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Discussione: M5* Piemonte

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    Predefinito M5* Piemonte


    Chi Siamo?

    Col passare degli anni i gruppi spontanei degli Amici di Beppe Grillo di tutta l’Italia hanno subito una grande evoluzione.

    Da bacheca di semplice raccolta del malcontento per la cattiva gestione della cosa pubblica a centro di studio e raccolta di documenti scientifici, analisi e proposte alternative. Diverse di queste proposte sono state proposte sia alla gente (come modifica degli stili di vita) che alle istituzioni con petizioni, delibere di iniziative popolari e referendum (compresi i due V-day).

    Così facendo, abbiamo potuto appurare quanto l’intera classe politica, a destra come a sinistra, sia realmente poco interessata a risolvere le problematiche reali dei cittadini, divenendo una casta autoreferenziale che usa strumentalmente la propria posizione di potere. In questo clima di scollamento tra cittadini ed istituzioni dilaga il generale disinteresse politico e hanno strada più facile le opere speculative, il malaffare, le ruberie.

    E’ necessaria quindi una presa di coscienza e di posizione chiara: o la cittadinanza si riavvicina alla politica per controllarla e si propone per amministrarla in modo partecipativo o il cambio di rotta auspicato non avverrà. Anzi. Gli enti locali, le scuole, la sanità, la cultura, i trasporti sono alle prese con tagli feroci che inducono alla svendita dei beni comuni a privati affaristi (spesso poi sponsor delle campagne elettorali), generando ulteriore disoccupazione e precarietà oltre quella già creata dalla crisi del modello di sviluppo.

    Chi può difendere lo Stato se non i cittadini stessi?

    Per difendersi costruttivamente è necessaria, oltre la continua informazione e formazione dei cittadini, la proposizione, tramite liste civiche, di un nuovo modo partecipativo, a rete, di fare politica.

    Il MoVimento 5 stelle lanciato a Milano il 4 ottobre da Grillo si propone proprio questo: di proporre corrette e sostenibili pratiche di amministrazione (le 5 stelle, appunto, del premio annuale dell’Associazione dei Comuni Virtuosi) su stimolo dei cittadini tutti e non solo più tramite l’imbuto della rappresentanza.

    Il MoVimento renderà accessibili a tutti, tramite strumenti informatici, strutture di totale trasparenza e partecipazione: il Movimento non è infatti un partito gerarchico, ma una rete di idee per riportare in mano ai cittadini la tutela del bene comune.

    Il Movimento siamo tutti noi, siete voi, cittadini non iscritti a partiti, incensurati con voglia di cambiare lo status quo. La strada è lunga, ma tutti insieme possiamo farcela.

    Di sicuro loro non mollerranno mai, noi neppure…

  2. #2
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    Predefinito Rif: M5* Piemonte

    Destra e sinistra pari non sono (dice Diego Novelli)

