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  1. #1
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Predefinito Regione Campania, mazzette all'americana

    http://www.spreconi.it/2008/03/regio....html#comments

    Spot con mazzetta? Anche sulle attività per promuovere l'immagine della Campania nel mondo spunta l'accusa di corruzione. A partire proprio da quella lussuosa sede di rappresentanza nel cuore di New York che è sempre apparsa come uno spreco: solo nel 2004 è venuta a costare un milione e centomila euro.

    I magistrati napoletani hanno arrestato Elio De Rosa, titolare della Cosmofilm: la società che ha vinto l'appalto per la promozione della Regione e ha realizzato i video per le campagne pubblicitarie destinate a sostenere l'immagine della Campania. Il mandato di cattura riguarda le iniziative realizzate dalla Cosmofilm a New York: De Rosa sarebbe accusato di corruzione, associazione per delinquere e frode nelle pubbliche forniture. Con lui sono sotto inchiesta due dirigenti della Regione: l'ex responsabile della sede newyorchese, che si è dimesso dall'incarico dopo l'apertura dell'istruttoria, e l'ex responsabile del settore stampa, entrambi nominati da Antonio Bassolino. Anche in questo caso, c'è da interrogarsi sul silenzio della politica e della cosìdetta società civile di fronte a sprechi manifesti da anni: la Corte dei conti già nel 2005 aveva denunciato le spesi folli dell'ambasciata campana negli States. Eppure i viaggi di rappresentanza dell'assemblea erano proseguiti: nell'ultima delle sue trasferte transatlantiche Sandra Lonardo Mastella riuscì a spendere ben 59 mila euro, vantandosi di averne risparmiati 6 mila rispetto al budget stanziato.

    Ma il capitolo più impressionante delle accuse riguarda le iniziative assurde finanziate con i soldi dei contribuenti. Spicca la mostra sulla "ceramica artistica di San Lorenzello e dell'intarsio sorrentino" allestita nella Grande Mela nel settembre 2005 con un investimento di 300 mila euro e nessun visitatore. Scrissero due ispettori, mandati dalla stessa Regione: «È un fallimento, non è stata visitata da nessun operatore di settore nè dal pubblico». Perché allora si continuava a consegnare la gestione di questi eventi alla stessa azienda? Una spiegazione secondo i magistrati può venire da quelle consegne che venivano ritirate dall'allora numero uno della comunicazione regionale: «Quanto pattuito, una busta pallinata, tutto sigillato, anonimo». E dentro 10 mila euro in contanti.


  2. #2
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    Predefinito

    La sede Usa della Regione Campania
    arresti in casa per De Rosa


    L'accusa: 2 funzionari (indagati) hanno favorito la "Cosmofilm" per alcuni appalti

    http://napoli.repubblica.it/dettagli...5557?ref=rephp

    Le intercettazioni

    Gli appalti, banditi dalla Regione Campania per l´allestimento e la promozione degli eventi culturali organizzati presso la sede di New York e attribuiti alla società Cosmofilm, sarebbero stati conferiti «senza alcuna procedura formale, in totale dispregio della normativa comunitaria e nazionale»: ventisei commesse, per un importo complessivo di oltre quattro milioni di euro, sulle quali ha messo gli occhi la Procura di Napoli nell´ambito di un´indagine che porta ora agli arresti domiciliari l´amministratore di fatto della Cosmofilm, l´imprenditore di 49 anni Elio De Rosa.

    I pm Filippo Beatrice e Vincenzo Piscitelli, che hanno coordinato gli accertamenti delegati alla Guardia di Finanza, ipotizzano reati che vanno dall´associazione per delinquere alla corruzione, alla frode in pubbliche forniture. Il giudice Stefano Risolo, che ha accolto la richiesta per De Rosa, ha disposto nei confronti della Cosmofilm il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un periodo di sei mesi e il sequestro di 180mila euro elargiti alla società per l´organizzazione di mostre che si sono tenute a Napoli nel dicembre 2004. La richiesta di arresti, avanzata nel dicembre 2006 e successivamente integrata con una consulenza, è stata invece respinta con riferimento alla posizione dei dirigenti regionali Giovanni D´Elia e Luigi Gragnaniello, considerati dagli inquirenti «in stretto legame con De Rosa» ma ritenuti non più nella condizione di poter reiterare il reato perché entrambi in pensione, il primo dal 2006 il secondo dall´anno successivo, dopo l´istituzione da parte della Regione di una commissione di controllo sulle spese della sede americana.

    L´indagine si articola in due capitoli: uno riguarda gli incarichi affidati a De Rosa da Gragnaniello, titolare della delega del presidente della Regione per i rapporti internazionali e il coordinamento delle manifestazioni della sede di New York. Cosmofilm ha curato, tra il gennaio 2004 e il settembre 2005, decine di mostre organizzate nella Grande Mela: sui pastori napoletani, sugli stilisti, sull´oreficeria e così via. Ma la Procura ipotizza che la società sia stata favorita da Gragnaniello. Il dirigente, anche in qualità di coordinatore degli uffici di Manhattan della Regione, avrebbe escogitato «un artificioso espediente» consistito «nel frazionamento delle attività collegate alla preparazione degli eventi», così da «mantenere l´importo delle commesse al di sotto della soglia» prevista dalle norme sugli appalti. Questo, a giudizio dei magistrati, spiegherebbe l´esistenza di più commesse per lo stesso evento: ad esempio, una relativa all´allestimento, l´altra allo smantellamento delle strutture.

    La Regione, che ha trasmesso alla Corte dei Conti le conclusioni della commissione di controllo, dopo l´uscita di scena di Gragnaniello ha incaricato un nuovo dirigente di tagliare le spese collegate agli uffici newyorkesi. Cambierà anche la sede: il contratto, in scadenza a giugno, non sarà rinnovato. Si sta cercando una soluzione più economica.

    Il secondo filone d´indagine si riferisce alla commessa per la campagna di informazione e comunicazione sui quotidiani per le mostre di Caravaggio, Hirst, Schnabel organizzate nel Natale 2004 a Napoli. Secondo l´accusa De Rosa avrebbe corrisposto 10mila euro al dirigente D´Elia, all´epoca dei fatti responsabile del "Servizio 01 - stampa documentazione pubblicità" della Regione. Denaro che, è l´ipotesi degli inquirenti, costituiva «il corrispettivo illecito per l´emanazione di decreti dirigenziali» per l´affidamento e la liquidazione della commessa. La cifra, ipotizzano i pm, potrebbe far parte in realtà di un ammontare «più ampio e in corso di accertamento». Nella prima fase delle indagini i tre indagati hanno respinto tutte le accuse. Nelle prossime ore il gip Risolo fisserà l´interrogatorio di De Rosa, difeso dagli avvocati Orazio De Bernardo e Alfonso Furgiuele.

    (18 marzo 2008)


  3. #3
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    Cominciamo a chiamarli col nome che gli spetta?

    Se vedòm!

 

 

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