Salve, un giorno lessi un aforisma che recita qualcosa tipo: "solo un pazzo può permettersi di dire la verità, perché non viene creduto". Di chi è e come suona esattamente?
Salve, un giorno lessi un aforisma che recita qualcosa tipo: "solo un pazzo può permettersi di dire la verità, perché non viene creduto". Di chi è e come suona esattamente?
"Il copione teatrale dell’anti-italiano consiste nell’attribuire all’intera collettività nazionale i difetti specifici ed irripetibili della propria canagliesca personalità individuale, con in più l’ipocrisia del tirarsene fuori" (Costanzo Preve)
Verissimo... l'ipocrisia ci lega tutti ai suoi schemi, schemi rigidi e vincolanti.
Quindi per poter affermare la verità, cosa che è un dovere imprescindibile per ciascun uomo, nella tradizione religiosa russa i pazzi per Cristo, simulano la pazzia per poter affermare di fronte a tutto il mondo la verità.
Segni particolari: "macchina da espansione razziale euro-siberiana" (Giò91)
D'accordissima anch'io. Inoltre, leggendo questa frase, mi è venuto in mente "L'idiota" di Dostoevskij, in cui il protagonista, per appunto l'idiota, è così ingenuo e buono da poter essere paragonato solo a Cristo. Ci si trova quindi di fronte ad un caso dove il pazzo o il demente, uguali nella loro anormalità, non sono solo gli unici a poter cogliere la Verità, ma, in un'ottica religiosa, sono la Verità incarnata stessa.
Illuminante a tal proposito credo sia l'esempio di Diogene "Il Cinico":
http://it.wikipedia.org/wiki/Diogene_di_Sinope
"Non posso lasciarti né obliarti: / il mondo perderebbe i colori / ammutolirebbero per sempre nel buio della notte / le canzoni pazze, le favole pazze". (V. Solov'ev)