    6 aprile 2010

    di Pier Giuseppe Gillio


    L’ho scritto in precedente intervento e lo ripeto: considero “Nuova società”, il giornale di Diego Novelli, una voce istruttiva e stimolante. Ancor più ora che accoglie un dibattito – ampio e liberatorio per quanto tardivo – sull’involuzione della sinistra di potere.
    Peccato, tuttavia, che denunce e proposte debbano spesso sottostare a un rituale di orgogliose dichiarazioni di identità e di appartenenza ideologica che sarà anche importante per chi scrive e per molti lettori, ma che ad altri può apparire non essenziale e talora persino scostante. Per carità, “Nuova società” è una voce dichiaratamente schierata e le attese della prima fascia di lettori sono pienamente legittime, tuttavia è mia opinione che la sostanza che esprime potrebbe essere più vastamente condivisa con forme e contesti di presentazione diversi.
    Parto dal generale, ma mi sembra che il problema di sostanza e di forma sia molto legato anche all’articolo di Novelli di cui ora dirò: articolo che nega la possibilità di superamento delle categorie di destra e di sinistra che – dice l’autore – “pari non sono”. (Destra e sinistra pari non sono)
    Una negazione sulla quale sicuramente pesa l’eredità, anche emotiva, di una lunga militanza politica vissuta in anni in cui la distinzione tra sinistra e destra era metabolizzata come la distinzione tra il bene e il male. Trovando peraltro rispondenza in formidabili diversità ideologiche e di classe, di schieramenti e di programmi politici.
    Ma oggi? L’idea del bene non è più sentita come consentanea alle vicende storiche del marxismo neppure più a sinistra; la classe operaia non è più baluardo di valori solidaristici e talora si è persino trasformata in serbatoio di voti della Lega; lo schieramento progressista è così variegato che il confessionale e il laico, l’anticapitalismo e il capitalismo, l’antiamericanismo e il filoamericanismo vi convivono inestricabilmente.
    Insomma la vecchia categoria di sinistra appare oggi del tutto inadeguata a esprimere un qualcosa di organico e condiviso.
    E allora perché mai definire “un po’ infantile, perlomeno ingenua” la dichiarazione di Davide Bono che al MoVimento non interessano più le distinzioni tra destra e sinistra? Anzi, in tanta babele concettuale e tattica, Bono abbandona logori e inutili stereotipi per riferirsi direttamente alla sostanza ovvero all’atteggiamento concreto che si deve assumere nei riguardi dei problemi.
    Novelli ricorre poi a un’argomentazione che a mio avviso non potrebbe essere più autolesionistica. Dice infatti che quando Bono sentirà parlare “di regime dei suoli, di standard urbanistici, di piani regolatori, di speculazione edilizia, di rendita parassitaria sulle aree (non molte) ancora non cementificate” non potrà non capire la differenza tra destra e sinistra.
    Come fa a esserne sicuro? Sotto gli occhi abbiamo le scelte urbanistiche di comuni, provincie e regioni di sinistra che hanno favorito il consumo di suolo a fini speculativi come mai prima d’ora avvenuto. E che dire della legge regionale di tutela del suolo del 1977, la 56, già motivo di orgoglio per la sinistra, e poi incessantemente e inesorabilmente svuotata e svilita a forza di deroghe e “accordi di programma”? E allora perché mai in materia urbanistica Bono avrebbe necessità di ricorrere alle categorie di destra e sinistra per sapere come e cosa votare?
    Ma c’è di più. Quando Bono parla di alternativa alla destra e alla sinistra intende soprattutto parlare di non più sostenibili modelli di sviluppo fondati sulla crescita illimitata dei consumi (e del profitto). Vero è che la sinistra propone correttivi di distribuzione della ricchezza estranei alla destra, ma non basta un correttivo a salvare un modello che non il MoVimento ma tutto un vasto e solido pensiero critico contemporaneo ritiene superato.
    In altre parole mi sembra che ai rilievi di Novelli sia sottesa la convinzione che, come in tempi lontani, chi non si colloca a destra o a sinistra sia necessariamente un qualunquista e non possa avere idee forti. Mentre è l’esatto contrario, tant’è che il patrimonio valoriale del MoVimento e di aree vicine è così ricco da tradursi già oggi in vivacità di dialettica interna.
    Insomma, secondo me l’accusa di ingenuità conviene di più al semplicismo nominalistico di Novelli. Il medesimo che lo porta a concludere: “con chi pensano “i grillini” di allearsi in difesa e per l’attuazione della Carta fondamentale della nostra repubblica: con il centrodestra o con il centrosinistra? Tertium non datur”.
    Eppure Novelli sa bene che i padri costituenti erano comunisti, liberali, cattolici e che la Costituzione è super partes. Per cui chi la vuole difendere non ha necessità di etichette di destra o di sinistra, ma sta con la Costituzione e basta.
    Piemonte 5 Stelle

  3. #3
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    Predefinito Rif: M5* Piemonte

    Riunione dell’Associazione MoVimento 5 stelle Piemonte – Verbale del 10.04.2010 con commenti del Presidente


    Viene di seguito pubblicato il verbale commentato della Riunione del 10 Aprile 2010.


    Riunione dell’Associazione MoVimento 5 stelle Piemonte – Verbale del 10.04.2010 h 15:00 con commenti del Presidente


    Presenti votanti:
    Giorgio Bertola – Agostino Formichella – Marcella Perotti – Paolo Anziano – Ivan della Valle – Pierpaolo Cannito – Davide Bono -Fabrizio Biolé – Ermes Campofiloni – Marco Rodella – Marco Scibona – Paolo Vinci – Vittorio Bertola – Marco Commisso – (Mauro Doppioni arrivato alle 160)

    Presenti non votanti:
    Eleonora Forno – Laura Castelli – Antonino Iaria – Mauro Campo – Roberta Dorligh – Domenico Monardo


    Giorgio Bertola (Presidente) dà lettura di una proposta di struttura per l’Associazione che possa rappresentare un valido compromesso tra le due contrapposte visioni emerse nella riunione del 6/10. Da una parte c’era chi voleva mantenere chiusa l’Associazione e limitarla ad una pura veste formale, dall’altra chi riteneva giusto allargarla con precedenza per coloro i quali erano stati candidati alle elezioni regionali e tutti quelli che erano stati attivi nella raccolta firme e nella campagna elettorale, limitando il Direttivo a poche persone attribuendo alla stessa compiti di indirizzo politico oltre che di controllo degli eletti.

    Terminata la lettura si apriva la discussione agli interventi dei soci e degli altri partecipanti, dopodiché si decideva di votare ogni singolo aspetto della proposta.

