User Tag List

Pagina 5 di 5 PrimaPrima ... 45
Risultati da 41 a 50 di 50
  1. #41
    Registered User
    Data Registrazione
    22 Nov 2005
    Messaggi
    499
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    diciamo che Dio permette il male perchè sa sempre trarre dal male un Bene maggiore!
    Ma lo considera un male, appunto. Mentre Messori sembra quasi insinuare che la religione islamica non sia in fondo un male.

  2. #42
    Becero Reazionario
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Königreich beider Sizilien
    Messaggi
    18,031
     Likes dati
    33
     Like avuti
    90
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    in effetti si è espresso male... avrebbe dovuto dire che pur essendo l'albero cattivo ha prodotto, a volte, frutti buoni, invece ha detto il contrario...

    ma avendo letto parecchi suoi libri credo sia probabile che intendesse dire ciò che ho scritto sopra... (spero)

  3. #43
    Amore vince la morte
    Data Registrazione
    22 Sep 2006
    Località
    In prossimità, desidero, del Santo dei santi
    Messaggi
    6,292
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    Però Aug, chi lo dice che se parlasse di Gesù dovrebbe farlo necessariamente in salsa buonista? La frase che tu hai riportato in grassetto è importante, ma questa (giusta) battaglia potrebbe solo essere "migliorata" da una testimonianza anche verbale della Fede in Cristo...
    Il problema non è che qualcuno accusi Allam di sbagliare quando dice di volrsi battere per permettere le conversioni dall'Islam al cattolicesimo, il problema è che questa battaglia sembra essere solo un fatto "sociologico"... L'islam è cattivo perchè non è moderato, il cattolicesimo è meglio perchè è più "tranquillo", perchè è la base della civiltà, dei valori democratici etc etc... insomma un cristianesimo alla "non possiamo non dirci cristiani"...
    Sembra che Allam sia passato dall'Islam al Cattolicesimo, come si cambia partito politico, passando da quello più estremista ad un altro più "governativo"...
    ma una dimensione di Fede c'è in questa conversione o si tratta solo di uno schierarsi "politicamente"?
    I mussulmani si devono convertire perchè l'islam è (ammesso e non concesso) terrorista ed il cattolicesimo democratico, oppure perchè la Salvezza è Cristo??? E se l'Islam fosse stato per davvero moderato? sembrerebbe di capire che - per Allam - in quelcaso non ci sarebbe stato bisogno di battezzarsi! Invece cè bisogno!!! Anche i pacifici bonzi ne hanno bisogno, anche i santoni indiani ne hanno bisogno!!! Non ne hanno bisogno solo gli estremisti ed i terroristi!!!

    Queste domande mi sembrano legittime, e non credo che affrontare l'argomento intacchi quelle altre considerazioni...
    Miei complimenti codino.

    Quasi tutte queste tue riflessioni penso di poterle condividere.

    Devo però dire che mi suscita una strana sensazione la consapevolezza che condivido queste tue convinzioni, eppure so che sei un gran gran estimatore di Blondet, che con tutta la buona volontà non posso proprio sentirlo vicino alla mia sensibilità spirituale e religiosa.

    Che strano....misteri dello spirito.


    Stammi bene

  4. #44
    Amore vince la morte
    Data Registrazione
    22 Sep 2006
    Località
    In prossimità, desidero, del Santo dei santi
    Messaggi
    6,292
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    Appena battezzato, e già Papa
    Da padre Lombardi, capo della sala stampa vaticana, a Bendetto XVI, l’impoliticità, la mancanza di attenzione ad un giornalismo galoppante al livello internazionale, sono causa di gesti ingenui quando non sono «pericolosi». Albert Speer, altro tedesco «impolitico», disubbidì ad Hitler nell’ora finale; speriamo avvenga anche per questa Chiesa piena di «attenzioni e paure».
    Maurizio Blondet
    29 marzo 2008


    Avrei voluto chiudere il mio ultimo pezzullo su Magdi Allam con una (facile) profezia: questa «conversione» creerà molti imbarazzi alla Chiesa, costerà e molte figuracce. La facile profezia m’è rimasta nella penna; ed ora devo dolermi perché s’è avverata prima ancora che l’avessi scritta.

