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  1. #1
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    Predefinito La ventata Tv di Padre Pio

    Da giorni vedo in tv vari speciali volti ad esaltare la figura del Santo Padre Pio con documenti, filmati, testimonianze. Da Vespa in giù tutti hanno dedicato tempo al Santo in occasione della sua prossima esposizione.
    Dato che è evidente il tentativo propagandistico e pubblicitario di spingere le persone a raggiungere San Givanni Rotondo (money money!!) io mi chiedo e vi chiedo:

    Riferirsi continuamente ai presunti miracoli del frate in questione, riferirsi continuamente agli eventi della sua vita come "eccezionali" o "sovrannaturali" dando speranza alle persone di ricevere grazie e miracoli non costituisce abuso della credulità popolare?

    Mi spiego meglio: se io affermo di vedere in sogno mio nonno (cosa falsa) e poi dico che mia nipote è guarita improvvisamente da un male incurabile (cosa vera) mettendo in correlazione le due cose, andando in giro per stampa e tv a sponsorizzare il paese dove mio nonno era nato, dicendo che chi arriva assisterà a guarigioni miracolose, vendo santini, gadget e altre amenità; vengo direttamente prelevato da un cellulare della GDF.

    Perchè per i Santi non è così?

    Il 70% degli italiani pare creda in Padre Pio. Come è possibile?

    E' vero che ci sono guarigioni ad oggi inspiegabili, è vero che la fiducia e la calma che infonde la fede sono benefici, ma questo basta ad evitare la presenza di un reato?

  2. #2
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    Quello che ignoriamo (l'ìinsipiegabile) semplicemente non lo conosciamo.

    In medicina si ignorano tantissime cose, come in tutti i campi del sapere umano. Ciò è tanto più vero in merito alle "stimmate" che nessuno ha mai potuto studiare scientificamente...

    A quanto pare però il "miracolo" delle stimmate è terminato con la sua morte, dato che sul corpo imbottito di formalina di P.Pio non c'erano più le ferite alle mani, sin da quando era morto.

    Si sa però che P.Pio comprava l'acido fenico con cui è possibile ottenere quelle ulcerazioni alle mani....

  3. #3
    MANDA A CASA LA CASTA
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    Ci Sono Millenni Di Impiccaggioni E Roghi Che Impediscono Il Ricovero Alla Neuro..

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Razionalista Visualizza Messaggio
    Riferirsi continuamente ai presunti miracoli del frate in questione, riferirsi continuamente agli eventi della sua vita come "eccezionali" o "sovrannaturali" dando speranza alle persone di ricevere grazie e miracoli non costituisce abuso della credulità popolare?

    Mi interesserebbe che qualcuno rispondesse a questo. Non c'è reato?
    Per quanto attiene le stimmate ci vuole proprio fede op dabbenaggine a non collegare l'acido con la presenza delle stimmate

  5. #5
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    Padre Pio onestamente è l' ultimo dei miei interessi.

  6. #6
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    http://www.lastampa.it/redazione/cms...1068girata.asp

    17/3/2008 (7:18) - REPORTAGE
    I mercanti traditi da Padre Pio
    Statuette di Padre Pio vendute sulle bancarelle


    "Tutti attendono l’esposizione
    della salma, e intanto qui
    gli alberghi sono vuoti"
    MARCO NEIROTTI
    INVIATO A SAN GIOVANNI ROTONDO (Foggia)
    Ieri, domenica delle Palme, ore 12, messa terminata. Nei locali moderni del Centro accoglienza pellegrini si contano le prenotazioni per pregare, a partire dal 24 aprile, davanti alla salma riesumata di Padre Pio. «Dal giorno dell’annuncio, il 6 gennaio, siamo a 301.236 richieste per essere qui entro maggio», spiega una ragazza a Stefano Campanella, direttore di Teleradio Padre Pio e portavoce allo stesso tempo dei frati Cappuccini - coordinati da padre Francesco Calacelli - e dell’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio.

    Fuori dal santuario e dalla nuova, splendida chiesa progettata da Renzo Piano, sotto il sole caldo, giovani, anziani, coppie col passeggino e il ramo d’ulivo. Poi intorno le bancarelle con statuine, rosari, portachiavi, medaglie, santini, quadretti, libri, anellini, ciondoli, fazzoletti con l’immagine, scatoline, biro, volti in cornice. Qualche mano tesa per elemosina, poche rispetto ad altri luoghi di culto, e la comparsa di qualche faccia appiccicosa che ti dà del tu e domanda «ristorantino?».

    Qui, oltre un po’ di campagna, oltre un ospedale da 1600 letti con un viavai di ottomila individui tra personale, malati, parenti, indotto, si vive all’80% di turismo religioso. «Mercanti fuori e intorno al tempio», attaccano i detrattori, mercanti in bancarella e mercanti i titolari di 120 alberghi (7 mila posti letto con le camere in affitto) e un’infinità di bar, ristoranti, self service e furgoncini di paninari in una cittadina di 27 mila abitanti. Li si immagina intenti ad affilare come coltelli stanze e cucine, ricordini e tazzine di caffé. Così come si pensano i frati intenti a lucidare come argenteria le cassette delle offerte (benedizione, opere del Santuario, rivista, Casa di riposo per i sacerdoti del mondo, messe per defunti a 10 euro, messe gregoriane a 414 cadauna, tariffario dal mattone a 30 euro a una stanza completa per 4000, sala di accoglienza a 15 mila, fornitura lavanderia a 500 mila). Padre Pio riesumato, Padre Pio esposto, Padre Pio dei miracoli e delle guarigioni, Padre Pio un mensile da 130 mila copie in Italia e altre 50 mila in Europa, Padre Pio business.

