Perché circa i 3.000.000 di residenti all'estero hanno il diritto al voto, pur non pagando le tasse in Italia e non partecipando alla società italiana, mentre gli stranieri residenti in Italia non hanno diritto al voto?
Dario
Perché circa i 3.000.000 di residenti all'estero hanno il diritto al voto, pur non pagando le tasse in Italia e non partecipando alla società italiana, mentre gli stranieri residenti in Italia non hanno diritto al voto?
Dario
... forse perchè il voto è legato alla cittadinanza...?
Non è un discorso legato alla legge, ma al principio. Perché una persona che non è più residente in Italia ha diritto al voto, quando non partecipa né economicamente né moralmente al progresso del paese, mentre una che è residente e quindi vi partecipa no.
Immagina la situazione paradossale: un cittadino italiano si trasferisce a vita all'estero; dopo dieci anni (a seconda del paese) ottiene la cittadinanza del paese in cui vive e esercita due volte il diritto al voto, uno nel paese di origine e uno nel paese di residenza, per tutta la vita, mentre una persona che risiede in Italia per dieci anni non può votare chi lo governa nel paese in cui è legittimamente residente.
Dario
Bella domanda. Il diritto di voto ai residenti all'estero lo trovo una stronzata. Si potrebbero risparmiare parecchio denaro pubblico...
Il cittadino all'estero è un cittadino privilegiato, poiché ha i diritti del cittadino italiano, ma non i doveri. E ciò lo considero anche anticostituzionale, per disparità di trattamento.
Poniamo che in futuro si arrivi alla metà di cittadini residenti all'estero, questi potrebbero decidere chi governa in Italia, senza subirne le conseguenze (visti i governi italiani degli ultimi tempi). Assurdo!
Dario
Qualcuno l'ha voluto fortemente nonostante i costi perchè pensava di avere un bacino elettorale docile e fedele a cui attingere.....
Chissà chi ....
D'accordissimo, gli italiani all'estero per me non hanno diritto al voto.
Anche perchè oltre a non pagre le tasse, contribuiscono alla formazione di un parlamento che legifera per qualcun altro.
concordo, han più diritto gli stranieri residenti in italia a votare che gli italiani all'estero.
beh, l'unica soluzione sarebbe che gli italiani all'estero NON fossero più cittadini italiani e gli stranieri in Italia lo fossero.
Ma poiché la cittadinanza (e i cosiddetti diritti che ne derivano) è questione soprattutto simbolica non si può fare.
Parlate del problema come se fosse una questione razionale. Non lo è, mettetevi il cuore in pace...
Basterebbe fare una legge costituzionale per cui il cittadino italiano residente all'estero ha il diritto di voto sospeso sino al suo ritorno. Non è così impossibile. Basta abrogare l'art. 48 c.3 della Costituzione: "La legge stabilisce requisiti e modalità per l'esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l'effettività. A tal fine è istituita una circoscrizione Estero per l'elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge."
E farne uno nuovo.
Dario