    Padre Lombardi, capo della sala stampa vaticana (come si sente la mancanza di Navarro Valls!) ha dovuto precisare: «Naturalmente ogni credente è libero di conservare le proprie idee su una vastissima gamma di questioni e di problemi in cui vi è fra i cristiani un legittimo pluralismo. Accogliere nella Chiesa un nuovo credente non significa evidentemente sposarne tutte le idee e le posizioni, in particolare su temi politici o sociali. Magdi Cristiano Allam ha diritto di esprimere le proprie idee, che rimangono idee personali, senza evidentemente diventare in alcun modo espressione ufficiale delle posizioni del Papa o della Santa Sede».

    Ma sì. Perché l’abbiamo visto tutti il nostro Magdi Cristiano, intento allo sfruttamento intensivo della sua pubblica conversione: non c’è né giornale, né settimanale, né TV anche secondaria dove non sia andato a dire la sua sul perché il Papa lo ha battezzato così clamorosamente e pubblicamente.

    E veniamo informati che Allam «ha già messo in tasca un pingue contratto la casa editrice RCS per un libro sulla conversione, che sarà venduto in tutto il mondo». Non c’è male, per uno che oltre al superstipendio di «direttore ad personam» al Corriere, si becca un sacco di quattrini da Mediaset per non so quale «consulenza».

    Non credo ci sia mai stato nella storia un battesimo così redditizio; è accaduto, accade anche oggi, che una conversione frutti persecuzioni, martirio e morte; soldi e gloria mediatica, che io sappia, mai. Il bello è che più i media erano laicisti, più si rallegravano della conversione: ed anche questo è strano, o almeno insolito.

    Nelle sue infinite comparsate in TV il neo-convertito già dava consigli alla Chiesa su come trattare con l’Islam. Appena battezzato, e già Papa. O almeno, suo interprete autentico. O padre della Chiesa, chissà. D’altra parte, si sarà sentito autorizzato a farlo. Dopotutto, un atto così pubblico come il battesimo-Comunione-Cresima dell’ex (forse) musulmano doveva pur aver avuto un significato. Quale?

    Padre Lombardi, che rispondeva al professor Nayef, ad uno dei 138 saggi islamici che hanno fatto il primo passo verso il dialogo, e che evidentemente dava un significato ostile a tale pubblicità, parla di «malinteso». E’ il secondo malinteso, dopo quello di Ratisbona. Su quello, padre Lombardi dice: «Le spiegazioni sulla sua corretta interpretazione nelle intenzioni del Papa sono state date da tempo e non vi è motivo di rimetterle in questione».

    Povero padre Lombardi: a «rimette in questione» le interpretazioni tranquillizzanti sul discorso di Ratisbona non è stato il musulmano Nayef; è stato il battesimo pubblico e plateale del ricchissimo Magdi, reso ancor più ricco dalla conversione. Ratisbona poteva ancora essere interpretata come un discorso d’alta cultura.

    Ma l’evento Magdi non ha quel livello: ha, ohimè, quello del rotocalco, della «prima serata», del «dibattito» da Gad Lerner e Maurizio Costanzo, dell’instant-book già pronto prima del fonte battesimale, dove il convertito racconta la sua conversione, e che «sarà venduto in tutto il mondo». Forse in Vaticano non hanno bene chiaro l’uso dei media nel mondo post-moderno, non sembrano distinguere bene la differenza tra «Civiltà Cattolica» ed «Eva Express». O c’è chi fa a non capire.

    Lo dico per tentare una risposta ad una lettrice che, dopo aver espresso tutto il suo disgusto per come abbiamo trattato Allam, dice cadendo dalle nuvole: «Che male c’è nella conversione di ebrei, musulmani, buddhisti al cattolicesimo... non ce ne si dovrebbe invece rallegrare? Cos’è questa improvvisa paura? I martiri ne ebbero? Nostro Signore ne ebbe? Si fece crocifiggere, e gli altri sbranare dalle belve o accendere come torce e noi oggi nel 2008 a dire: no, non si deve se non in segreto?! Io mi scandalizzo di un cattolicesimo che voglia tornare nel silenzio. E purtroppo lei, come Messori e altri, lo propugna». Qualche precisazione sulla «paura».