    Le risposte sono pacate. Stefano Campanella, direttore di Teleradio Padre Pio (15 ore sul satellite ogni giorno in Europa e Nord America, tre messe e due rosari, due contenitori di approfondimento e catechesi) non fa difese di routine: «Non è nato uno sfruttamento, è nata una richiesta. Le attività commerciali sono una risposta a una domanda. La gente vuole riposare, vuole il ricordino. Ci si scandalizza per quello e non per tutta la criminalità organizzata che lavora in Puglia». Non soltanto: «Riesumazione per fare business? In un momento in cui la gente non ha soldi per il cibo e le medicine, quando spende per pullman e albergo non ne ha più per le offerte. A rimetterci sono proprio i frati. E poi chissà perché questo discorso si fa solo per il sud di Padre Pio?».

    Il popolo delle bancarelle rimarca: «Nelle altre città di culto, da Padova in poi, si vende a ridosso del luogo sacro. Qui l’amministrazione ha stabilito una fascia franca, un’area polmone senza commercio sulla porta della preghiera». E gli albergatori: «Vogliamo spianare tutto? Via noi, via i bar. Un bel deserto, senza posti dove dormire, mangiare, fare pipì, bere qualcosa di fresco. Cancelliamo questo indotto della fede. Chiedete poi ai devoti se sono contenti».

    Segni tangibili
    Nessuno nega di avere un’attività che ruota intorno al Santo, nessuno accetta di essere un «mercante». Maria Teresa Tenace, titolare col marito del Grand Hotel degli Angeli, uno dei due hotel 4 stelle: «Io prima di essere albergatrice sono devota». Mostra un fazzoletto con una piccola chiazza di sangue di Padre Pio, custodita con amore e mai esibita con orgoglio: «L’attività non nasce per speculare. E’ lavoro, certo».

    L’annuncio dell’esposizione porta un’ondata di richieste. Ma è altrettanto vero, replicano, che «da aprile a settembre il pieno c’era comunque. Adesso accade che gli hotel sono vuoti o semivuoti perché chi aveva già prenotato, singoli o gruppi, hanno disdetto per essere qui quando potranno anche pregare davanti al santo».

    C’è bisogno di pelle e ossa in vista per la fede? Campanella si rifà al vescovo D’Ambrosio e a padre Colacelli: «Dio si è mostrato facendosi uomo. I fedeli chiedono segni tangibili, basta pensare a San Tommaso. Paolo VI ha definito Padre Pio un rappresentante stampato delle stimmate. Il suo è un corpo che ha parlato oltre il linguaggio verbale». Ci saranno anche i curiosi: «Tanta gente è venuta per curiosità e se n’è andata convertita».

    C’è chi si è battuto per far venire qui la statua della Madonna di Fatima nel settembre scorso e si è battuto ora accanto alla curia per questa esposizione. Ma non andrà a vedere il Santo. È l’ingegner Giuseppe Siena, amato assessore a Viabilità, parcheggi e turismo di un Comune commissariato da settembre fino alle elezioni di aprile (5 liste in lizza). Non sarà a sfilare davanti alla salma non perché non in carica (si ripresenta, ma i risultati verrano dopo il 24) ma perché «l’avevo conosciuto quando avevo 13 anni, lui era affacciato alla balconata a seguire la messa. Sono devoto, ma con un ricordo di lui vivo». Ciò non toglie che abbia creduto in questa iniziativa: «Anche se qui l’80% della popolazione vive di turismo religioso, questa scelta non cambia granché. Ha un senso legato alla religione, non al business. Forse muta i tempi dei pellegrinaggi, di sicuro ne aggiunge qualcuno, ma irrilevante rispetto alle cifre abituali». Si è parlato di 7 milioni di persone all’anno: «L’ho sentito in tv. Una cifra ragionevole e credibile sta intorno ai 5 milioni, compresi devoti di Polonia, Canada e Usa. E non sono albergatori e commercianti che vanno a convincerli. Ospitano un grande flusso. Come Porto Cervo fa coi miliardari senza scandalizzare nessuno. Ma qui, fino ai limiti di una concorrenza poco leale, si fa pensione completa anche con 45 euro».

    Si tratta d’attrezzarsi. I frati già lo fanno per quanto riguarda gli accessi: chi prenota avrà certezza di vedere il santo, sapendo giorno e ora, cento persone ogni 15 minuti. Per gli altri, un diverso percorso, una coda da smaltire, dalle 7 alle 19, fino alle 21 nei week end. Siena: «Ognuno vive la fede a modo suo. A che pro le polemiche?». Tant’è che c’è chi ospita i devoti di Padre Pio, a lui è devota, ma neppure nasconde la statua di Sant’Antonio da Padova.

