Boom della Sinistra Arcobaleno all'8,5%

[AB01]

boom è il titolo di libero, comunque sarebbe un ottimo risultato, considerando i due anni massacranti di governo Prodi, il richiamissimo al voto utile, la poca riconiscibilità del simbolo, grasso che cola.

[AB01]

Sulla tv il Cavaliere attacca il segretario del Pd. Poi ipotizza il voto disgiunto
Casini: "Idea barbara". Storace: "Noi a Palazzo Madama non appoggeremo mai il Pdl"
Berlusconi: "Voto utile al Senato
altrimenti potrebbe vincere il Pd"


Silvio Berlusconi
ROMA - Per la prima volta, oggi, Silvio Berlusconi - pur dicendosi certo di una maggioranza di 28-30 parlamentari, al Senato - ammette che, a Palazzo Madama, la sconfitta è un'ipotesi tutt'altro che impossibile. E lo fa lanciando un appello al "voto utile": "Dobbiamo spiegare agli elettori del centrodestra come il voto, soprattutto al Senato, ai partiti minori può portare a una vittoria dell'altra parte, è un regalo a Veltroni". Insomma, il Pd potrebbe vincere, se si disperdono i consensi.

Duello tv, Berlusconi contro Veltroni. "La par condicio non c'entra niente, c'entra un inaccettabile atto violento da parte di Veltroni che ha detto non voglio andare a rispondere ai giornalisti". Il Cavaliere approfitta del mancato "Porta a Porta" per rispolverare uno dei sui cavalli di battaglia. Quello della Rai "in mano ai comunisti", pregiudizialmente ostile al Cavaliere. Così come tutte le istituzioni dello Stato, (a partire dal presidente della Repubblica "che è stato eletto dalla sinistra").

Il leader Pdl e il voto disgiunto. Pur continuando a sbandierare sondaggi favorevoli al Pdl ("I peggiori ci danno 7 punti di vantaggio, i più favorevoli si sale fino a 10"), Berlusconi tradisce qualche preoccupazione per l'esito finale del voto. Al punto che, dopo aver più volte detto che il voto ai partiti piccoli era un voto sprecato, stavolta getta sul piatto l'ipotesi di voto disgiunto. "Bisogna concentrare il voto e non disperderlo, un elettore di centrodestra deve votare il Pdl per consentirgli di ottenere una solida maggioranza: se poi a uno che gli piace Casini, che è un bel figliolo, allora lo voti alla Camera e non al Senato" dice Berlusconi. Replica di Francesco Storace: "Se dovessimo essere decisivi al Senato la Destra non voterà mai la fiducia a Berlusconi, Dini, Fini".

Casini attacca Berlusconi e Veltroni. Il leader dell'Udc pensa al dopo voto e vede "un centro determinante". Bollando come "barbara" l'idea del voto utile e attaccando Berlusconi e Veltroni sulla par condicio: "Il Cavaliere ha il modello di Putin da seguire. Veltroni prima credeva nel par condicio, oggi vorrebbe spartirsi gli spazi in tv con Berlusconi".

Bertinotti: "Più voti a noi, meno senatori al Pdl"."Un successo al Senato della Sinistra Arcobaleno, soprattutto in Regioni forti come la Toscana e l'Emilia Romagna, tecnicamente toglierebbe seggi solo al Popolo della libertà". Fausto Bertinotti risponde a chi pensa che un successo della Sinistra penalizzerebbe il Pd. Sgombrando il campo da ogni ipotesi di voto disgiunto. "Se superassimo l'8 per cento al Senato, ad esempio in Lombardia - dice Bertinotti - toglieremmo ben tre seggi al Pdl e solo uno al Pd".

"Sinistra arcobaleno all'8%". Sinistra arcobaleno all'8%. Con un potenziale elettorale che arriva fino al 14%. Secondo un sondaggio di Ipr Marketing, condotto su un campione di 5 mila italiani, la formazione rosso-verde otterrebbe circa 2 milioni e 600 mila voti in numeri reali. Lo 'zoccolo duro', spiega il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, si trova tra i lavoratori dipendenti (il 31 per cento), i precari (37%) e soprattutto tra gli ambientalisti (61%). Significativo anche l'interesse tra le donne (27%) e tra i giovani (33%).