    Una certa «paura», o forse estrema prudenza, sembra ispirare il Vaticano in altre occasioni. Per esempio, tratta coi guanti il regime di Pechino, perché pensa alle condizioni in cui vivono i cristiani di laggiù. Non ha mai pubblicizzato le conversioni di ebrei in Israele (e sono numerosi, più di quanto si creda), per non offendere il regime sionista, con cui ha delicate questioni aperte di tipo edilizio. Nel mondo islamico, ci è stato sempre ripetuto che i convertiti di laggiù corrono pericolo di morte, che debbono cambiare Paese, nascondersi. Il che è vero.

    Insomma in tutte le altre occasioni, il Vaticano cerca di evitare che i cristiani di Paesi dove sono minoranze malviste vengano bruciati come torce, incarcerati e sbranati. Ha fatto di tutto per non rendere più difficile la vita difficilissima delle comunità cristiane nei Paesi islamici. Adesso, solo adesso, si cambia politica. Si compie un atto ostentato in mondovisione, che qualunque musulmano può intendere come provocazione, che lo confermerà nella sua idea che i cristiani facciano proselitismo, e che certo metterà in pericolo cristiani, preti e missionari.

    Quanto all’osservazione della lettrice sul fatto che io o Messori propugneremmo una chiesa del silenzio, la lettrice, evidentemente giovane, non sa quello che dice. «Chiesa del silenzio» furono chiamati i cristiani nell’Est comunista, tragicamente perseguitati; e a ridurli al silenzio fu, dopo Pio XII, il Vaticano, impegnato in una Ostpolitik che Messori non ha mai mancato di criticare, ispirata nemmeno tanto da paura o prudenza, ma dalla convinzione - in tanti prelati, anche in un paio di Papi - che il comunismo avrebbe avuto un futuro, che con esso avremmo dovuto convivere nei secoli, o peggio, che c’era nel comunismo un seme cristiano, la famosa «solidarietà», l’attenzione «ai poveri».

    Karol Wojtyla, che il comunismo lo conosceva, ebbe il merito di sfidare quel silenzio, e il comunismo crollò. Voglio dire: giornalisti cristiani che hanno vissuto abbastanza a lungo, come Messori (ed io nel mio piccolo) parlano per esperienza. Hanno già visto errori fatali di valutazione compiuti da benintenzionati Pontefici. Non so dove Messori abbia «propugnato una chiesa che torni nel silenzio»; penso che si contenterebbe di una Chiesa meno televisiva, meno da talk-show. Più pudica dell’intimità di una conversione personale, specie se la persona convertita ha una posizione pubblica e pubblicitaria come il ricchissimo Magdi.

    Io penso, francamente, che Benedetto XVI commetta verso l’Islam un qualche errore di valutazione, un po’ come Giovanni XXIII ne commise verso il comunismo, al punto da svalutare Fatima (e il suo messaggio anticomunista) e tacitare come «profeti di sventura» coloro che vedevano in quello una manifestazione anticristica. E perché una persona degna e santa, colta e fine, può commettere un simile errore?

    Io credo che il discrimine sia l’interpretazione dell’11 settembre. Se uno crede alla versione ufficiale - ossia che l’enorme attentato sia stato commesso da musulmani - è ovvio che veda nell’Islam un potere anticristico, minaccioso per il mondo. Naturalmente se, come credo si possa dimostrare con dati di fatto, si giunge alla conclusione che l’attentato sia un «false flag» tecnicamente molto sofisticato, messo in atto da circoli americani ed ebreo-americani, la conclusione ha da essere opposta: l’incarnazione dell’Anticristo nei nostri tempi è quel gruppo di potere che chiamiamo «neocon», composto quasi esclusivamente di ebrei che manipolano la forza armata americana per le guerre che vediamo infuriare - ormai da cinque anni - in Afghanistan ed Iraq.

    Ovviamente, il Papa crede alla versione ufficiale. In perfetta buona fede. Perché è un appartato filosofo e teologo, che nemmeno può immaginare quel nero mondo dei servizi, né le centrali intellettuali dei neocon, dall’American Enterprise, al Project for a New American Century, fino al Jewish Institute of national security Affairs, dove stanno a fianco a fianco gli esponenti del potere militare americano e i militanti della lobby.

    Non sa nulla, beato lui, del modus operandi delle centrali di spionaggio, delle loro capacità di provocazione, di strategie della tensione freddamente deliberate con morti e feriti messi in conto; la stessa espressione «false flag», tratta dal gergo delle spie, gli è certamente ignota.

