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  1. #11
    anarchico
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    Predefinito Paul Marcinkus

    http://it.wikipedia.org/wiki/Paul_Marcinkus

    Nato da una famiglia di emigrati lituani, fu ordinato sacerdote nell'arcidiocesi di Chicago il 3 maggio 1947.

    Negli anni '50, dopo il trasferimento a Roma, studiò teologia ed ebbe la prestigiosa possibilità di lavorare nella sezione inglese della Segretaria di Stato. Così ebbe l'occasione di incontrare e lavorare col vescovo Giovanni Battista Montini che, nel 1963 divenne papa Paolo VI. Il 6 gennaio 1969, fu ordinato arcivescovo titolare di Horta e Segretario della Curia romana. Negli anni settanta papa Paolo VI lo incaricò di organizzare i propri viaggi. Nel 1970 nel corso del viaggio a Manila, nelle Filippine, sventò un attentato al Papa deviando il pugnale con cui un pittore tentava di colpirlo.

    Il 26 settembre 1981 monsignor Marcinkus fu nominato pro-presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, posizione da cui si dimise il 30 ottobre 1990. In ogni caso, Marcinkus non fu mai creato cardinale.

    Monsignor Marcinkus fu presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca del Vaticano, dal 1971 al 1989. In [1] e [2] si parla di una banca senza sportelli dal grande potere finanziario, ramificata anche nel settore privato.

    Papa Giovanni Paolo II tenne Marcinkus in Vaticano per sette anni prima di congedarlo, destinandolo alla sua Arcidiocesi di Chicago.

    Dal 1997 ha vissuto a Sun City, in Arizona, dove ricopriva l'umile carica di quarto parroco della chiesa di San Clemente di Roma. L'unica passione legata al suo vecchio stile di vita era il golf, ma fu costretto a diradare le sue uscite sul green a causa di un intervento alle anche.

    Marcinkus è morto il 20 febbraio 2006 a Sun City.

    Il crack del Banco Ambrosiano ed il "caso IOR" [modifica]

    All'inizio degli anni ottanta, il nome di Marcinkus fu collegato a scandali finanziari riportati in prima pagina sulla stampa di tutto il mondo.

    In particolare, fu accertato che lo IOR a quel tempo diretto da Marcinkus, aveva avuto un ruolo primario nel crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, in un complicato "risiko bancario" che aveva come ulteriori protagonisti personaggi discussi come Michele Sindona o il "venerabile maestro" della loggia massonica P2, Licio Gelli.

    Nel 1987 venne indagato, e venne emesso un mandato di cattura, dalla magistratura italiana in rapporto al crack dell'Ambrosiano, ma dopo pochi mesi la Corte di Cassazione annullò il mandato in base alle regole stabilite con i Patti lateranensi (Marcinkus era in possesso di un passaporto diplomatico vaticano).

    L'opinione del Vaticano, accreditata da recenti esternazioni di Giulio Andreotti e dall'opinione di Angelo Caloia, [3] è che si agì con leggerezza nel delegare incarichi così delicati a una persona che si rivelò alla fine inadeguata e inesperta. Per David Yallop [4], però, Paul Marcinkus era tutt'altro che un incapace. Semmai, attraverso la conoscenza di Roberto Calvi, Michele Sindona e Licio Gelli, portò il livello economico del Vaticano a vette mai raggiunte prima, influenzando direttamente o indirettamente svariati governi.

    I fatti dell'Ambrosiano tuttavia rimangono ancora tutti da chiarire e costituiscono una zona oscura della recente storia italiana.

    Scandali e speculazioni giornalistiche [modifica]
    Collabora a Wikiquote « Sono stato accusato di aver assassinato il Papa e di essere coinvolto nello scandalo del Banco Ambrosiano, entrambe le cose sono completamente infondate. Dico a me stesso che questo potrebbe essere il modo con il quale Dio si assicura che ho messo il dito nella porta del Paradiso. Perché se io l'ho fatto Egli non può più sbatterla »

    (difesa di Paul Marcinkus)

    Coinvolgimento nella morte di papa Giovanni Paolo I [modifica]

    Oltre a questi scandali, alcuni saggisti [5] arrivarono ad ipotizzare che il monsignore fosse coinvolto, insieme al cardinale Villot, all'epoca Segretario di stato, nella morte di papa Giovanni Paolo I, il cui pontificato durò solo 33 giorni e col quale esisteva una forte ostilità.
    Queste ipotesi non hanno avuto seguito.

