E naturalmente la colpa è dell'opposizione che non collabora.....ma cosa????
:giagia:
MILANO - Sul legittimo impedimento c'è la firma di Giorgio Napolitano. Il presidente della Repubblica ha infatti promulgato il disegno di legge che prevede lo scudo processuale di 18 mesi per il presidente del Consiglio e per i ministri. Il provvedimento, approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo scorso, entra in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. A quanto si apprende in ambienti del Quirinale, punto di riferimento del capo dello Stato è rimasto il riconoscimento - già contenuto nella sentenza della Corte costituzionale n. 24 del 2004 - dell'«apprezzabile interesse» ad assicurare «il sereno svolgimento di rilevanti funzioni» istituzionali, interesse «che può essere tutelato in armonia con i principi fondamentali di diritto». In questo quadro la legge approvata dalle Camere il 10 marzo scorso è - secondo le fonti del Colle - apparsa rivolta a «tipizzare» l'impedimento legittimo disciplinato dall'art. 420-ter del Codice di procedura penale, che la legge espressamente richiama, in un contesto di leale collaborazione istituzionale tra autorità politica e autorità giudiziaria.
IDV SUL PIEDE DI GUERRA - Contro il legittimo impedimento insorge Antonio Di Pietro. «Cosa fatta capo ha» ha detto a caldo il leader dell'Italia dei Valori. «Per quanto ci riguarda - ha annunciato l'ex pm - non perderemo neppure un momento a disquisire di chi sia la colpa e, soprattutto, a chi giovi questo provvedimento che riteniamo incostituzionale e immorale. Per questo, chiederemo direttamente ai cittadini, tramite referendum, come abbiamo fatto con il lodo Alfano, se sono d'accordo sul fatto che in uno stato di diritto, come riteniamo debba essere il nostro, si possa accettare che alcune persone non vengano sottoposte a processo come succede a tutti gli altri cittadini quando vengono accusati di aver commesso un reato». Il Pd esprime «pieno rispetto per la decisione del presidente Napolitano» ma, ha commentato Andrea Orlando in una nota, «restano inalterati tutti i motivi politici che ci hanno fatto dire no, in Parlamento e nel Paese, alla legge sul legittimo impedimento». «Si tratta di un provvedimento, l'ennesimo - ha sottolineato il responsabile giustizia del Pd - che prova come il governo e la maggioranza si muovano non nell`interesse degli italiani e delle istituzioni ma solo per difendere il premier dai processi». «È ufficiale. Per l'ennesima volta il governo e la maggioranza colpiscono a morte la giustizia italiana per consentire a Berlusconi di eludere i processi in cui è coinvolto» ha aggiunto il senatore del Pd Giuseppe Lumia. Per Orazio Licandro, della segreteria nazionale del Pdci - Federazione della sinistra, il legittimo impedimento «è un privilegio. La controfirma del Presidente della Repubblica non aggiunge e non toglie nulla a questo provvedimento, che rappresenta una brutta pagina di civiltà giuridica e politica per il nostro Paese» ha detto. Plaude invece il Pdl. «Il legittimo impedimento è un atto di giustizia e non di protervia politica» è stato il commento del ministro Gianfranco Rotondi. Per il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone «Napolitano si conferma un garante ineccepibile. Chi sperava di usare l'arma giudiziaria come strumento improprio per ostacolare l'attività di un governo democraticamente scelto dagli italiani è rimasto ancora una volta deluso. Quanto a Di Pietro, è ormai un disperato politico - ha aggiunto Capezzone -: continua a solleticare gli istinti più aggressivi di una piccola minoranza di antiberlusconiani ossessionati, inchiodando la sinistra a posizioni indifendibili e strutturalmente minoritarie e marginali. Contenti loro...».
DUE ARTICOLI - Due gli articoli del provvedimento che consentirà «al presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri il sereno svolgimento delle funzioni loro attribuite dalla Costituzione e dalla legge»: l’articolo 2 riguarda il carattere di "legge ponte", cioè l’applicazione della nuova norma «fino alla data di entrata in vigore della legge costituzionale» e fissa inoltre l’entrata in vigore della nuova norma sul legittimo impedimento al giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il testo prevede che le attribuzioni previste dalla legge che disciplina l’attività di governo e della presidenza del Consiglio, dal regolamento interno del Consiglio dei ministri, le relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività comunque "coessenziale" alle funzioni di governo costituiscano legittimo impedimento per il premier a comparire alle udienze penali che lo vedono imputato (non a quelle in cui è parte offesa). Stesso trattamento vale per i ministri. Sarà Palazzo Chigi ad autocertificare l’impedimento. «Ove la presidenza del Consiglio dei ministri - recita il testo - attesti che l’impedimento è continuativo e correlato allo svolgimento delle funzioni di cui alla presente legge, il giudice rinvia il processo ad udienza successiva al periodo indicato. Ciascun rinvio non può essere superiore a sei mesi». Il corso della prescrizione rimane sospeso per l’intera durata del rinvio. La legge si applica anche «ai processi penali in corso in ogni fase, stato o grado, alla data della entrata in vigore della legge».
Redazione online
07 aprile 2010
Link: Legittimo impedimento, Napolitano promulga il ddl - Corriere della Sera
Ultima modifica di albiy; 07-04-10 alle 19:25