Ho aperto questo thread per finalmente parlare in concreto degli aspetti e delle proposte che la Sinistra-Arcobaleno ha effettuato per le prossime elezioni di Aprile.
Parliamone seriamente..
Ho aperto questo thread per finalmente parlare in concreto degli aspetti e delle proposte che la Sinistra-Arcobaleno ha effettuato per le prossime elezioni di Aprile.
Parliamone seriamente..
1) scala mobile
2) equo canone edilizio
3) reddito sociale (attraverso quelle modalità)
4) no tav,no nucleare,no rigassificatori,no termovalorizzatori
5) abolizione dei co.co.pro e superamento (eliminazione) del lavoro flessibile
6) lotta alle liberalizzazioni
7) eccesso di politiche stataliste inopportune
questi alcuni punti!
1) serve solo per evitare che i lavoratori perdino potere d'acquisto di anno in anno. E non prendiamoci in giro con la solita cosa che ci dicono gli economisti liberisti secondo cui crea l'inflazione. Non sono 50-100 euro in più ad un lavoratore il problema, suvvia..
2) considerando il costo delle case in affitto, direi che si deve provare a fermare questo eccesso di costi.
3) quali sono le modalità che non ti convincono??
4) dovrebbe essere un punto favorevole. Un partito socialista VERO dovrebbe sostenere queste cose. Anche se arrivano da una parte più estrema del PSI.
5) giusto. Il partito socialista vuole la precarietà.
6) liberalizzare l'acqua è una follia.
7) visti i risultati sociali, qualche intervento dello Stato non è un male.
grazie demi ...mi hai dato altri punti per votare la sinistra arcobaleno
si lamentano che i giovani nn possono costruire il loro futuro, sanno che il precariato è il motivo fondamentale e si inalberano quando vuoi metterci le mani
rispetto al salario d'ingresso ho già detto che il proporre la stessa cifra
di un dipendente "regolare" nn è sufficintemente restrittivo rispetto alle aziende perchè il loro è un investimento contro l'organizzazione dei lavoratori
almeno il doppio dovrebbe essere dato per rendere la precarietà veramente marginale naturalmente.....incenticivi al contratto a tempo indeterminato
a me fa piacere che la gente voti senza forzature alcune e per il progetto a cui crede.
si chiama "voto espressivo".
io ho un progetto diverso,alternativo e la cosa che posso fare è confrontare i vari programmi e trovare oggetti di discussione sulle tematiche proposte.
per motivi di tempo non ho potuto approfondire i vari punti,ma è ovvio che non sono delle semplici negazioni,bensì c'è un'alternativa prevista.
io sono socialista,sono di sinistra e criticando quel punto non voglio assulutamente dire che sono a favore dell'attuale legge 30 e del circolo vizioso del precariato!
lavoro flessibile non è sinonimo di precariato...questa è una convizione della dirigenza comunista.
le disposizioni sul lavoro flessibile,se mal disciplinate,degenerano in lavoro precario.
è il caso della legge Maroni,la quale va assolutamente riformata in senso sociale,a vantaggio dei lavoratori dipendenti per la tutela dei loro diritti,sempre riconoscendo la funzione importante e dinamica che il lavoro flessibile offre al mercato del lavoro in termini di efficienza e professionalità.
è l'unico modo realistico per creare nuova occupazione,distribuire forza lavoro qualificata in determinati settori e retribuire in base al merito e alla competenza.
ce lo chiedono le imprese,ce lo richede anche il lavoratore,soprattutto il giovane.
potrei anche andare sull'affrofondito descrivendo il Bonus Formativo e vari Ammortizzatori Sociali che servono senz'altro a tutelare i diritti del dipendente e a garantire formazione,qualificazione e reinserimento nel mercato del lavoro.
SA invece ha una visione di lavoro piuttosto statica,arcaica,che non offre quella dinamicità e quella professionalità che soprattutto oggi occorre all'Italia.
inoltre non specifica come creare nuova occupazione,se i posti di lavoro non aumentano...e i posti di lavoro dipendono dalle imprese.
reintrodurre le baby pensioni sarebbe un suicidio economico bello e buono!
gli incetivi per l'assunzione di lavoratori con contratto a tempo indeterminato lo propone anche il PD.
