Elezioni: AN Enna ricorre al Giudice di Enna e Palermo e TAR Catania e Palermo
Enna. Massimo Greco, componente del direttivo regionale del partito e consigliere provinciale, annuncia che impugnerà la lista. Una protesta estrema contro quella che viene definita una “inaccettabile presa in giro” e contro i metodi del presidente regionale del partito Pippo Scalia. Nell’incontro sulla formazione delle liste che si era svolto mercoledì sera era stato garantito l’inserimento nella lista del Pdl di un candidato di An, ma l’impegno non è stato mantenuto e nella lista sono presenti solo tre esponenti di Fi.
Così dichiara Massimo Greco:
“Nell’attuale sistema politico, la selezione dei candidati (e futuri eletti) alle cariche politiche è affidata esclusivamente agli organi di partito, con notevole alterazione dei principi a fondamento del suffragio universale consacrati nell’art. 48 della Costituzione. La democrazia interna nei partiti, nei sistemi elettorali a prevalente contenuto maggioritario, è divenuta quindi indispensabile per ristabilire l’effettività della sovranità popolare. In assenza di un’organica disciplina legislativa del problema, attuativa dell’art. 49 Cost. il rimedio comunemente ritenuto esperibile, in caso di violazioni in materia, è quello ordinario dell’art. 700 c.p.c., mediante l’inibitoria, richiesta al giudice dagli interessati (candidati od esponenti del partito ingiustamente pretermessi, oppure semplici elettori), della presentazione delle liste o di candidati, in violazione delle norme statutarie, anche con richiesta di eventuale sospensione e rinvio della consultazione elettorale od esclusione della lista interessata. Inoltre, tenuto conto che i partiti ricevono prevalentemente finanziamenti statali, svolgono compiti pubblicistici e sono comunque già oggi per lo più tenuti, dalle rispettive norme (per ora solo) interne, a seguire procedimenti di tipo amministrativo, è ipotizzabile l’eperibilità della tutela cautelare dinanzi i Tribunali amministrativi regionali.
Ciò premesso ed accertato che il Segretario Regionale di Alleanza Nazionale On. Pippo Scalìa ha autonomamente deciso i nominativi sia per le candidatura nelle liste nazionali che in quelle regionali in palese violazione dell’art. 39 dello Statuto di Alleanza Nazionale che al 2° comma così recita: “Il Coordinamento regionale propone inoltre alla Direzione Nazionale i candidati per le elezioni regionali, nazionali ed europee”, ed evidenziato che l’interesse prevalente avrebbe dovuto essere sempre quello del rispetto sostanziale ed effettivo del principio democratico, quindi, oportet ut scandala eveniant, ricorrerò, contestualmente, al Giudice Ordinario di Enna e di Palermo e al TAR di Catania e Palermo per far valere i miei interessi di candidato estromesso dalla lista del PDL di Enna e le mie ragioni in quanto componente del Coordinamento regionale chiedendo la sospensione e l’esclusione dei candidati di A.N. in seno alle liste del PDL sia nella competizione nazionale che in quella regionale”.

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