Intervista al candidato alla Presidenza Ugo De Payens

[C@scista]

Oggi il Corriere del transtalantico intervista uno dei tre candidati alla Presidenza dell'Assembleacostituente Ugo De Payens.
Buongiorno Ugo.
Prima domanda
Ugo cominciamo subito con le domande "calde" sulla sua candidatura alla Presidenza: Supermario (uno dei principali dirigenti di PL) intervistato dal nostro giornale ha dichiarato che lei non è un buon candidato Presidente perchè a differenza di Centro Laico (il candidato alla Presidenza dei repubblicani e dei loro alleati che in passato è stato presidente del Congresso con buoni risultati) e di Teo (il candidato alla presidenza dei radical e di no italia che in passato fu anche giudice costituzionale di Camera) non garantisce che se fosse eletto sarebbe sempre presente per risolvere i problemi. Ugo lei come risponde a queste critiche? se la sente di promettere agli elttori che sarebbe un Presidente serio e non assenteista?
Ugo il fatto che lei a differenza dei suoi cavversari che concorrono alla presidenza non abbia un curriculum di spessore politico (non è stato presidente della corte costituzionale come Teo nè presidente del congresso come Centro Laico) la rende forse meno credibile come candidato serio?

[C@scista]

Seconda domanda
Ugo lei su Camera era un militante dei conservatori ma qui su Transatlantico è diventato il candidato del partito cristiano delle famiglie e di Nuova Reazione Etnonazionalisti: come mai ha fatto questa svolta politica a centottanta gradi? Non crede piu nel partito dei conservatori dato che alle ultme elzioni su Camera quel partito era stato letteralmente tramortito dall'abbandono degli elettori (il candidato dei conservatori dentro il PDL ottenne solo dieci voti) e poi gettato via con disprezzo al secondo turno dal PDL di Ronnie e di Gianfranco e ora realisticamente crede che il futuro politico polliano passi attraverso il PCF e Nuova reazione etnonazionalisti?

[C@scista]

Terza domanda:
Ugo lei chiede il voto agli elettori per la Presidenza dell'assemblea costituente ma un elttore potrebbe anche chiederle: ma se lei fosse presidente poi che farebbe davvero di diverso da Centro Laico o da Teo? Non è forse vero quello che sostengono i repubblicani che un Presidente dell'assemblea costituente è in fondo una figura quasi tecnica e super partes per cui serve competenza e conoscenza tecnica per fare il presidente e non idee politiche di parte che per questo ruolo sono irrilevanti?

[C@scista]

Quarta domanda:
Ugo ma se lei vincesse quali regole vorrebbe far varare dall'assemblea costituente del Transatlantico? che tipo di costituzione vorrebbe mettere in piedi? Con poche regole semplici o con molte norme dettagliate sull'esempio dell'ultima costituzione di Camera? lei vedrebbe con favore la creazione anche su Transaltantico di una Corte Costituzionale come quella che c'era su Camera? oppure è per lei è il momento di abbandonare per sempre le istituzioni giudiziarie?

[C@scista]

Quinta domnda:
Ugo ci spiega una buona volta quali sono i suoi rapporti con l'attuale PDL? quel partito ha candidato i suoi esponenti dentro la lista di PL che è schierata anima e corpo con Centro Laico ma poi votrerebbe per lei alla presidenza? non le sembra una situazione strana e poco chiara?

[UgoDePayens]

Andiamo per ordine.
Quando Supermario mi attacca, ho sempre come la sensazione che usi il metodo solito del dire una cosa sottintendendone un'altra. E nel caso mi pare lampante: sono un utente storico di POL, mi sono iscritto quando ancora l''ADSL sembrava una chimera da guerre stellari, e ho partecipato a tutte le elezioni di POL in modo più che attivo.
Sono stato non solo Presidente dei Conservatori (che ho fondato insieme con Templares e con Italianhawk), ma prima ancora ero segretario dell'allora Pol delle Libertà, quando il buon vecchio silvioleo e O'Rei combinavano casini sul forum Camera.
Come moderatore del forum "Casa delle Libertà", inoltre, sono stato cooptato Senatore.

Evito di ricordare i miei trascorsi da candidato Presidente di POL, sorretto dalla coalizione CC+FL, semplicemente perché, nonostante il buon exploit di voti, allora il centrodestra era disunito, e perdemmo la lotta (si sa: dagli errori si impara).

Sono stato eletto comunque più volte congressista. Se questo non basta ad assicurare ai parvenue della politica burocratesca dell'ultimo POL-Polpersempre, me ne farò una ragione.
Io penso che chiunque abbia dubbi sulla mia competenza e sulla mia ormai pluriennale presenza sul forum non ha che da chiedere.

[UgoDePayens]

Seconda domanda
Ugo lei su Camera era un militante dei conservatori ma qui su Transatlantico è diventato il candidato del partito cristiano delle famiglie e di Nuova Reazione Etnonazionalisti: come mai ha fatto questa svolta politica a centottanta gradi? Non crede piu nel partito dei conservatori dato che alle ultme elzioni su Camera quel partito era stato letteralmente tramortito dall'abbandono degli elettori (il candidato dei conservatori dentro il PDL ottenne solo dieci voti) e poi gettato via con disprezzo al secondo turno dal PDL di Ronnie e di Gianfranco e ora realisticamente crede che il futuro politico polliano passi attraverso il PCF e Nuova reazione etnonazionalisti?