    Prima votazione
    : Siamo favorevoli all’allargamento dell’associazione sulla base della popolazione dei territori
    12 favorevoli / 1 contrario / 1astenuto

    L’ Associazione dovrà essere allargata, ma garantendo un riferimento preciso alla popolazione del Piemonte nella scelta dei soci. Questo principio garantisce rappresentanza a tutti i gruppi presenti sul territorio.


    (arriva Mauro Doppioni –> 15 votanti)

    Seconda votazione
    : Si richiede la possibilità di dare una delega territoriale ad un vice-referente, che in ogni caso non può essere trasferita a membri di un’altra provincia. 15 favorevoli

    Il principio seguito è quello di far entrare nell’organizzazione i territori, e non le persone fisiche, quindi se il singolo portavoce è impossibilitato a partecipare ad una riunione può delegare un’altra persona attiva nello stesso territorio, che avrà diritto di voto


    Terza votazione
    : allargamento ai 23 membri secondo quanto deciso nella prima votazione. 15 favorevoli

    L’Associazione viene allargata a 23 soci, sulla base della popolazione del Piemonte, secondo la seguente distribuzione territoriale:

    Torino città: 5 (definiti per macro-area)
    To prov: 7 (definiti per macro-area)
    CN: 3
    AT: 1
    AL: 2
    BI: 1
    VB: 1
    NO: 2
    VC: 1

    Viene riconosciuta automaticamente “attiva” qualsiasi realtà del territorio che abbia recepito e dato applicazione alla Carta di Firenze, che rappresenta e determina la linea politica del MoVimento.


    Quarta votazione
    : all’interno di ciascuna provincia, autonomia territoriale nella suddivisione dei membri secondo il principio di maggiore distribuzione sul territorio. 15 favorevoli

    Ciascuna provincia potrà decidere come suddividere i membri, sulla base dei gruppi attivi. Il principio a cui informarsi dovrà comunque tenere conto della distribuzione della popolazione sul territorio


    Quinta votazione
    : Se i membri sono sfiduciati dal territorio, l’associazione deve recepire l’istanza del territorio, estromettere i membri sfiduciati ed accogliere i nuovi. 15 favorevoli

    Il socio è sottoposto ad una verifica continua da parte dei gruppi territoriali ai quali fa riferimento. Se non svolge al meglio il ruolo di portavoce delle istanze territoriali, opera al di fuori del mandato assegnato o è carente di feed-back può essere sfiduciato e l’Associazione dovrà prendere atto della decisione ed estromettere il socio, accogliendo il sostituto.


    Sesta votazione
    : ciascun dei 23 membri dell’associazione ha rotazione annuale rinnovabile per massimo 2 mandati consecutivi. 15 favorevoli

    I membri durano in carica un anno. L’Associazione è quindi una vera struttura aperta e non autoreferenziale, i soci vengono scelti dai gruppi territoriali tra coloro i quali si sono dimostrati più attivi e capaci di farsi testimoni delle istanze collettive. Il divieto di superare i 2 mandati consecutivi permette il ricambio e pone un freno a pratiche atte alla conservazione del potere.


    Settima votazione
    : Il membro deve comunque avere i requisiti richiesti: incensurato, senza tessera di partito, residente o domiciliato sul territorio. 15 favorevoli

    Ottava votazione
    : Il membro deve comunque avere i requisiti richiesti: incensurato, senza tessera di partito, residente o domiciliato o lavoratore sul territorio. 12 favorevoli 3 astenuti

    Nona votazione: eventuali deroghe ai requisiti richiesti verranno votate a maggioranza qualificata (2/3) dall’associazione. 15 favorevoli

    I requisiti richiesti al socio sono – per coerenza – gli stessi che vengono richiesti a coloro che si vogliono candidare nelle Liste Civiche del MoVimento. E’ stata introdotta una modifica che estende la possibilità di rappresentare un territorio anche a coloro che, pur senza risiedervi, lavorino e siano attivi sullo stesso.


    Decima votazione: Anche le cariche associative hanno durata un anno rinnovabile una volta (massimo due mandati). 15 favorevoli

    Il principio approvato nella sesta votazione deve valere – a maggior ragione – anche per le cariche sociali.


    Undicesima votazione
    : i consiglieri regionali dal momento dell’insediamento escono dall’associazione, partecipano con diritto di parola ma senza diritto di voto. 15 favorevoli

    Viene qui stabilita la prima incompatibilità per i soci. L’Associazione (insieme ai cittadini) deve controllare i consiglieri regionali, e la figura di “controllato” non può coincidere con quella di “controllore”. La presenza dei consiglieri sarà invece permessa ed auspicata a tutte le riunioni dell’Associazione, per discutere del loro operato.