    Per sapere questo genere di cose, bisogna aver viaggiato, avere uso di mondo, essere giornalisti d’esperienza (personalmente ho assistito a «false flag» e strategie della tensione qui, in Italia), e un Papa non lo è, oppure uno come Giovanni Paolo II, che aveva visto da dentro quello di cui un certo mondo è capace e l’aveva combattuto. Penso che Ratzinger abbia altri motivi per credere alla versione ufficiale, in quanto intellettuale tedesco.

    Un tipo umano in cui la profondità insuperabile è ottenuta grazie ad una grande concentrazione e specializzazione in un precipuo campo di studi, e per cui altre conoscenze sono «distrazione». Un tipo umano altamente impolitico, ossia poco interessato ai giochi del potere, specie se sporchi. Per un tedesco, politica è «l’ordine di Stato», una specie di campo neutro, non un luogo di lotta e bassifondi morali.

    Questo elemento del carattere tedesco l’ha colto a fondo Thomas Mann (in «Considerazioni di un impolitico», appunto), a cui rimando. Per conto mio darò un esempio-limite: Albert Speer.



    Grande personalità, architetto di Hitler, il quale poi lo mise a capo della logistica bellica dove fece miracoli: ebbene, nelle sue memorie, Speer dice che lui, di politica, non s’interessava. Ha potuto essere una colonna del Reich, senza rendersi conto di «far politica»: per lui, era soltanto collaborare all’ordine di Stato, alla patria. Ancora al processo di Norimberga, dove non si giustificò, disse: «Se Hitler avesse potuto aver amici, io potrei dirmi suo amico».

    Capisco che l’esempio può suonare peggio che irriverente. Ma l’intenzione è tutt’altra. Posso capire con simpatia che Benedetto XVI, se legge qualche giornale italiano, legga «Il Foglio»: ha ragione, perché gli altri giornali sono o beceri o sornionamente nulli e pieni di luoghi comuni e idee vecchie ridotte al minimo. Conosco molti cristiani colti che leggono «Il Foglio» per gli stessi motivi.

    E non sanno di leggere un foglio neocon, ispirato alla ideologia talmudica di Leo Strauss: la religione è la bella illusione da servire al popolo, per indurlo alla guerra perpetua, la sola e definitiva realtà, nota soltanto agli eletti, agli gnostici.
    E se glielo si dicesse, Ratzinger non ci crederebbe: un intellettuale tedesco non può associare la Kultur con l’idea di doppia-verità, né la cultura (quella di Strauss lo era, nutrita di Nietzsche e di Maimonide) come fermento di azione politica nefanda. Si vergognerebbe solo a dubitarne.

    Dovrebbe leggere un teologo di nome David Ray Griffin, che ha scritto libri dove dimostra che l’11 settembre è stato un «false flag», ma non lo farà: un teologo che si occupa di «politica» è, per un filosofo tedesco, un dilettante in uno dei due campi, o forse in tutt’e due. Per di più, Griffin è americano… Dunque per Benedetto l’11 settembre l’ha fatto bin Laden. E il mondo è affollato di terroristi islamici che Bush combatte magari malamente, ma degnamente. Ferrara invece è contro l’aborto (e lo é, sinceramente), Magdi Allam vede giusto… solo non diciamolo troppo.

    Ma poi scappano i «malintesi». Anche Speer servì il Reich con tutte le sue notevoli energie, per un malinteso. Sappiamo che ad un certo punto dovette intuire: disobbedì a un solo ordine del Fuehrer, quello che ordinava di distruggere Berlino con tutti i suoi superstiti abitanti. Dunque c’è sempre speranza.


    Copyright © - EFFEDIEFFE - all rights reserved.
    Link a questo articolo : http://www.effedieffe.com/content/view/2679/174/
    Commenti
    Dico una semplice e breve cosa.

    Pensare che Benedetto XVI non conosca e non capisca i pericoli del pensiero 'neocon' (o'teocon' in versione cristianizzata), è sottovalutare - a mio parere - la brillante intelligenza del teologo e intellettuale (tedesco certo), di Joseph Ratzinger.
    Io inviterei sia sig.Blondet sia i suoi estimatori a non farlo. Perché in tal modo, più che mettere in questione il grado di acutezza (o profondità), dell'intelligenza del nostro Pontefice, mostrano in pieno i contorni della propria.

