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  1. #11
    W il Patriottismo Siciliano!
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    Una vera sorpresa, una notizia che non mi aspettavo affatto, né che ho sentito ad alcun notiziario (forse per mia distrazione). Fratello Magdi Cristiano Allam, Cristo sia la nostra via, verità, vita. I miei migliori auguri di una vita santa, oltre che per la Pasqua di resurrezione di cui tu stesso sei stato protagonista, dato che sei risorto in Cristo in questa santa notte. Mille e mille auguri!

  2. #12
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    Basta con la violenza
    Dal canto mio dico che è ora di porre fine all’arbitrio e alla violenza dei musulmani che non rispettano la libertà di scelta religiosa. In Italia ci sono migliaia di convertiti all’islam che vivono serenamente la loro nuova fede. Ma ci sono anche migliaia di musulmani convertiti al cristianesimo che sono costretti a celare la loro nuova fede per paura di essere assassinati dagli estremisti islamici che si annidano tra noi. Per uno di quei «casi» che evocano la mano discreta del Signore, il mio primo articolo scritto sul Corriere il 3 settembre 2003 si intitolava «Le nuove catacombe degli islamici convertiti». Era un’inchiesta su alcuni neo-cristiani che in Italia denunciavano la loro profonda solitudine spirituale ed umana, di fronte alla latitanza delle istituzioni dello Stato che non tutelano la loro sicurezza e al silenzio della stessa Chiesa. Ebbene mi auguro che dal gesto storico del Papa e dalla mia testimonianza traggano il convincimento che è arrivato il momento di uscire dalle tenebre dalle catacombe e di affermare pubblicamente la loro volontà di essere pienamente se stessi. Se non saremo in grado qui in Italia, nella culla del cattolicesimo, a casa nostra, di garantire a tutti la piena libertà religiosa, come potremmo mai essere credibili quando denunciamo la violazione di tale libertà altrove nel mondo? Prego Dio affinché questa Pasqua speciale doni la risurrezione dello spirito a tutti i fedeli in Cristo che sono stati finora soggiogati dalla paura.
    Parole sante!!! Grazie Magdi.

    PS: Sono particolarmente e commossa che tu abbia scelto un nome che è il mio stesso nome e che molto sono fiera di portare (anche se inadeguatamente....).

  3. #13
    email non funzionante
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    Predefinito a Cristiano Magdi Allam

    Sono anche io lieto della scelta di Cristiano Magdi Allam d' accogliere la proposta di fede, di cultura di antropologia di filosofia cristiana. e scrivo prima Cristiano Magdi Allam!
    Gentile Cristiano Magdi Allam a lei un augurio spressivo di ogni bene
    Erede di Dio Coerede di Cristo con Noi
    Ogni augurio Bizzzarrro

  4. #14
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    Sto leggendo L'ultima del diavolo di Pierangelo Buttafuoco, romanzo torbido quanti altri mai, in cui un diavolo eccezionalmente smart (che conosce perfettamente "Dante Alighieri, la vela, gli sci, l'aoristo, gli ideogrammi, il sanscrito, i sacri testi, i cataloghi dei porno shop, nonché ogni segreto della vita notturna newyorchese": alzi la mano chi non vorrebbe conoscere uno così...) ingaggia un cardinale napoletano perennemente ingualdrappato di porpora, che va in estasi similorgasmiche al frusciare delle sete clericali, perché tolga di mezzo dalla storia un personaggio che nessuno conosce: Bahirà, monaco cristiano che per primo riconobbe nel giovanissimo Muhammad (giunto al suo eremo con una carovana di Quraysh) i segni della profezia. Sul campo opposto si muovono Pope Pavel - prete ortodosso - e un agente segreto russo, la stragnocca - mi sia consentito dire, passata la quaresima - Dona Sabela: che invece vogliono per Bahirà l'onore degli altari. Insomma. Il tema del romanzo è la relazione originaria tra cristianesimo e islam. In qualche modo il Profeta viene iniziato dal monachesimo cristiano. E il diavolo non vuole che questa unità primordiale (altri direbbe: trascendente) sia ricordata.

