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brunik
Hanno perso l'ultima occasione tra noi non ci sarà alcuna intesa
Repubblica — 22 marzo 2001 pagina 4 sezione: POLITICA INTERNA
ROMA - E' duro, durissimo, Fausto Bertinotti. Perché, racconta, lo fanno infuriare i sospetti di accordi sotto banco con l' Ulivo, le voci di intese lì lì per sbocciare. Mentre la verità è una sola, assicura: ci sarà la non belligeranza con l' Ulivo alla Camera («per una scelta, lo sottolineo, unilaterale di Rifondazione Comunista»), ma al Senato nessun accordo, nessun patto, né palese né mascherato. Rutelli dice invece che il dialogo resta aperto. Come stanno davvero le cose? «Stanno che non basta proclamare un' intenzione, bisogna che sia soccorsa dai fatti. E questi fatti non ci sono. Il centrosinistra ha perso l' ultima occasione che avevamo offerto. Cioè compiere una scelta politica unilaterale di trasparenza democratica, dimostrando almeno sul terreno dell' onestà la sua diversità dal Polo. Vale a dire la rinuncia unilaterale alle liste civetta».
L' obiezione è che in questo modo il vantaggio per le destre sarebbe tale da rendere la battaglia persa in partenza. «Non capisco come non si rendano conto del vulnus che produce una logica così utilitaristica. La destra in fondo è coerente: è una destra mercantilistica, che anche in politica punta al risultato, con un' indifferenza totale per le regole.
Il centrosinistra dovrebbe dimostrare invece che sa guadagnare con la politica il consenso che perde con l' aritmetica. Dovrebbe dire: io voglio vincere col rispetto delle regole e della democrazia, perché la democrazia è la mia vita. E non: se tu rubi rubo anch' io. Questo atteggiamento è gravissimo: rivela un' omologazione culturale alle destre incompatibile con noi, che invece del rispetto delle regole abbiamo fatto un punto di civiltà politica».
E a quanti la accusano, così facendo, di favorire oggettivamente la vittoria di Berlusconi, cosa risponde? «Rispondo che lo trovo intollerabile, un ricatto miserabile. E spero che questo argomento venga bandito dal centrosinistra. Perché al contrario la replica sarebbe tremenda. Anche noi potremmo fare tutta la campagna elettorale andando in giro a dire: di chi è la colpa se si sta per riconsegnare alle destre il paese? Siete voi che avete fatto una politica che oggi fa vincere Berlusconi. E adesso addirittura pretendete, per rimediare ai guasti di questa vostra politica, non solo di fare uno strappo alle regole, ma perfino di cancellare la presenza di chi sta alla vostra sinistra. Riducono la politica, appunto, a pura aritmetica. E per di più senza rispettare la logica di base dell' aritmetica, che insegna che non si possono sommare le carote con le patate». Vale a dire, scusi? «Per poter realizzare una sinergia bisogna determinare una convergenza se non politica, almeno programmatica. Se non programmatica, almeno sul terreno della civiltà politica. Se non sul terreno della civiltà politica, almeno sul rispetto delle regole. Neppure questo è possibile? Allora di quale dialogo andiamo parlando? Noi, con un gesto unilaterale, proprio per concorrere anche nella peggiore delle scelte del centrosinistra a battere le destre, non ci presentiamo ai collegi alla Camera. Date le premesse, non ci possono davvero chiedere di più». Invece Natta l' ha fatto. Ha letto l' appello che le rivolgeva ieri attraverso Repubblica? «Fausto, prendi atto della realtà...». «E' proprio questo il punto. Per me la politica è modificare la realtà. Rispetto molto la sollecitazione di Natta. Ma se si vogliono cambiare davvero le cose è indispensabile un progetto politico. Noi un progetto l' abbiamo e lo difendiamo fino in fondo. Questo centrosinistra ha vinto sulle aspettative e rischia di perdere sulla delusione delle aspettative».
Quindi è inutile anche l' ultima offerta di Fassino che propone una non belligeranza unilaterale in Senato, purché Rifondazione accetti di non presentare propri candidati nei collegi marginali. Un invito a non «danneggiarsi» a vicenda. «Per non danneggiarci c' è un solo modo: non facciano le liste civetta. Poiché così non è, noi siamo già danneggiati». Lo sa, vero, che qualcuno l' ha già sospettata di scommettere sulla sconfitta dell' Ulivo per puntare alla scomposizione di questo centrosinistra? «Ma per favore... Io ho fatto il sindacalista per 35 anni e so bene cosa vuol dire discutere. Il problema di questo centrosinistra è che invece non sa sostenere le discussioni politiche». -
BARBARA JERKOV
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RISULTATO FINALE DELLA COERENZA DI BERTINOTTI:
::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Senato del 13 Maggio 2001