Se non votare servisse a diminuire gli "uomini di stato".
Non quelli che lavorano... Quelli che utilizzano i nostri soldi.
Io non voterei.
Invece voto chi ha il coraggio delle PROPRIE idee.
di "PROPRIO" nella politica italiana ed "occidentale" c'è ben poco...anzi nulla.
e accontentarsi .... come ci è stato chiesto DA SEMPRE.
e' tutta una buffonata.
www.votanessuno.splinder.com
"Qualunquista è chi vota."
L'evoluzione politica italiana ci ha portato di nuovo, in questo inizio di 2008, in campagna elettorale, dopo la pessima prova del governo Prodi, e il fallimento del "governo a progetto" Marini, avente l'obiettivo di modificare il sistema elettorale. Ricomincia quindi il circo itinerante, che in realtà non si ferma mai, della finta competizione elettorale e, questa volta, ancora più estremo (ancora più difficile siori!!!) a causa della profonda spaccatura della società fra delusi (da convincere) e fanatici feroci. Sono ormai decenni che i burattinai tentano (e riescono) di drogare l'opinione pubblica con il lavaggio del cervello sull'importanza della democrazia, che si esercita, secondo loro, soprattutto esercitando il diritto di voto. Sono anni che allo stesso tempo, in Italia ed in tutto il mondo "occidentale" (leggi americanista) la percentuale degli astenuti diventa sempre maggiore. Ormai la democrazia che si vorrebbe rappresentativa, "rappresenta" soltanto il quaranta per cento degli aventi diritto al voto. Ciò, secondo i burattinai, è causato della poca volontà di partecipazione, del qualunquismo, come ci ripetono anche gli amici militanti sconvolti da chi, per scelta consapevole, non si reca alle urne, o si dichiara comunque scontento. Dopo anni di governo Berlusconi, ed ora di governo Prodi, invece ci pare il miglior momento per far notare che c'è poco da impegnarsi per codesti personaggi e ambienti, che è dovere di ogni cittadino consapevole ed informato porsi criticamente verso un sistema avverso. Ma sia chiaro, non bisogna fare sempre il solito errore, su cui anche il sistema Italia si regge, di personalizzare e quindi far ricadere le responsabilità su singoli attori o partiti; certo che Berlusconi sia colluso con la mafia e si sia fatto leggi personali non ci sono dubbi, che Prodi lavori per banche private nemmeno, che la mafia sia in ogni Palazzo è sotto gli occhi di tutti; ma l'errore più grande che si possa fare è proprio quello di non allargare la visuale, di prendere i problemi separatamente e pensare che sia possibile riformare partecipando al gioco con questi personaggi. Prima di riformare bisogna formare! Il sistema liberal-democratico odierno è questo, credere di poterlo cambiare scegliendo in un'arena politica composta da cloni liberal-democratici, fedeli al colonizzatore statunitense, è infilare la testa sotto la sabbia. Chi da decenni ci dice che "questa volta è assolutamente necessario votare, altrimenti…" o è uno sciocco o è in malafede; ormai dovrebbe essere chiaro come questa modalità sia utile per continuare a vendere il prodotto politico odierno; in ogni competizione l'elettorato viene mobilitato contro qualcosa, mai per qualcosa; è tempo di aprire gli occhi ed accorgersi dell'inganno. Non è assolutamente una vergogna porsi al di fuori di questa sfida elettorale, anzi è un motivo di orgoglio. Fra chi, davvero disinteressato e non informato, non va a votare per ignavia, e chi va a votare perché risponde a logiche imposte dall'alto, muovendosi come un burattino nelle mani di Mangiafuoco, la differenza non esiste. Sono questi i veri qualunquisti, chi non sceglie, chi si aggrega e diventa pecora, chi non ha il coraggio di criticare; il qualunquista sei tu, che voti uno qualunque.
se (e ripeto se) andrò a votare di sicuro il mio voto nn sarà per queste persone (veltrusconi, pierferdy, berty, santadeché.. indegne anche di essere chiamate persone) ma una lista civica tipo:
http://www.iononvoto.it/