    Scomparsa di Emanuela Orlandi [modifica]

    Altra vicenda poco chiara in qualche modo collegata alla figura di Marcinkus fu la scomparsa di Emanuela Orlandi. Per le telefonate di un uomo, che fu soprannominato "l'Amerikano" per la sua inflessione, nelle quali si proponeva lo scambio della stessa in cambio della libertà del terrorista Mehmet Ali Agca, alcuni giornali dell'epoca additarono Paul Marcinkus. Questa ipotesi non ha avuto riscontri oggettivi.

    Curiosità [modifica]

    * La seguente citazione è attribuita a Monsignor Marcinkus:

    Collabora a Wikiquote « Non si può governare la Chiesa con le Ave Maria »

    (You can't run the Church on Hail Marys, 25 maggio 1986, Observer, Londra)

    * Agli scandali che riguardano Marcinkus è liberamente ispirato il film Il Padrino: Parte III di Francis Ford Coppola, dove la storia della famiglia mafiosa Corleone si intreccia con le vicende vaticane nella persona dell' Arcivescovo Gilday.
    * Il film I banchieri di Dio del 2002 di Giuseppe Ferrara dedicato allo scandalo IOR, è tuttora sospeso dalla distribuzione per ordine della magistratura in quanto i fatti riportati dalla pellicola sono ancora oggetto di indagine. La pellicola è stata però trasmessa in diverse occasioni dall'emittente satellitare italiana Sky. Il personaggio di Marcinkus è interpretato da Rutger Hauer; la figura che ne esce è quella di un cinico finanziere più che di un ministro della Chiesa, oltre a quella di un papa Giovanni Paolo II pienamente cosciente del peso del prelato e del suo ruolo nella finanza e politica italiane, figura molto lontana da quella del Karol Wojtyła nota ai fedeli e diffusa tradizionalmente dai media.

    Note [modifica]

    1. ^ Maquis Dossier n. 3, Maggio 1986, p. 82
    2. ^ "Rete di banche, rete di spie: sono questi i due nodi originari del sistema di dominio occidentale del dopoguerra" - commenta Mario Coglitore su Umanità Nova n. 6 del 20 febbraio 2000.
    3. ^ Finanza Bianca, Giancarlo Galli, Mondadori, 2004
    4. ^ David Yallop, "In nome di Dio", Tullio Pironti Editore, 1992
    5. ^ ad es. Matillò R.D., L'avventura delle finanze Vaticane, Ed.Pironti, Napoli, 1988

    Bibliografia [modifica]

    * Via col vento in Vaticano, Kaos Editore, 1999

    Voci correlate [modifica]

    * Propaganda Due
    * il crack del Banco Ambrosiano
    * la scomparsa di Emanuela Orlandi

  2. #12
    anarchico
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    Predefinito Quanto ci costa il Vaticano Spa

    http://www.disinformazione.it/costovaticano.htm

    Piccolo e ricco
    Città del Vaticano è il più piccolo stato del mondo, ma anche il più rispettato. Si tratta, caso davvero unico, di una "monarchia assoluta" elettiva.
    Grazie al carisma del Papa, all'organizzazione piramidale e non democratica ed all'esercizio delle attività di apostolato e di beneficenza, la Santa Sede amministra i suoi beni e le sue società in tutto il mondo.
    I suoi beni immobili (beni ecclesiastici) situati in altri Stati, godono in numerose nazioni, tra le quali l'Italia, di regimi privilegiati ed in alcuni casi di extraterritorialità che consentono l'esonero da imposizione di tasse. Per questi regimi speciali, che valgono anche in tema di commerci, di contratti e di donazioni, nonché per l'opacità della sua finanza, Città del Vaticano, pur con le debite differenze, è stata spesso paragonata alle “giurisdizioni offshore” (paradisi fiscali).