    Leggo Griffin, leggo Ferrara, leggo Blondet leggo pure Allam, eppure sono tuttora convinto che in fatto di intelligenza e di capacità di una visione corretta del reale, il teologo e l'intellettuale Ratzinger, nostro attuale papa, lì supera abbondantemente tutti quanti.

    Oh...se non ci credete non posso farci niente, fidatevi sulla parola.
    Quell'uomo è davvero l'uomo giusto, al posto giusto, e soprattutto nel momento giusto.
    Non è una questione di mera speranza, come dice ironicamente sig.Blondet: "c'è sempre speranza". No, è qualcosa di molto di più. Più solido e più concreto.

    Non so quanto ne siano consapevoli gli 'animi effedieffe'. Temo non abbastanza.

  5. #45
    Registered User
    Data Registrazione
    22 Nov 2005
    Messaggi
    499
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    in effetti si è espresso male... avrebbe dovuto dire che pur essendo l'albero cattivo ha prodotto, a volte, frutti buoni, invece ha detto il contrario...

    ma avendo letto parecchi suoi libri credo sia probabile che intendesse dire ciò che ho scritto sopra... (spero)
    Purtroppo dubito...
    Ho letto anch'io Messori ed è uno scrittore che, in generale, stimo molto. Anche lui ora dà i numeri... Che tempi di smarrimento i nostri...

  6. #46
    Becero Reazionario
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Königreich beider Sizilien
    Messaggi
    18,031
     Likes dati
    33
     Like avuti
    90
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da pfjodor Visualizza Messaggio
    Miei complimenti codino.

    Quasi tutte queste tue riflessioni penso di poterle condividere.

    Devo però dire che mi suscita una strana sensazione la consapevolezza che condivido queste tue convinzioni, eppure so che sei un gran gran estimatore di Blondet, che con tutta la buona volontà non posso proprio sentirlo vicino alla mia sensibilità spirituale e religiosa.

    Che strano....misteri dello spirito.


    Stammi bene
    ERO un grande estimatore di Blondet, adesso lo leggo con interesse...

    diceva Nietzsche che non si ripaga bene un maestro se si resta sempre allievi...



    ps. grazie dei complimenti!!!

  7. #47
    Amore vince la morte
    Data Registrazione
    22 Sep 2006
    Località
    In prossimità, desidero, del Santo dei santi
    Messaggi
    6,292
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    ERO un grande estimatore di Blondet, adesso lo leggo con interesse...

    diceva Nietzsche che non si ripaga bene un maestro se si resta sempre allievi...



    ps. grazie dei complimenti!!!



    allora quei 'misteri dello spirito' stanno facendosi più chiari.

  8. #48
    Becero Reazionario
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Königreich beider Sizilien
    Messaggi
    18,031
     Likes dati
    33
     Like avuti
    90
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    articolo di Blondet
    Citazione Originariamente Scritto da codino Visualizza Messaggio
    [...]
    E veniamo informati che Allam «ha già messo in tasca un pingue contratto la casa editrice RCS per un libro sulla conversione, che sarà venduto in tutto il mondo». Non c’è male, per uno che oltre al superstipendio di «direttore ad personam» al Corriere, si becca un sacco di quattrini da Mediaset per non so quale «consulenza».

    Non credo ci sia mai stato nella storia un battesimo così redditizio; è accaduto, accade anche oggi, che una conversione frutti persecuzioni, martirio e morte; soldi e gloria mediatica, che io sappia, mai.
    [...]
    La conversione di Magdi Allam, dall'infanzia in Egitto al rito in San Pietro
    Una vita per diventare cristiano
    Il giornalista racconta in un saggio autobiografico le ore decisive che hanno segnato la conquista della nuova fede

    di MAGDI CRISTIANO ALLAM

    È stato il giorno più bello della mia vita. Ricevere il dono della fede cristiana nella ricorrenza della Risurrezione di Cristo per mano del Santo Padre è un privilegio ineguagliabile e un bene inestimabile. Per me, all'età di quasi 56 anni, è un fatto storico, unico e indimenticabile, che segna una svolta radicale e definitiva rispetto al passato. Nella notte del 22 marzo 2008, ricorrenza della Veglia Pasquale, durante la solenne liturgia celebrata nella magnificenza della Basilica di San Pietro, culla della cattolicità, sono rinato in Cristo. Dopo un lunghissimo travaglio vissuto da musulmano per un'eredità acquisita dai genitori e con una storia personale di dubbi, lacerazioni e tormenti, si è accesa in me per volontà divina e per scelta responsabile la luce della vera fede cristiana. La metamorfosi spirituale si è compiuta, a partire dalle 21, nel corso di tre ore che mi sono parse interminabili, trascorse con un'emozione incontrollabile, tradita esteriormente dai nervi a fior di pelle, per la radicalità del processo esistenziale che si stava realizzando dentro di me e, in parte lo ammetto, per il freddo che ha preso il sopravvento su di me e mi ha accompagnato sin dall'inizio della grandiosa cerimonia nell'atrio della Basilica, accompagnato dalla pioggia e da una temperatura rigida.