Noi siamo contrari.
sicuramente gli incentivi vanno dati come premio per le imprese che rispettano le norme di sicurezza e investono per la tutela fisica dei lavoratori!
gli incentivi per l'assunzione a tempo indeterminato (con questa regolamentazione) automaticamente rendono inutili i contratti a progetto,o per lo meno si svia la loro funzione principale!
per SA va bene,perchè è contro questo tipo di contratti...per il PD c'è un controsenso bello e buono!
PS pensa che il reinserimento debba essere la conseguenza di una formazione e di una qualificazione del lavoratore nel periodo di apprendistato tramite gli incentivi statali in caso di ente pubblico,o di finanziamento a carico dell'impresa stessa se si lavora nel privato.
la qualificazione avviene attraverso il superamento di un concorso,in modo da incentivare la meritocrazia.
l'individuo nel frattempo è finanziato con reddito sociale,a condizione che segua i corsi di formazione,altrimenti decade l'indennità di disoccupazione (questo punto non è previsto da SA).
nei Paesi anglosassoni il reddito sociale è retribuito in base a questi veti.
premiare le imprese ad assumere solo per il proprio tornaconto,senza garantire al lavoratore precario la degna qualificazione professionale necessaria al reinserimento,non risolve il problema!
serve solo a "corrompere" gli imprenditori ad assumere.
è un modo per svalutare il lavoro flessibile che diviene cosi uno dei tanti optional contrattuali previsti dalla legge 30!
il costo della vita e' dato dal costo dei beni... il costo dei beni e' dato dalle spese, dal guadagno e dalle tasse. solitamente un imprenditore ragiona in questo modo: spese X2 + tasse = prezzo.
proposta della sinistra: alziamo di 400 euro gli stipendi...
risultato:
(spese + 400) x2 + tasse = costo aumentato di almeno 800 + le tasse porporzionalmente aumentate...
non sarebbe invece meglio diminuire gli stipendi?
Se tu abbassi gli stipendi, ma il costo dei beni rimane costante, mi spieghi come faccio io a comprare i beni?
Ne dovrò/potrò comprare di meno.
Se si compra di meno, i ricavi lordi (netti) delle aziende ed attività calano. Se calano, bisogna diminuire le spese, diminuendo le spese si tagliano i servizi, ivi inclusi i posti di lavoro.
Senza farla lunga, hai immagino capito dove voglio arrivare.
Il trucco sta nel trovare un buon compromesso tra spese e ricavi.
A me sembra un buon programma......diciamo però che è un pò scarno come proposte economiche, e lo è anche e soprattutto in fatto di laicità dello stato.....non trovo ad esempio proposte tipo: fare ripagare l'ici alla chiesa, rivedere il concordato....
Lo aveva capito perfino Henry Ford (un prototipo di capitalista): "“voglio che i miei operai. abbiano abbastanza tempo e. abbastanza soldi per comprare le automobili che producono”. E' ovvio che, se i salari sono troppo bassi, si deprimono i consumi e salta il mercato interno (almeno per i beni non di lusso, i quali invece sono di nicchia e hanno un target ristretto). Riguardo al programma: sull' energia è vago e lascia spazio ai fondamentalismi di Pecoraro, ma capisco che, se fai una lista con costui, devi fargli delle concessioni. Manca, inoltre, qualsiasi riferimento alla libertà di ricerca, senza imposizioni teocratiche vaticane o di altro tipo. Riguardo alla politica industriale, mi sarei aspettata più attenzione ai settori ormai dismessi dall' Italia, quelli ad alta intensità di valori aggiunto: elettronica, nanotecnologie, cantieri navali, chimica, farmaceutica, biotecnologie ecc senza i quali è velleitario dire "incrementiamo la ricerca", perchè comunque non ci sarebbe possibilità di innovazione senza la presenza di questi settori: in queste condizioni, l'economia italiana va comunque male e restiamo dei colonizzati tecnologici. Infine, sarebbe stato il caso di proporre con forza la riforma della Giustizia (che ha tempi biblici, soprattutto quella civile e del lavoro) e la lotta alla criminalità organizzata, che condiziona pesantemente l' economia e, di conseguenza, i lavoratori, con lavoro nero, assunzioni non per merito, appalti pilotati con enorme spreco dio anaro pubblico, inefficienza dei servizi, struttura feudale dei rapporti di produzione, arretratezza della struttura economica ecc