    In Italia in particolare si intrecciano proprietà immobiliari, attività bancarie e di credito, imprese industriali, finanziamenti diretti e indiretti a carico del bilancio dello Stato Italiano e di Enti pubblici. Ciò crea una posizione di quasi monopolio del vasto mondo dell'assistenza, una presenza costante in tutte le iniziative a favore della gioventù, della gestione di cliniche e di enti ospedalieri. Con il condizionamento operato dalla Chiesa sul Parlamento nella produzione legislativa, necessaria a creare una indispensabile cornice istituzionale e strutturale e soprattutto un confacente regime di privilegio tributario.
    Attraverso i Patti Lateranensi del 1929 e successivo accordo, che hanno regolato i rapporti tra Stato italiano e Chiesa, e poi con la nascita della Repubblica e dei governi democristiani, lentamente l'Italia divenne la sede temporale del potere ecclesiastico, penetrato per delega nei governi, negli enti pubblici, nelle leggi, nella costituzione materiale. E con la sola resistenza marginale, e pagata a caro prezzo, di alcuni cattolici politicamente impegnati come De Gasperi e Moro. Per mantenere indenne il potere temporale della Chiesa, il Sacro Soglio e le sue propaggini diocesane, non scomunicarono mai le malversazioni e la pubblica corruttela che avveniva sotto gli occhi di tutti fino a diventare sistema di governo e di sottogoverno.

    «Non è mistero per nessuno ed anzi ormai storicamente accertato (così Eugenio Scalfari su “ La Repubblica ” del 1 giugno 2005) che l'episcopato italiano fu cieco e sordo di fronte al sistema della pubblica corruttela del quale era perfettamente consapevole e spesso direttamente beneficiario. Come accadde, tanto per ricordare un macroscopico esempio, in occasione del vero e proprio "sacco di Roma", che durò dagli anni Cinquanta a tutti i Settanta nel corso dei quali, appalti, piani regolatori, aree verdi o di destinazione estensiva, furono manipolati per favorire Ordini religiosi, grandi famiglie papaline, dignitari della Santa Sede, società immobiliari e palazzinare, dentro una rete di compiacenza di marca vaticana che spolparono la città come si spolpano le ossa di un pollo».

    Così il Vaticano ha potuto conservare e moltiplicare in Italia immense ricchezze. Gli innumerevoli immobili situati in tutto il territorio italiano e soprattutto a Roma, sono anch'essi favoriti da un regime fiscale che ha del ridicolo.
    Le chiese sono semivuote ma le casse sono piene. Un fiume inesauribile di denaro affluisce in Vaticano dall'Italia e da tutte le nazioni e comunità dove vi sia una maggioranza cattolica: offerte, donazioni, eredità, quote di imposte.
    Soltanto una piccola parte di tali ricchezze finisce direttamente in progetti umanitari.
    Il resto va alla catechesi nelle parrocchie, all'edilizia di culto, al sostentamento del clero (circa 40.000 preti in Italia), ma anche alle banche amiche e da qui la liquidità si ricicla e si moltiplica in investimenti, in titoli, in immobili, in businnes disinvolti, in azioni di industrie e quant'altro.
    Non per niente spesso il Vaticano, sempre per quanto concerne lo Stato Italiano, è rimasto implicato in vicende strane mai completamente chiarite, come il caso Calvi, il banchiere di Dio, impiccato sotto un ponte di Londra, la vicenda del Banco Ambrosiano e dell'assassino di Marco Ambrosoli, il sinistro ruolo dello IOR attraverso il misterioso Marcinkus ed altri faccendieri di alto bordo tra i quali Michele Sindona.