    Dentro la Basilica le luci erano spente. Io mi trovavo all'esterno, insieme ad altri sei catecumeni, adulti in attesa di ricevere i sacramenti d'iniziazione cristiana, seduto nella parte del sagrato più esposta al vento. E proprio in quel freddo umido, che abitualmente mi rende un po' agitato e mi impone una maggiore concentrazione per ascoltare, riflettere, valutare ed elaborare i concetti, ho cominciato a rivivere il film della mia vita interiore. Mezzo secolo da ripercorrere a ritroso fotogramma dopo fotogramma, sezionati con il bisturi talvolta impietoso e talaltra misericordioso della religione, con la debita calma per avere l'ultimissima riconferma inconscia di una decisione già assunta consciamente e, al tempo stesso, con la fretta necessaria a ricomporre la cornice complessiva della mia esistenza in un quadro armonioso in grado di accogliere felicemente l'immagine dell'Evento lungamente atteso e ormai sul punto di realizzarsi, rileggendo e reinterpretando il passato e ridefinendo e rivoluzionando il futuro. (...) Dall'atrio Benedetto XVI ha guidato la processione dirigendosi verso l'altare, dopo che il diacono cantando per la terza volta il Lumen Christi ha fatto risplendere le luci della Basilica.

    È iniziata così la fase decisiva della mia conversione al cristianesimo, a cui ero evidentemente chiamato dalla grazia divina che mi aveva accompagnato sin dalla più tenera età, facendomi incorrere in una serie di "casi" rivelatisi tutt'altro che fortuiti, che in realtà celano la volontà del Signore che discretamente ci viene incontro pur senza farci rilevare la sua presenza. Attraversando lentamente la navata centrale in coda al corteo, ho rievocato in un momento il fatto saliente da cui prese origine un percorso di spiritualità interiore che, a partire dall'età di quattro anni, sfocerà oltre mezzo secolo dopo nella conversione in Cristo. Era il settembre del 1956. Ho ancora fisso nella mente il giorno in cui iniziò il mio lungo travaglio con un pianto fragoroso quando mia madre Safeya, aiutata e persuasa dalla famiglia presso cui lavorava, i Caccia, facoltosi imprenditori tessili italiani residenti da generazioni al Cairo, la mia città natale, mi consegnò nelle mani di suor Lavinia, che mi infilò sotto la sua veste affinché non assistessi alla partenza della mamma, affidandomi così all'educazione e all'affetto delle religiose comboniane devote a San Giuseppe. Successivamente, dalla quinta elementare fino all'ultimo anno della maturità scientifica studiai presso i salesiani dell'Istituto Don Bosco.

    Per 14 anni ho vissuto da interno in collegio nelle scuole gestite da religiosi italiani cattolici (...) Ho potuto toccare con mano la realtà di donne e uomini che avevano scelto di votare la loro vita a Dio in seno alla Chiesa servendo il prossimo, indipendentemente dalla sua religione e nazionalità, e che testimoniavano la loro fede cristiana tramite opere volte alla realizzazione del bene comune e dell'interesse della collettività. Lì cominciai a leggere con interesse e partecipazione la Bibbia e i Vangeli rimanendo particolarmente affascinato dalla figura umana e divina di Gesù. Ebbi modo di frequentare la chiesa di San Giuseppe situata di fronte alla scuola delle suore comboniane, e quella di Don Bosco interna all'Istituto salesiano. Di tanto in tanto assistetti alla santa messa e una volta capitò che mi avvicinai all'altare e ricevetti la comunione. Fu un gesto che, da un punto di vista religioso, non aveva significato dal momento che non ero battezzato ma evidentemente segnalava la mia attrazione per il cristianesimo e la mia voglia di sentirmi parte della comunità cattolica. (...) La mia conversione non è stata affatto né un colpo di fulmine conseguente a un evento traumatico gioioso o triste che sia, così come non è stata per nulla una mera adesione razionale scaturita dalle letture dei testi sacri o dal confronto puramente intellettuale con chi è a favore o chi è contrario alla fede cattolica.