Scontro Berlusconi-Di Pietro. Berlusconi torna ad attaccare Di Pietro. Il leader del Pdl, parlando dei suoi avversari, sottolinea "la mostruosità del partito dei valori" facendo con la dita il gesto che indica il denaro. 'Mi fa orrore - attacca il Cavaliere - chi non ha rispetto per gli altri e rovina le persone sbattendole in galera quando sono innocenti. Io ho paura di gente cosi'" Affondo a cui Di Pietro replica annunciando querele. "Accusandomi di aver messo in galera persone che erano innocenti, diffama il mio onore e oltraggia il ruolo della magistratura".

Il Patto di Legambiente. "Realizzare le infrastrutture utili, abbandonare definitivamente l'opzione nucleare, far partire una nuova stagione di demolizione degli ecomostri e per la legalità, introdurre i reati ambientali nel codice penale, sostenere i piccoli comuni, investire sulla qualità culturale dei territori". Sono alcuni dei punti del Patto che Legambiente sta sottoponendo ai candidati: hanno già firmato Fausto Bertinotti, Fabio Mussi, Gianni Alemanno e Fabio Granata (Pdl), Francesco Rutelli, Ermete Realacci, Dario Franceschini. http://www.repubblica.it/2008/03/sez...contro-tv.html

[Myrddin-Merlino]

Vi ricordo che la somma dei partiti costituenti la SA due anni fu dell'ordine del 10% (escludendo SD che ai tempi non c'era).

Quindi, altro che boom.

Alla Camera
Partito della Rifondazione Comunista 2.229.464 voti 5,843% 41 seggi

Partito dei Comunisti Italiani 884.127 voti 2,317% 16 seggi

Federazione dei Verdi 784.803 voti 2,056 % 15 seggi

totale 10,216%
a questo 10,2% vanno aggiunti i democratici di sinistra, che un minimo apporto dovranno pur darlo, visto che in nome dell'alleanza con loro abbiamo sbaraccato il simbolo, il partito, e il programam del partito.
Facciamo lo 0,8%?
Quindi si parte dall'11% come minimo.
Prendere l'8,5% vuol dire perdere da un quinto ad un quarto dei voti, che a me sembra una disfatta.
Ma ne prenderemo meno, andremo sotto l'8.

[Wiseman]

Insomma...per essere un partito che esce da un governo che a molti non è piaciuto, per essere un partito che da molti è stato criticato proprio perchè è andato al governo, per essere un partito che da molti è stato criticato per come si è comportato al governo, per essere un partito che subisce più di tutti gli altri il richiamo al "voto utile"...
direi che non ha molto senso fare calcoli e sommatorie di ciò che era questo partito "smembrato". Superare l'8% in questa Italia è un punto di partenza "decente" per il futuro.
imho

[komsomol]

Superare l'8% in questa Italia è un punto di partenza "decente" per il futuro.

Esatto; tutti gli analisti danno per conslidato un dato eclatante: gli elettori "potenziali" del nostro schieramente sarebbero addirittura oltre il 20%.
Le dirigenze avranno una bella responsabilità a cercare, già dal giorno dopo le elezioni, a non ripetere le cazzate governiste autolesioniste degli ultimi 2 anni per cercare di intercettare quel bacino di voti.

[Freyr]

Secondo me l'8,5 % sarebbe un buon punto di partenza per la Sinistra Arcobaleno, considerando che è ancora una federazione e soprattutto che la dirigenza è sempre quella che in questi due anni, per sostenere un governo da cui non ha ricevuto nulla in cambio, ha votato l'invotabile.

L'unica cosa, per i militanti, dopo le elezioni datevi da fare per dare il via ad un rinnovamento della dirigenza, altrimenti ho paura che i vari Bertinotti, Giordano & C. abbiano sempre la tendenza ad andare da Ualter con il cappello in mano...

[evasion00]

Vi ricordo che la somma dei partiti costituenti la SA due anni fu dell'ordine del 10% (escludendo SD che ai tempi non c'era).