    Premetto che la libertà di coscienza in ambito religioso è assolutamente sovrana, nonché - a parer mio - la libertà di proselitismo e di missione. Magdi Allam è naturalmente libero di farsi battezzare, e Dio non voglia mai che questo suo gesto umanissimo possa armare la mano di un fanatico contro di lui. Eppure qualcosa, in questo gesto, mi lascia perplesso. In realtà due cose, soprattutto. La prima riguarda le dichiarazioni di Allam medesimo, la seconda riguarda la mia posizione interiore davanti a questo gesto così carico di significato.

    Prima cosa. Respingo con tutta la forza che ho quanto Allam dice quando definisce l'islam fisiologicamente violento. Questo è falso. Che sia storicamente conflittuale è vero, ma è vero anche per la Chiesa cattolica. E se gli amici tradizionalisti presenti anche in questo Forum fossero onesti, dovrebbero dire che essa lo è stato almeno fino alla (per loro) famigerata cesura del Concilio Vaticano II, e che ha cessato di esserlo perché ha assunto dal Mondo un concetto più debole di verità, che ha applicato al suo Credo. L'islam è fisiologicamente una religione di pace, di preghiera, di obbedienza e di adorazione dell'Unico. Gli indici alzati dei minareti guidano lo sguardo del credente al cielo, il canto struggente del richiamo alla preghiera si allarga nell'aria nei momenti di soglia del giorno e della notte.

    Seconda cosa. In questo Allam non c'entra niente. Ma io, Barsanufio figlio d'Abramo, amico e fratello di molti ebrei figli di Abramo e di molti musulmani figli di Abramo, non posso evitare di individuare nelle Tre Fedi la diffrazione storica, colorata e meravigliosa di un'unica luce, destinata a ricongiungersi escatologicamente. E gli inquieti nella propria casa di figli di Abramo dovrebbero per prima cosa volgersi verso l'Origine o verso la Fine: laddove a Dio piacendo i figli di Abramo si riuniranno.

    Grazie, Buona Pasqua a tutti voi, Barsanufio

  5. #15
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    Una curiosità: per la Pasqua 2008, dopo oltre quarant'anni, è stata nuovamente utilizzata la mozzetta bianca.


  6. #16
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    Una notizia commuovente che ha riscaldato questa Pasqua, i miei migliori auguri al nostro nuovo fratello in Cristo.

  7. #17
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    Aggiungo qualche ulteriore considerazione alle precedenti.

    A mio personale parere, quando uno si converte al cristianesimo, vi sono tre possibilità. E quindi vi sono due atteggiamenti possibili da parte di chi può riceverlo nel cristianesimo. Anzi, quattro.

    Prima possibilità. Il convertito potrà anche formalmente far parte di una religione qualunque, ma in realtà non si è mai interessato a questioni religiose, e la presenza - spirituale, concettuale, esistenziale - di Dio non è mai esistita nella sua vita. In questo caso non è un musulmano (supponiamo) che si converte, ma un semplice agnostico che incontra Dio, e lo incontra all'interno della fede cristiana. In questo caso io non vedrei alcun problema nel riceverlo.

    Seconda possibilità. Il convertito proviene da un contesto in cui Dio è presente, ma o è collocato al di fuori dal ceppo abramitico, o è infiltrato da aspetti (faccio un po' fatica a dirlo, ma devo e quindi lo dico) demoniaci, laddove c'è bisogno di un'abiura e di un esorcismo (anche se battesimale).