    Il killer in Paradiso
    Consulente finanziario del Vaticano e della mafia italo-americana, il finanziere siciliano Sindona negli anni '60 brucia le tappe e diviene un protagonista del mercato finanziario americano. Sospettato negli Usa di essere coinvolto nel traffico internazionale di stupefacenti e legato ad ambienti mafiosi, in Italia può continuare a gestire i suoi sporchi affari grazie ai suoi ottimi rapporti con la Democrazia Cristiana ed alle credenziali che gli derivano dal suo legame personale con Paolo VI. Quest'ultimo lo incarica di eludere la legislazione fiscale italiana sottraendo alla tassazione l'ingente patrimonio azionario vaticano (che esulava dai privilegi fiscali fissati dal Concordato). Sindona non tradisce le aspettative del Pontefice trasferendo gli investimenti nel mercato esentasse degli eurodollari tramite una rete di banche off-shore domiciliate nei paradisi fiscali. Non si sa se la Chiesa abbia poi beneficiato del condono sul rientro di capitali dall'estero ideato da Tremonti.
    Il Vaticano ebbe rapporti anche con la banda della Magliana. A questo riguardo assai strana e curiosa appare la vicenda di Enrico De Pedis, appunto un boss della famigerata banda.

    Dopo una vita costellata da un serie di gravi reati - dall'associazione per delinquere al traffico di stupefacenti, dalle rapine a mano armata agli omicidi -, il 2 febbraio 1990, nella romana via del Pellegrino, viene ucciso da bande rivali.
    Il 9 luglio 1997 un'interrogazione parlamentare del leghista Borghezio invita il Ministro degli Interni ad accertare i motivi per i quali «il noto gangster Enrico De Pedis riposi nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare», un privilegio che, secondo il diritto canonico, spetta soltanto al Sommo Pontefice, ai cardinali ed ai vescovi.
    Si accerta che il nulla osta per la sepoltura era stato richiesto al Vaticano da monsignor Pier Vergari, rettore della Basilica, cioè lo stesso prelato che al funerali aveva impartito l'estrema benedizione al boss di Testaccio. Secondo il quotidiano “l’Unità” questo enigma imbarazzante ha una soluzione politica-religiosa. «In particolare per quanto riguarda l’omicidio di Pecorelli del 1979, la Procura di Perugia ha ipotizzato l’esistenza di contatti organici tra la Banda della Magliana, Cosa Nostra, e ambienti politici romani che facevano capo a Giulio Andreotti e a Claudio Vitalone (poi usciti indenni dai processi a loro carico)
    Comunque Pecorelli, secondo le testimonianze di un pentito sarebbe stato ucciso da un commando composto da sicari della Banda della Magliana e di Cosa Nostra.

    L’imbroglio dell’otto per mille
    (…)
    30/08/2005

  3. #13
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    Predefinito O finalmente cosa c'è sotto alla tomba di Renatino

    Il pluri omicida Renatino de Pedis sta per essere fatto santo.
    Il Vaticano attraverso il Cardinale Casaroli(intimo di Tanzi-Parmalat-) ha ritenuto opportuno inumare il delinquente nella cripta della basilica di Sant'Apollinare a Roma nei pressi di Piazza Navona, è ora di finirla questa gentaglia ci prende per il culo.
    Hanno distrutto e vituperato il paganesimo, ma quel paganesimo è colmo di spiritualità, è vicino allo stoicismo, e continua nell'onestà e non nell'opportunismo e nella menzogna proprie della cristianità romana La grande religione dei padri è stata estromessa con raggiri e macchinazioni operate ad arte.
    Bellarmino da buon inquisitore ha colpito senza remore , sia la scienza come il diverso modo di concepire la teologia di Giordano Bruno condannato a morte dal Santo cardinale Bellarmino. Pensate se hanno infierito su Bruno che è stato allevato dal Cristianesimo romano, un frutto nato nel loro seno, che metodologie possono aver applicato sul paganesimo morente,sicuramente molto peggiori e devastanti.
    Ora siamo in grado di difenderci e di questo pretame non dobbiamo più avere paura.
    Nessun parlamentare si è mai preso la briga di fare una interrogazione parlamentare(ne di destra ne di sinistra)sulla "sacra sepoltura "Renatino" Questo è uno stato mafioso in senso sopratutto cattolico e perverso. Ma i tempi stanno cambiando e ora dobbiamo trovare lo spazio per le nostre idee e per la nostra alta spiritualità. E' finito un ciclo e se ne sta riaprendo un altro:
    Il Paganesimo Gentile sta rinascendo.