Chiariamo una cosa: io sono stato candidato DA PCF e NR, ma non sono né esponente del PCF né militante di NR. Sono conservatore, sono di centrodestra e mi riconosco nell'area più... leghista del PdL (mi si consenta l'espressione non proprio felice, ma spero comprensibile).
Leggere così riassunte le vicende del MIO partito, dei Conservatori di POL, mi fa stringere ancora il cuore... però d'altronde la storia quella è: dopo aver resistito per anni agli assalti di una pletora di avversari, a causa di una progressiva perdita di spinta ideale nella partecipazione al gioco il movimento si è spento. Ma da quella fucina sono usciti alcuni tra i più importanti forumisti dell'arena: Zaffo, Templares, Merello, lo stesso gianfranco dei primi tempi.
Le cose talvolta non vanno come si desidererebbe, ma la storia di quell'esperienza non può che essere raccontata con lettere d'oro.

[UgoDePayens]

Terza domanda:
Ugo lei chiede il voto agli elettori per la Presidenza dell'assemblea costituente ma un elttore potrebbe anche chiederle: ma se lei fosse presidente poi che farebbe davvero di diverso da Centro Laico o da Teo? Non è forse vero quello che sostengono i repubblicani che un Presidente dell'assemblea costituente è in fondo una figura quasi tecnica e super partes per cui serve competenza e conoscenza tecnica per fare il presidente e non idee politiche di parte che per questo ruolo sono irrilevanti?

Se il Presidente dell'Assemblea deve essere una figura asettica e priva di idee proprie sufficientemente forti da poterle sbandierare come un vessillo, allora penso che sia inutile fare un'elezione. Programmiamo un software, facciamo un foglio di calcolo in excel... tutto tempo guadagnato.

Questa è una visione delle cose francamente preoccupante: un quadro grigio di burocratiche discussioni su cose troppo importanti. L'Assemblea deve creare una carta costituzionale semplice, è vero, precisa e concreta. Ma vivaddio deve essere anche una carta BELLA e piena di valori, scaturita dal confronto tra ideali diversi ma rispettosi del principio democratico (ovvero del gioco della maggioranza, nonché del rispetto delle minoranze).
Se fossi eletto vorrei garantire il rispetto ferreo delle norme elementari del confronto, e la mia indipendenza da qualsivoglia partito (vedi risposta sopra) mi garantirebbe la possibilità di tirare le orecchie anche a chi, nello schieramento che mi sostiene, si comportasse in modo non consono.
La cosa che però assolutamente non voglio precludermi è quella di esercitare nel limite del possibile quella che si chiama la moral suasion, ovvero la possibilità di un presidente di assemblea di far pesare la propria opinione senza entrare comunque nel campo del dibattito politico.
E la mia opinione è chiara.

Gli elettori isanno altrettanto chiaramente come la pensano i miei avversari (tutti stimatissimi) su questioni non certo marginali?

[UgoDePayens]

Quarta domanda:
Ugo ma se lei vincesse quali regole vorrebbe far varare dall'assemblea costituente del Transatlantico? che tipo di costituzione vorrebbe mettere in piedi? Con poche regole semplici o con molte norme dettagliate sull'esempio dell'ultima costituzione di Camera? lei vedrebbe con favore la creazione anche su Transaltantico di una Corte Costituzionale come quella che c'era su Camera? oppure è per lei è il momento di abbandonare per sempre le istituzioni giudiziarie?

Dunque, per quanto riguarda l'assetto istituzionale io ho la mia idea. Ma perché dovrei portarla nel dibattito come fossi esponente di un partito, eletto alla costituente per questo scopo?
Io sono candidato a diventare presidente, e se pure il regolamento concede al presidente la facoltà di voto, per quel che mi riguarda tenderei a escludere (se non per necessità contingenti) di votare io stesso i provvedimenti e gli articoli.
Vorrei intervenire nel dibattito, questo sì, e parimenti vorrei esprimere le mie idee (presidenzialiste, anzitutto) in modo schietto. Ma che siano poi i padri costituenti a decidere col loro voto. Io sarei l'arbitro, non il rigorista destinato a far vincere o perdere la mia squadra.

Uno spot veloce però sulla Corte Costituzionale lo farei. La Corte costituzionale è stata storicamente l'inizio della fine del divertimento su POL. Siamo sicuri di aver necessità di un organo giudicante?

[UgoDePayens]

Quinta domnda:
Ugo ci spiega una buona volta quali sono i suoi rapporti con l'attuale PDL? quel partito ha candidato i suoi esponenti dentro la lista di PL che è schierata anima e corpo con Centro Laico ma poi votrerebbe per lei alla presidenza? non le sembra una situazione strana e poco chiara?

L'attuale PdL ha peccato di inesperienza, ma i suoi dirigenti sono degni della massima stima. Ho già detto con toni anche troppo forti che la campagna elettorale secondo me va fatta senza colpi bassi, e senza danneggiare avversari che, in realtà, sappiamo bene essere poco più che cugini di secondo grado, di quelli che vedi di rado ma coi quali è facile andare d'accordo.

Per quanto la situazione creatasi con gli apparentamenti sia surreale, sono convinto che con il voto le cose si chiariranno notevolmente. D'altronde Zaffo e gli altri hanno già detto che il loro sostegno non andrà di sicuro al candidato del centrosinistra, ma a me.