Ecco di nuovo risposte a domande non fatte...
Io? Mi metti anche le parole in bocca adesso?che è molto logica, al di là di quello che ne puoi pensare tu.
E qui casca l'asino. Cosa è successo quando il mercato del bene complementare "automobile" è giunto al livello di saturazione? Presumo tu sappia in che anno è successo questo.Se i motori consumassero la metà, il petrolio sarebbe molto più abbondante rispetto ad ora, è impensabile che il prezzo raddoppi, nonostante il fatto che l'opec sia un monopolista.
Un minuto dopo che la domanda è scesa. Questo tuo ragionamento prevede che i prezzi una volta fissati rimangano immutati per sempre?La conseguenza immediata al dimezzamento dei consumi è la domanda che cala e il prezo che scende, poi possono accadere migliaia di cose il prezzo potrebbe aumentare, ma la conseguenza dal crollo della domanda è la caduta del livello del prezzo.
Quanto tu sei disposto a pagare per dissetarti nel deserto? Tutto quello che hai. Prevedi che per arrivare alla fontana più vicina hai bisogno di un litro di acqua. Paghi quel litro tutto quello che hai. Se invece ti bastasse mezzo litro, lo pagheresti metà di tutto quello che hai? Se invece avessi avuto bisogno di due litri, li pagheresti il doppio di tutto quello che hai? Dato che i prezzi non sono legati ai costi, il prezzo della benzina non è determinato da nient'altro che dalla tua necessità di essa per ottenere l'utilità che essa ti da. Tu non paghi un euro per un litro di benzina; paghi un euro per fare 10 chilometri. Sia che per farli occorra un litro, sia che ne occorra mezzo, sia che ne occorrano due. Il mezzo (benzina) è il dito, il fine (la percorrenza) è la luna. Il petroliere questo lo sa, e su questo basa il prezzo. E dulcis in fundo, questo spiega perchè il prezzo della benzina cala in inverno e cresce in estate. O meglio, questa cosa conferma il motivo che ne ho addotto in questo treadh.il fatto che io sia disposto a pagare tot per un km è vero, ma al mutare delle condizioni sarei disposto a pagarne molto di meno o molto di più.
Lo stesso discorso lo si può fare per le sigarette: se da questo momento l'effetto biologico delle sigarette durasse il doppio, e quindi tutti acquistassero metà sigarette, il prezzo rimarrebbe sempre lo stesso? Dato che, come si sa, il prezzo è poco influente sulle propensioni dei fumatori, il prezzo QUOTIDIANO per la dose potrebbe agevolmente rimanere lo stesso di oggi ovvero essere raddoppiato per sigaretta. Sia che, consapevole di ciò, lo faccia il venditore, sia che lo Stato aumenti l'accisa, ma in quest'ultimo caso si deve tener conto che le accise sono regolate su un ben determinato parametro ovvero sulla percentuale massima possibile che però eviti l'ascesa del contrabbando.
Io mi sto scervellando per una cosa che è già in tutti i libri di economia (i beni anelastici), spero che con questi esempi abbiate inteso il senso.