    Terza possibilità. Il convertito è stato un praticante convinto di una fede religiosa con radici tradizionali e abramitiche evidenti (come quella islamica). Questa posizione suscita qualche problema e perplessità in più (per le quali rinvio non al mio post precedente, ma alle dichiarazioni equilibrate e limpide dell'Imam Yahya Pallavicini, rintracciabili su qualunque sito di informazione, tipo Corriere o Repubblica). A mio avviso la soluzione dipende dall'atteggiamento medesimo del convertito. Perché il convertito (chiamiamolo così per dire il signor M.A.) ha balbettato le prime parole riguardo a Dio sulle ginocchia di una donna o di un nonno musulmano, che gli mormorava l'arabo dolcissimo della Sura Aprente. Bismillah ar rahmani ar rahim...così iniziava le sue preghiere. Ha poggiato la fronte sui tappeti spessi delle moschee, nella direzione della Qibla. Ora, per quanto personalmente orienterei il signor M.A. a pensare alla radice originaria e al fiore escatologico (onde riconoscere Gesù in esse, più che nel tronco storico) io non nego affatto che questo percorso possa condurlo a un riconoscimento più pieno della persona di Gesù, e che questo debba concludersi in una introduzione completa (anche sacramentale). In questo mi distinguo da Pallavicini, che vede nelle tre rivelazioni un vettore cronologico di sempre maggior pienezza (per cui un ebreo può convertirsi al cristianesimo ma non viceversa, e un cristiano può convertirsi all'islam ma non viceversa). Per me, l'ho detto, le Tre Fedi sono tre Rifrazioni dell'unica luce. E quindi vi sono circostanze, rare ma ci sono, in cui un passaggio orizzontale è possibile, e talora necessario. Ma l'autenticità di ciò è dimostrata precisamente dall'atteggiamento che il convertito tiene nei confronti della cornice religiosa da cui prende congedo. Questo atteggiamento deve essere di gratitudine, perché è proprio attraverso quelle parole, quei gesti, quei concetti, che lui è arrivato alla pienezza di Cristo.
    Ora, si dà il triste caso che il signor M.A. non abbia alcuna gratitudine per la fede che lascia, e anzi la ingiuria pubblicamente con argomenti del tutto infondati. Non che non sia comprensibile, per uno che viene minacciato di morte e che deve girare con la scorta armata. Però...

    Ecco: a questo punto emerge l'importanza del come. Il signor M.A. viene ricevuto nella fede dal Sommo Pontefice, nel corso della più solenne delle celebrazioni solenni, con centinaia di telecamere e miliardi di occhi puntati. In questo caso era assolutamente necessario che il signor M.A., nel ricevere la pienezza della fede, manifestasse parole intense e affettuose di congedo nel confronti della fede di sua padre, di sua madre, e di altri centinaia di milioni di persone. Proprio perché - come scrive oggi Ferrara - è stato battezzato sulla vecchia tolda della nave di Pietro dal Capitano stesso, queste parole di affetto e di tenerezza erano auspicabili e necessarie.

    Invece no. Le parole sono state altre. La possibilità del manifestarsi di un segno preziosissimo è stata mancata. Oggi, leggendo la mazzetta virtuale dei giornali, vedo che sono i politici della Lega e gli organi di stampa simpatizzanti a dare maggior risalto a quel gesto.
    Quindi - a parer mio - o è stato preparato non benissimo, oppure il Capitano è d'accordo con lui. Non sia mai che io critichi il Sommo Pontefice. Devo quindi dedurre che la sua preparazione non è stata troppo curata.

    Grazie, Barsanufio

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Serendipity Visualizza Messaggio
    Una curiosità: per la Pasqua 2008, dopo oltre quarant'anni, è stata nuovamente utilizzata la mozzetta bianca.

    Un altro punto a favore del Santo Padre

  9. #19
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    Predefinito dissentire dal mio fraterno amico Barsanufio è esperienza esistenziale non da poco

    …dissentire –seppur in parte(che è certamente minima ma potrebbe essere essenziale ) dal mio caro e fraterno amico Barsanufio è esperienza esistenziale non da poco..Ma ovviamente va fatta ..Io sono uno dei tanti che ha salutato con gioia e con lode al Signore la conversione di Magdi Allam a Gesù Cristo,nella pienezza-appunto-della sua identità per come essa è vissuta e proclamata dai cristiani (almeno quelli che fanno riferimento comunque ai Padri dell’Una ed Indivisa) e all’interno della tenda ecclesiale romano-cattolica(che secondo la mia opinione e la mia scelta non è –e lo dico con rispetto ed affetto-il pleroma dell’Una ed Indivisa

    Le riflessioni di Barsanufio colgono aspetti significativi e cruciali dell’intera vicenda e alla luce delle sue considerazioni ho riletto la lettera di Magdi Allam sul corriere della sera e faccio mie le conclusioni finali del mio fraterno amico

    Non sia mai che io critichi il Sommo Pontefice. Devo quindi dedurre che la sua preparazione non è stata troppo curata.
    Ma la questione del mio dissentire(e confermo quanto coraggio abbia l’attuale Vescovo di Roma Antica nel continuare e nel proseguire un preciso orientamento…Tutto gli si può dire ma non che sia un muro di gomma che accoglie e fa rimbalzare e tutto e il suo contrario) non sta nell’episodio in sé e nella giusta diversità di codici che Barsanufio ha utilizzato nella sua lettura ed è vero .....quando si lascia una tenda per un’altra bisogna sempre –con verità e sincerità di cuore- dar lode e ringraziamento alla tenda lasciata proprio perché essa ci ha preparato all’incontro con la nuova in termini di “agnitio” e di “ritrovamento”

