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blob21
Insulta il compagno: "Terrone"
ora dovrà studiare la Costituzione
Franco Vanni
Antonio e Giuseppe. Compagni di classe al primo anno di ragioneria, amici, ma divisi da un insulto: «Sei un terrone di m... Voi napoletani siete tutti rifiuti». La frase razzista, urlata al compagno durante un´ora di italiano, ad Antonio è costata due giorni di sospensione e un compito speciale: studiare la Costituzione italiana durante le vacanze di Pasqua e farsi interrogare al ritorno a scuola.
Per Dario Manzo, il preside dell´istituto tecnico Giovanni Falcone di Corsico dove studiano i ragazzi, «l´episodio è grave, un´esplosione di razzismo idiota. Speriamo che Antonio, imparando la Costituzione, capisca i valori su cui è fondato il nostro Stato e impari a rispettare gli altri». Ora Antonio (i nomi dei ragazzi sono di fantasia) è chiuso in casa a studiare, l´interrogazione è prevista per il 27 marzo. Quel giorno davanti a lui saranno schierate la professoressa di italiano e quella di diritto.
L´episodio risale a fine febbraio: i ragazzini, entrambi 15enni, parlano di calcio, la lezione li annoia. Dal pallone si passa allo sfottò regionale, i toni si fanno accesi e Antonio urla: «Voi napoletani siete solo spazzatura, fate schifo. Sei un terrone di m...». La classe piomba nel silenzio, la professoressa riporta la frase sul registro e riferisce in presidenza. Venerdì 7 marzo, alla presenza dei ragazzi e dei loro genitori, si riunisce un consiglio di classe straordinario per discutere la vicenda. Antonio si presenta a capo chino, si difende con un: «Volevo solo scherzare». La madre cerca di giustificarlo, facendo presente anche che «suo padre ha origini meridionali e in casa gli è stato insegnato il rispetto per tutti». Il consiglio di classe decide per la sospensione: lunedì e martedì della scorsa settimana Antonio non va a scuola. E non ci va nemmeno Giuseppe, che al compagno razzista aveva risposto con insulti. Sospeso anche lui.
«Avevamo pensato di fare studiare ad Antonio la storia d´Italia - dice il preside - poi abbiamo deciso per la Costituzione, che troppo spesso viene trattata in maniera sbrigativa per ragioni di tempo. L´importante era dare un senso alla punizione, renderla utile dal punto di vista educativo». All´istituto Giovanni Falcone, che la professoressa di lettere Rosina Bubba definisce «una scuola difficilissima, soprattutto per quanto riguarda le prime classi», le sospensioni degli studenti sono frequenti, e spesso accompagnate da interventi di "rieducazione". L´ultimo caso lo scorso gennaio: a un ragazzo di prima che aveva aggredito un compagno di classe con schiaffi e spinte, la scuola aveva chiesto di prestare servizio all´oratorio di Cesano Boscone, per aiutare i ragazzini più piccoli nel gioco e nell´attività sportiva. «In quel caso l´esperienza è servita al ragazzo per crescere - spiega Manzo - . Speriamo che Antonio, quando ripeterà l´articolo 3 durante l´interrogazione, capisca quello che c´è scritto: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale"».
http://espresso.repubblica.it/dettag...uzione/2006328