A me tipo che le donne abbiano avuto un pòdi emancipzione mi sta anche bene, così come altri tipi di progressi, ma io mi fermo al 1968,anno del male assoluto. voi?
A me tipo che le donne abbiano avuto un pòdi emancipzione mi sta anche bene, così come altri tipi di progressi, ma io mi fermo al 1968,anno del male assoluto. voi?
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
La questione è posta nei termini sbagliati. Prima di tutto dovresti illustrare cosa intendi per progresso.
Per quanto ci riguarda bisognerebbe distinguere tra due tipi di progresso.
"Se per progresso si intende profittare delle nuove invenzioni e scoperte a vantaggio delle nazioni e degli individui, a questo progresso non so d'essermi opposto mai." (il conte Clemente Solaro della Margarita).
Se invece la domanda è fino a che punto deve essere accettata la sovversione/dissoluzione del mos maiorum, puoi risponderti da solo.
carlomartello
Ultima modifica di carlomartello; 07-04-10 alle 23:54
carlomartello, che i reazionari accettino la tecnologia lo davo per scontato visto che stiamo scrivendo da un pc.
il mos maiorum è vago come cosa, ad esempio, nell'antica roma così come nell'antica grecia era pieno di bisessuali che facevano quel che cazzo volevano (tra cui Giulio Cesare) ma se senti parlare un reazionario attuale i gay non li tollera affatto ...e poi onestamente anche i valori romani andrebbero aggiornati, non si può farne un calco esatto, che facciamo? ritorniamo alla cintura di castità?
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Il mos maiorum va inteso in senso ampio, comunque a Roma non era certo assimilabile alle pratiche diffuse da te annoverate. Ad ogni modo: aggiornamento in che senso? Purtroppo anche la questione della donna è centrale nell'ambito del declino che sta subendo la società europea. Da qui ad arrivare alla critica del femminismo e dell'abortismo non c'è bisogno di cadere nel ridicolo. Comunque vivendo la modernità è chiaro che non possiamo che al suo interno prediligere solo quanto è più congeniale alla nostra visione del mondo, che non è terminata con l'avvento della modernità stessa ma continua a vivere nel confronto con la sua visione opposta dominante.
carlomartello
Ultima modifica di carlomartello; 08-04-10 alle 02:43
interrogato il morto, il morto non rispose
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!
Fai delle domande assurde: effettivamente le donne votano, meglio non inimicarsele troppo, almeno finché girano gli allogeni, contento?
Ma mettendola in termini più seri: la donna è fatta per compiti ben più importanti che votare, ma politicamente tanto per cominciare ci guarderemmo bene dal proporre l'abolizione del suffragio femminile.
carlomartello
Ultima modifica di carlomartello; 09-04-10 alle 11:38
Frena.Originariamente Scritto da cammarone
Cesare non era certo un sostenitore del Mos Maiorum... Anzi era uno dei suoi nemici. Anche nella società romana esisteva il contrasto in atto tra le due visioni di cui CM accennava nel posto poco sopra....O pensi che in una società che all'epoca di Cesare aveva al suo attivo diversi secoli di sviluppo tutto fosse cristallizato nel mos maiorum di Bruto il vecchio e Appio Claudio? Ricordo che Catone il Vecchio rimproverava agli Scipioni di comandare esercitio devastati dalla dissolutezza, almeno un secolo e mezzo prima di Cesare....Che peraltro dovette confrontarsi con Catone Uticense, di certo non meno tenero del nonno.....
"Io nacqui a debellar tre mali estremi: / tirannide, sofismi, ipocrisia"
IL DISPUTATOR CORTESE
Possono tenersi il loro paradiso.
Quando morirò, andrò nella Terra di Mezzo.
Cesare l'ho nominato solo per la sua bisessualità, mi spiace che hai scritto un papiro per niente. io volevo solo dire che se uno accetta determinate cose tipo diritto di voto alle donne, la loro partecipazione politica ecc. deve necessariamente essere progressista almeno fino al periodo in cui tali conquiste sono state ottenute
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!