    È stata invece il frutto maturo di un lungo percorso di vita vissuta, fatta di studio e di conoscenza diretta delle fonti del sapere ma, soprattutto, di esperienze di incontro con l'altro che hanno coinvolto tutto me stesso, sedimentando pian piano nel mio animo e nella mia mente strati sempre più consistenti di adesione spirituale e razionale all'amore e alla fede in Gesù. (...) Infine è giunto il momento decisivo del Battesimo. Stavo rinascendo in Cristo, mi apprestavo a fare i primi passi da autentico cristiano. Mi sono alzato e diretto al fonte battesimale, accompagnato dal padrino. Per la prima volta mi sono trovato davanti a Benedetto XVI. Ero consapevole che proprio in quell'attimo si stava realizzando il destino che la grazia divina mi aveva assegnato 56 anni prima, sin dalla mia nascita. Mi sono inchinato con il rispetto e l'umiltà del fedele che crede nel primato religioso del Papa, quale vicario di Cristo in terra. Mi sono avvicinato al fonte, ho abbassato il capo e Benedetto XVI mi ha fatto colare sulla testa l'acqua benedetta: «Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo». (...)

    La fase immediatamente precedente e il momento stesso del mio battesimo li ho vissuti come un'autentica liberazione. Per 56 anni ho percepito me stesso come musulmano e, tutt'attorno a me, gli altri mi hanno individuato come un musulmano. A 56 anni sono rinato da cristiano azzerando l'identità islamica che ho consapevolmente e volutamente rinnegato. Dentro e fuori di me tutto cambierà. Nulla sarà più come prima. Per chi, come me, considera la fede religiosa e la sfera dei valori assoluti, universali e trascendenti come il fondamento della vita, del pensiero e dell'azione, l'adesione al cristianesimo si traduce in un cambiamento radicale dell'insieme della personalità e dell'esistenza. Certamente ci vorrà del tempo affinché questa adesione alla fede in Gesù sia sempre più piena e partecipe. Mi sento come un bambino che sta sperimentando i primi passi della sua nuova vita cristiana. Ma la voglia di camminare e di correre da cristiano è tanta! Grazie Gesù.

    Dal libro di Magdi Cristiano Allam «Grazie Gesù. La mia conversione dall'islam al cattolicesimo» (Mondadori, pagine 204, e 18), pubblichiamo alcuni brani dal primo capitolo, «Il mio battesimo». Il libro sarà disponibile nelle librerie a partire dal 9 maggio e l'autore lo presenterà alla Fiera del libro di Torino domenica 11 maggio, nella Sala dei 500, alle 15.30

    Corriere 06.05.08

  9. #49
    Becero Reazionario
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Königreich beider Sizilien
    Messaggi
    18,031
     Likes dati
    33
     Like avuti
    90
    Mentioned
    2 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Blondet si era sbagliato... l'accordo non era con RCS ma con Mondadori!!!



  10. #50
    Forumista junior
    Data Registrazione
    22 Nov 2007
    Messaggi
    8
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Non ero a conoscenza del progetto editoriale quando ho visto questa mattina il volume “Grazie Gesù!” in libreria; che tristezza, che sconforto!

    A quando la fiction?

 

 
Pagina 5 di 5 PrimaPrima ... 45

Discussioni Simili

  1. Risposte: 166
    Ultimo Messaggio: 30-03-13, 20:25
  2. Quanto ci costa la scorta di Magdi "Cristiano" Allam?
    Di Dario nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 45
    Ultimo Messaggio: 16-01-09, 16:30
  3. Risposte: 8
    Ultimo Messaggio: 02-12-08, 23:42
  4. Cosa pensate della conversione di magdi "cristiano" allam?
    Di albertsturm nel forum Destra Radicale
    Risposte: 28
    Ultimo Messaggio: 08-08-08, 17:48
  5. Magdi Cristiano Allam
    Di Outis nel forum Comunismo e Comunità
    Risposte: 25
    Ultimo Messaggio: 27-03-08, 18:36

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito