Originariamente Scritto da
autonomista
1) l'ultima volta che ci ho parlato mi spiegava che il concetto di europa è contrario al federalismo mettendo insieme capra e cavoli... però è simpatico dai.
Concordo con Bassani, molto probabilmente per motivi diversi dai suoi: il federalismo non c'entra niente con l'Europa che è sorta per le stesse ragioni per cui è sorta l'unità di'italia: per la massoneria e per i gruppi di interessi che ne fanno parte.
2) non capisco la questione su UNITA'-UNIONE... la prima sarebbe sinonimo di accentramento... mah... forse se la intendiamo come "indivisibilità". gli USA sono "stati-uniti" federati. ti ricordi quando si diceva "il federalismo serve a unire"... un po demagogico ma non del tutto errato.
Visto che citi Proudhon con scarsa simpatia, ti propongo di leggere queste sue osservazioni sul tema dell'Unità. L'interesse di Proudhon verso l'Italia era dovuto al fatto che da noi gli spiriti democratici propugnavano una repubblica unitaria ed indivisibile in nome di un'ancora inesistente nazionalità, che doveva essere ottenuta con ogni mezzo e ad ogni costo. Aveva affermato a più riprese la sua idea della democrazia...
che si spaccia continuamente per liberale, repubblicana, socialista, mentre il suo vero scopo è solo "l'unità". La democrazia tiene ben poco conto delle libertà individuali e del rispetto delle leggi, poiché è incapace di governare a condizioni diverse da quelle dell'unità, che non è altro che il dispotismo. (......) La democrazia è innanzitutto centralizzatrice ed unitaria, ha orrore del federalismo (.....) essa considera l'indivisione del potere come la grande molla, l'ancora di salvezza del governo...la democrazia inclina fortemente al comunismo: ed è solo attraverso il comunismo che concepisce l'uguaglianza. La democrazia ha come principio l'unità; il suo obiettivo è l'unità; il suo mezzo, l'unità; la sua legge, sempre l'unità. L'unità è per essa l'alfa e l'omega, la sua formula suprema, la sua estrema ratio. Proudhon, infatti, sapeva bene che le origini della democrazia erano da ricercarsi in una concezione unitaria dell'uguaglianza e della giustizia che sfocia nella comunanza, nell'uniformità finalizzata all'interesse preminente della collettività e non del singolo; l'idea del comunismo non era ancora istituzionalizzata.
Adesso confronta le parole di Proudhon con questa definizione di Stato basato sul "contratto" data da Luttwak: "
Il popolo non è un qualsiasi agglomerato di uomini riuniti in un modo qualsiasi, ma una riunione di gente associata per accordo nell'osservare la giustizia e per comunanza di interessi."1. Questa concezione romana è all'origine del contrattualismo per il quale lo stato è il risultato di un patto, di un "contratto" tra gli individui.
Trai le conclusioni e considerato che sei una persona intelligente dovrai ammettere che il dogma, l'assoluto dell'unità, comporta gli assoluti della indivisibilità, della sovranità POSTA SOPRA i titolari dello stato
e della rappresentanza democratica, come strumento di difesa degli assoluti dello statu quo. Per me il mondo funziona così.
3) sul "federalismo contrattuale"... ecco lo vedi che ci ho preso con proudhon! lo sapevo. beh, ti dirò... io non capisco perchè si vuole sempre aggettivare il federalismo. chiamandolo poi "contrattuale" si fa un doppio errore. federalismo deriva da foedus, dal patto, dal contratto, che bisogno c'è di aggiungere "contrattuale". è come dire un contratto contrattuale
Ti rispondo ancora una volta (non stufarti, ti prego) con una citazione di un grande sociobiologo:
"La microstruttura dell’organizzazione sociale umana si basa su perfezionate mutue valutazioni che conducono alla stipulazione di contratti.1 (E. O. Wilson, Sociobiologia: la nuova sintesi, p. 280.)
4) quanto al federalismo oggetto di biologia, di sociobiologia (
), di etologia e di antropologia tralascio ogni commento. io parlo di politica.