    Dodicesima votazione
    : coloro che sono eletti o nominati ad un incarico istituzionali dal momento dell’insediamento escono dall’associazione, partecipano con diritto di parola ma senza diritto di voto. Validità dall’insediamento dei consiglieri. 15 favorevoli

    Si estende lo stesso principio di cui sopra anche agli eletti nelle altre istituzioni, anche per evitare doppi incarichi ed il rischio che taluno possa utilizzare il suo status di socio per accrescere il suo consenso elettorale.


    Tredicesima votazione
    : mozione secondo la quale vanno integrati subito i soci mancanti. 4 favorevoli 11 contrari

    I soci mancanti non saranno cooptati dai 18 attuali, ma verranno scelti dai gruppi territoriali.


    Quattordicesima votazione: cambiare la composizione dei membri dell’associazione tra tre mesi (il 10/07/2010) 11 favorevoli 1 astenuto 3 contrari

    Si dimostra la volontà di rinnovare l’Associazione secondo il nuovo assetto. I soci attuali decadranno e potranno anche non essere riconfermati. Questa è un ulteriore prova della natura non autoreferenziale degli stessi.


    Quindicesima votazione: chi é d’accordo a parlare adesso della durata dei consiglieri. 2 favorevoli

    (Fabrizio Biolé va via adesso 14 votanti)

    Si discute della composizione dello Staff, sulla quale vi sono proposte diverse tra loro. Appare necessario avviare un lavoro di gruppo per definire in maniera precisa e condivisa le singole mansioni, in modo da poter scegliere i componenti sulla base delle specifiche potenzialità.

    Si ritiene comunque necessario stabilire una serie di incompatibilità.


    Sedicesima votazione
    : la posizione di staff consigliare che lavora con contratto di qualunque genere di durata superiore a 3 mesi non è compatibile con lo stato di socio dell’associazione. 12 favorevoli

    Chi fa parte dello Staff retribuito non può far parte dell’Associazione. In questo senso la sua figura viene equiparata a quella dei consiglieri regionali, dipendenti dei cittadini.


    Diciassettesima votazione
    : I membri dello staff devono avere i seguenti requisiti richiesti: incensurato, senza tessera di partito, non ricoprire alcuna carica istituzionale. 15 favorevoli

    Anche in questo caso il componente dello Staff viene equiparato all’eletto ed al socio.


    Diciottesima votazione
    : i membri dello staff, come sopra definiti, devono rinunciare a candidarsi o accettare nomine a ruoli istituzionali per tutta la durata del loro incarico. 11 favorevoli 1 contrario

    Si vuole evitare che un collaboratore retribuito dei consiglieri usi il suo ruolo come “trampolino” per altri incarichi istituzionali.


    Diciannovesima votazione
    : i membri dello staff, come sopra definiti, devono rinunciare a candidarsi o accettare nomine a ruoli istituzionali anche per l’anno successivo al termine dello stesso mandato. in prima votazione 4 favorevoli 4 contrari 3 astenuti / in seconda votazione 5 favorevoli 7 contrari 1 astenuto

    La proposta non passa poiché prevale la tesi secondo la quale impedire al membro dello Staff di candidarsi per un ulteriore anno sia troppo penalizzante.


    Fin qui il resoconto il più obiettivo possibile di quanto discusso e deciso in riunione. Restano ancora dei nodi da sciogliere ma sono stati fatti grandi passi in avanti, grazie alla buona volontà di tutti.Si è trovata una soluzione adeguata a dare una struttura di funzionamento e controllo dell’attività dei consiglieri senza dare vita a delle vere e proprie strutture di partito. Resta inteso che la parte più importante sarà quella riservata ai singoli cittadini, che potranno partecipare per mezzo della piattaforma informatica che un apposito gruppo di lavoro provvederà ad implementare. Le proposte dei cittadini verranno poi vagliate dai gruppi di lavoro costituiti sulla base delle competenze delle singole commissioni regionali. I cittadini che vorranno essere attivi sul territorio potranno scegliere i loro portavoce. L’Associazione farà da collante tra le diverse realtà ed istanze, con un’ottica di servizio e di ascolto. No ai doppi incarichi, no alla politica di professione, no ai meccanismi di conservazione del potere.

    E ora….tutti al lavoro!


    Giorgio Bertola

    Riunione dell’Associazione MoVimento 5 stelle Piemonte – Verbale del 10.04.2010 con commenti del Presidente | moVimento 5 stelle Piemonte

  4. #4
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    Predefinito Rif: M5* Piemonte

    Eeeeeh se valessero anche a livello statale i punti alle votazioni #5, #11 e #12, staremmo tutti meglio...
    Ultima modifica di Shambola; 14-04-10 alle 19:05

    Per il buddismo zen, quando ci si trova davanti ad un’alternativa binaria, a possibilità di risposte solo dualistiche, bisogna passare oltre...

 

 

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