  4. #14
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    Predefinito

    Il Paganesimo Gentile sta rinascendo.


    amico mio, in verità non è mai morto, ha solo cambiato forme. Dai, non prendiamoci in giro su.

    Un caro saluto

  5. #15
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    Predefinito Vengo da un paese del Veneto

    Non so dove tu pfjodor hai passato la tua infanzia, ma la mia è stata vissuta felicemente in campagna, in una campagna povera ma serena. I vecchi raccontavano storie lontane,e ti assicuro che quel mondo bruciato dall'industrializzazione e dal potere cattolico si era mantenuto per secoli con i suoi racconti con i suoi riti. Il rito dell'uccisione del maiale (fonte di vita per tutta la famiglia per passare l'inverno rigido) dove noi bambini accorrevamo per raccogliere il sangue che veniva trasformato in un dolce (cotto con l'uvetta appassita lo zucchero e le spezie). Quel mondo semplice propaggine del paganesimo stava morendo. Lo stesso Filò (ovvero le fole o favole raccontate nella stalla) veniva visto dalla chiesa e dallo strapotere del prete del paese come un atto peccaminoso e pagano e così si doveva dire il rosario al termine della serata.
    Hai scritto -amico mio, in verità non è mai morto, ha solo cambiato forme. Dai, non prendiamoci in giro su-.
    Perché hai scritto non prendiamoci in giro, e prima mi chiami amico?
    Le tue ossa sono cattoliche, anche se cerchi il dialogo e sei anche preparato, il paganesimo non è conoscenza astratta o filosofica, è credere che la carne non sia peccato, ma un veicolo per l'anima e per la salvezza. Lo spirito ,la carne e l'anima sono inscindibili e vanno in armonia.Non la resurrezione della carne ,ma la Carne, questa carne ci aiuta a comprendere . Ribadisco il paganesimo deve rinascere,e se rinasce non è mai completamente morto solo si è nascosto come il sole che ogni giorno tramonta e poi annunciato da Lucifero rinasce e porta la luce. Noi aspettiamo la luce perché dopo il buio viene la luce.

  6. #16
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    Predefinito

    Ribadisco il paganesimo deve rinascere,e se rinasce non è mai completamente morto solo si è nascosto


    Appunto. Non volevo dire nient'altro sideros.

    Non ti sta bene se ti chiamo amico? Ti disturba?

    Che sai tu delle mie ossa ? Dai...


    ps.
    io non cerco solo il dialogo, cerco di mantenere vigile l'attenzione.

    pps.

    il paganesimo non è conoscenza astratta o filosofica, è credere che la carne non sia peccato, ma un veicolo per l'anima e per la salvezza.

    l'avevo capito ormai cosa è paganesimo, a maggior ragione ho affermato una semplice verità, che al di là della retorica poetica, mi sembra sia francamente incontestabile.
    per questo ho detto 'non prendiamoci in giro'. Avrei potuto scrivere 'diciamo le cose come stanno'.


    Rinnovo il saluto e ringrazio per la tua esperienza d'infanzia narratami (ci)

  7. #17
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    Predefinito é anche questioni di stati d'animo

    Be se è un modo per stimolare, ben venga però. Fare il moderatore ti induce a reagire in malo modo, come ho già sottolineato devi fare il cane da guardia e questo ti crea uno stato mentale, abbai anche quando passa una mosca.Tu comunque per restare in tema punzecchi come una pulce.

  8. #18
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    Predefinito

    Allora ci riprova con 'amico'.

    Amico mio, fidati, mio intento non è 'punzecchiare'. Non ho tempo da perdere.

    Però se si affermano cose che mi sembrano una forzatura del reale, credo sia utile anche a te, oltre a qualche forumista qui, tornare a ragionare con più lucidità e non farsi trasportare eccessivamente dagli 'stati d'animo'.