    Il mio dissentire si scandisce con una serie di quesiti spirituali(Barsa sa che non sono teologo e che –forse in modo inopinato- non sopporto i teologi )che con timore e tremore io pongo alla sua attenzione

    1-L’imam Pallavicini ha anche dichiarato –se non ricordo male- che di già e di per sé l’islàm presenta e vive l’esperienza di Gesù (non il Cristo)ovviamente all’interno della sua specifica lettura che Barsa ha indicato mostrandone anche dissenso ..Ma mi chiedo e lo chiedo spiritualmente ed esistenzialmente…Il ritrovare Gesù nella pienezza e quindi Gesù Cristo e quindi il Teantropo,il Figlio di Dio coessenziale al Padre e allo Spirito nel mistero di Dio tre volte santo e tri-uno non è una rottura,un superamento, appunto la pienezza e quindi l’abbandono dell’orizzonte nestoriano( che in soldoni l’imam ha proposto) implica esistenzialmente e spiritualmente l’assoluta non continuità? Oppure-ed allora l’imam avrebbe metodologicamente ragione- siamo solo sul piano del kerigma razionalizzato e temporizzato e non dei fatti né degli eventi ed allora e quindi sul piano della cronologia kerigmatica l’islam sarebbe esso ed esso solo inveramento e superamento? Barsanufio sa bene quanto io viva e creda nell’assoluta immotivata gratuità autoerferenziale dello statuto esistenziale ma anche epistemologico della confessione di fede che io equiparo alla grazia e alla leggiadria della danza e quindi ogni scelta di libertà religiosa e di relativa scelta non può che provocare amarezza e tragedia nella tenda lasciata e faziosa gioia nella tenda in cui si entra e magari nelle tende sorelle in litigio di quest’ultima


    2- la categoria abramitica devo confessare che faziosamente mi sta da un po’ di tempo alquanto stretta (esistenzialmente parlando…) Certo trova ampio risalto ed ampia totalità di vita spirituale proprio dentro la stessa esperienza apostolica della Chiesa Una ed Indivisa..Ma da un po’ di tempo (in modo certo confuso) mi sento più erede non tanto di Abramo quanto di qualsivoglia famiglia gentile e pagana che Paolo apostolo convertì a Gesù Cristo nel suo primo viaggio in Occidente sbarcando a Siracusa …Ecco mi sento più erede di una rottura che di una continuità…..Intuisco confusamente che quella continuità che certamente c’è , stata però crocifissa sulla croce e definitivamente posta in luce(e quindi archiviata) dalla Resurrezione…tutto qui…


    Grazie
    Padre Giovanni

  10. #20
    Ut unum sint!
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    Citazione Originariamente Scritto da giovannipresbit Visualizza Messaggio


    2- la categoria abramitica devo confessare che faziosamente mi sta da un po’ di tempo alquanto stretta (esistenzialmente parlando…) Certo trova ampio risalto ed ampia totalità di vita spirituale proprio dentro la stessa esperienza apostolica della Chiesa Una ed Indivisa..Ma da un po’ di tempo (in modo certo confuso) mi sento più erede non tanto di Abramo quanto di qualsivoglia famiglia gentile e pagana che Paolo apostolo convertì a Gesù Cristo nel suo primo viaggio in Occidente sbarcando a Siracusa …Ecco mi sento più erede di una rottura che di una continuità…..Intuisco confusamente che quella continuità che certamente c’è , stata però crocifissa sulla croce e definitivamente posta in luce(e quindi archiviata) dalla Resurrezione…tutto qui…


    Grazie
    Padre Giovanni
    santa famiglio quella, caro P.Giovanni, da cui ti senti il discendente, che abbracciando Cristo e la nuova Alleanza diventò "figlia di Abramo" non in senso genealogico quanto teologico. Non hanno molta importanza le etnie nel cristianesimo. L'etnia ha importanza nell'antico testamento ma dopo la pentecoste il messaggio è divenuto "cattolico". Quindi sei sì discendente di una rottura ma in piena continuità questa rottura, coi disegni dell'Altissimo.
    Le etnie, così care in oriente, non contano poi molto.
    UT UNUM SINT!

 

 
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