    1. Una statuetta di Padre Pio e altri oggetti di ispirazione religiosa su una bancarella a San Giovanni Rotondo. Intorno alla figura del frate santo nella cittadina vivono centinaia di persone. Oltre al mercatino, ci sono 120 alberghi con oltre settemila posti letto e decine di bar, ristoranti e self service. 2. Lumini votivi con la figura del Santo. La fantasia del business non ha limiti. 3. Folla di fedeli sulla piazza davanti al Santuario: la scena si ripete ogni domenica. 4, Ancora oggetti votivi. Ma il business non è solo tradizione: a Padre Pio, infatti, è dedicata anche una televisione satellitare.C’è anche un sacerdote tra le 10 persone su cui indaga la procura fiorentina, per una truffa basata su falsi esorcismi, compiuti in una casa di preghiera vicino a Firenze per raccogliere soldi dai fedeli. Accuse respinte dagli indagati che parlano «di semplici benedizioni». L’ipotesi di reato è quella di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Il sacerdote indagato è don Francesco Bazzoffi, direttore dell’Ufficio matrimoni della Diocesi fiorentina e responsabile regionale dei gruppi di preghiera di Padre Pio. La Finanza ha effettuato diverse perquisizioni, una nella casa del prete.

  7. #7
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    la verità è che l'italia è culturalmente schiava e vittima del pensiero cattolico antiscientifico e razionale.

    basta vedere che in italia si stuiano pochissimo le materie scientifiche, la gente di matematica non sa nulla e la cosa più grave è che la politica la tv e la chiesa sponsorizzino ed esaltino la SUPERSTIZIONE (che tra l'altro sarebbe pure contraria al cristianesimo)



    e poi ci si meraviglia se un paese così sta adnando a fondo e non i investe nella ricerca scientifica


    un paese che dà interviste e spazi televisivi a personaggi dubbi che diffondono la superstizione mentre ignora e boicotta chi fa vera ricerca per migliorare le condizioni dell'uomo


    nulla di nuovo cmq

    la cosa triste è che la chiesa per motivi politici fu molto dura con padre pio perchè temeva uno scisma o cmq un'eccessivo potere da parte del papa (e lì la cheisa fu molto scientifica e poco irrazionale) ora che è morto e la sua immagine è totalmente gestita da loro hanno accantonato la ragione e promuovono la superstizione

    sempre per ragioni politiche


    insomma la chiesa agisce solo ed esclusivamente per i propri interessi e per mantenere il proprio potere sulle persone, dei santi dei miracoli della fede non gliene frega ninete

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Razionalista Visualizza Messaggio

    Riferirsi continuamente ai presunti miracoli del frate in questione, riferirsi continuamente agli eventi della sua vita come "eccezionali" o "sovrannaturali" dando speranza alle persone di ricevere grazie e miracoli non costituisce abuso della credulità popolare?
    ovviamente si.

    però ci sono alcune differenze da non sottovalutare tra i semplici ciarlatani che commettono reati sfruttando la credulità popolare e il caso specifico di padre pio.

    un ciarlatano ti chiede i soldi sfruttando la tua credulità, in pratica ti presenta un conto da pagare, a volte poi, se ti rietene abbastanza fesso, inizia a spillarti soldi con la minaccia di malocchio o altre fesserie, in pratica assitiamo a una circonvenzione bella e buona, violenza psicologica, truffa ecc. ecc.
    nel caso di padre pio, invece, il metodo per far soldi presenta alcune sottili differenze: nessuno ti chiede soldi, ma ti spingono a fare offerte di tua spontanea volontà, ti attirano nelle loro strutture turistiche, ti fanno comprare gadget religiosi o altre vaccate simili, in pratica sfruttano la tua credulità in maniera diversa e non incappano in alcun reato. loro giocano sui numeri, avere un'infinità di fedeli significa avere un'infinità di offerte.
    a differenza di un ciarlatano qualunque che ha pochissimi polli da spennare e che deve anche stare attento alla concorrenza dei suoi colleghi, a san giovanni rotondo sanno che più la gente crede, più entrate ci saranno, loro non devono fare niente se non continuare a promuovere nei media l'immagine del santo e dei suoi miracoli. il ciarlatano, invece, appena trova un pollo deve cercare di spremerlo il più possibile.

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Airbus A-380 Visualizza Messaggio
    la verità è che l'italia è culturalmente schiava e vittima del pensiero cattolico antiscientifico e razionale.

    bah io credo che almeno su questo punto preciso, vale a dire il mercimonio collegato ai cosiddetti centri "miracolosi", sia un fenomeno di marca europea se non mondiale.
    Basti ricordare qualche localita' che, in proporzione, valgono dalle 10 alle 100 volte il caso di San Giovanni Rotondo: Lourdes...Fatima e la localita' situata in Bosnia (mi scuserete, ma mi sfugge il nome).

  10. #10
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    Ma perché la Madonna compare mai ai buddisti, agli islamici, agli atei?

 

 
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