    Mi fa piacere che non ti disturba questo, amico moderatore.

  9. #19
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    Predefinito Riprendi il tema e parlaci di come vedi il Vaticano

    Roma era grande perché quando annetteva un regno portava nell'Urbe il culto delle divinità in uso su quelle terre conquistate o federate. Tutte le religioni avevano la stessa importanza, Roma era ormai in grado di onorare quasi tutte le divinità delle terre conosciute. In questa Europa cristiano-centrica ed in particolare in Italia il cristianesimo è in pratica l'unica religione, la più ricca di privilegi, la religione della politica pratica.Si è arrivati al paradosso di fondare la democrazia-cristiana un controsenso sotto tanti punti di vista.
    L'altra religione che comincia a fare breccia è l'Islam parente stretta del cristianesimo che con arroganza tenta di imporsi. Ma al mondo e in Italia ci sono molti altri culti lasciati in disparte, ma altrettanto importanti. Il messaggio è semplice se vogliamo superare le paure religiose apriamoci a tutte le divinità, creiamo l'equilibrio, diamo forma ad un mondo non sincretista ma multiculturale e plurireligioso, ognuno porta le sue credenze che non solo migliori di altre sono diversità importanti da conoscere per valutare la ricchezza e la varietà, come molteplici divinità che governano i destini del mondo e degli universi
    Non c'è solo il vaticano con i suoi dogmi e le sue chiusure, c'è il mondo attorno a noi da scoprire e conoscere. Dobbiamo aprirci come ha fatto Roma che si è schiusa e ha dedicato un tempio per ogni Dio. Circa 200 anni prima dell'anno zero, l'intelligenza Romana trasportò a Roma La Pietra Nera di Cibele di Pessinunte (pergamo). Il trasporto fu attuato con maestosità ed imponenza, solennemente la pietra sacra fu deposta in un tempio.Questo atteggiamento denota intelligenza e lungimiranza. Questo mondo occidetale pensa a globarizzare i mercati,agli affari sempre più in grande coinvolgendo popoli ma sopratutto merci e non degna nemmeno un pensiero agli dei. La cristianità insegue anch'essa gli affari dimenticando di onorare per prima cosa tutti gli Dei.Il Vaticano o la chiesa romana, ha completamente perso di vista il sacro-facere e la salvezza dell'uomo e dell'anima.

  10. #20
    Amore vince la morte
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    Predefinito

    Il messaggio è semplice se vogliamo superare le paure religiose apriamoci a tutte le divinità, creiamo l'equilibrio, diamo forma ad un mondo non sincretista ma multiculturale e plurireligioso, ognuno porta le sue credenze che non solo migliori di altre sono diversità importanti da conoscere per valutare la ricchezza e la varietà, come molteplici divinità che governano i destini del mondo e degli universi


    ma secondo te, io posso non concordare con questo approccio? Dai..

    Non è questo il punto, il punto è esser convinto che ''abbattendo' il Vaticano risplenderà di nuovo il paradiso in terra, tornerà la gloriosa Roma imperiale e politeista. Suvvia...mi sembra un pò infantile.

    Tuttavia capisco eccome e conosco assai bene le dinamiche del rissentimento religioso.
    Comprendo le ragioni dei forumisti che qui hanno mostrato la loro gioia per la 'liberazione' dalla 'prigione confessionale romana', in cui sono nati e cresciuti, e che hanno col tempo cominciato a disprezzare sempre sempre di più.

    Queste dinamiche socio-psicologiche o se preferisci esistenziali, le conosco molto bene, e non mi permetto di giudicare.

    Il mio punto è un altro: attenzione a elevare propri 'naturali' rissentimenti a uniche stelle polari della propria vita. E' pericoloso...

    Voglio augurarmi che nessuno tra voi sia un nostalgico dell'esperienza paganeggiante attuata in Germania negli anni trenta.
    Se così fosse, allora davvero ogni possibilità di 'dialogo' si chiude subito, e a farlo sono io questa volta.

    Buona serata a te amico veronese

 

 
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