Quindi, altro che boom.

scissione in rifo, nn tutti i verdi votano a sinistra, già all'epoca dell'ulivo quota consistente di elettori di rifo e pdci votarono lì e non rifo.... figurati oggi con il voto utile...

nn ci credo ma l'8...sarebbe già un grande risultato di partenza per dare continuità al processo di unità

per usare vecchi termini ....è un percorso di lunga e difficoltosa lena

[Rikycccp]

scissione in rifo, nn tutti i verdi votano a sinistra, già all'epoca dell'ulivo quota consistente di elettori di rifo e pdci votarono lì e non rifo.... figurati oggi con il voto utile...

nn ci credo ma l'8...sarebbe già un grande risultato di partenza per dare continuità al processo di unità

per usare vecchi termini ....è un percorso di lunga e difficoltosa lena

[Leninista]

Il disorientamento prodotto a sinistra da questi gruppi dirigenti (e mi riferisco in particolare al PRC, un partio in logoramento costante sul fronte degli iscritti e del consenso ) ci porta ancora una volta a prendere lucciole per lanterne.

Mi chiedo..di cosa stiamo parlando ?

SD conta lo 0,7% ed è praticamente inesistente nel PAese (tanto è vero questo fatto che i suoi leader Mussi e Salvi sono stati costretti - da socialisti del PSE - a parassitare riffondazione per non scomparire politicamente..è sotto gli occhi di tutti che SD non ha neppure le strutture militanti per la campagna elettorale).

Un partito con SD è un partito con il nulla (SD ha perso quel poco di radicamento nel sindacato con la dipartita di Nerozzi e co.).

I Verdi non sono un partito di sinistra, per loro stessa ammissione. Sul territorio (vedi il nordest) alcuni dei loro ( gli ex disobbedienti, molto dei quali sono stipendiati come funzionari da iVerdi, succede a bologna e succede in Veneto) tirano torte in faccia ai candidati della SA (e chi scrive non ha alcuna simopatia per Caruso).

E' credibile fare non solo un partito (che sarebbe una tragedia) ma addirittura una lista elettorale con loro ? Può far guadagnare in chiarezza politica ed in consensi ?
Non credo. Pasticcio, ennessimo, di Bertinotti e del suo gruppo, vera mente di questo disastro totale.

Rifondazione Comunista svolge un ruolo centrale .Vuole sfruttare in maniera molto evidente questa fase per avanzare a tappe forzate - sfruttando la tornata elettoral e la lista unitaria senza falce e martello - per coistruire un partito nuovo, non più comunista. Per fare ciò è stato lanciato un tesseramento e non si contano ormai più le dichiarazione del gruppo dirigente in questo senso.

Questo partito avrebbe poi un profilo moderato e guarderebbe ad alleanze variabili con il PD (mi pare evidente dalle ultime posizioni espresse dal prc, con la netta opposizione di Diliberto). Sarebbe la naturale conclusione di una nuova bolognina orma da temp o avviata da dirigenti che hanno costantemente perso - dalla fine degli anni 90 fino ai nostri giorni - voti (e non si guardi al senato del 2006..eccezione più unica che rara) , iscritti, radicamento, credibilità (azione di governo..e chi scrive non è un settario che rifiuta i ntoto la possibilità del governo; chi scrive fonda la possibilità del passaggi o al governo sui rapporti di forza sociali e sulla capacità dei comunisti e della sinistra di spostarli..posizione storica del movimento comunista italian oed internazionale fin dalla metà degli anni 30...).

Forse non è chiara una cosa.:
Il risultato elettorale non sarà esaltante (non faccio il veggente ma il comunista) ma non possiamo conoscere oggi le dinamiche molto complesse del voto. Quale che sia questo risultato (ed è evidente a tutti che non sarà oltre l'8%..una percentuale inferiore a quella raggiunta dal partito delal rifondazioen comunista unificato nel 96..non nel 1921..alla faccia di chi dice che l'unità dei comunisti è retrò..IL CONTRARIO..l'unità dei comunisti valeva dal punto di vista elettorale - prima dei disastri completi del bertinottismo e dell'anticomunismo dei gruppi dirigenti del prc e di alcune scelte errate del gruppo dirigente del pdci (in particolare di Armando Cossutta) posso dirvi per certo che non nasceranno neppure i gruppi unitari al parlamento.

Diliberto e settori del movimento comunista italiano variamente collocati, nel prc e fuori da questo guardano ad altro e sarà molto chiaro fina da subito (lo è persino già oggi, la scelta di Diliberto di restare fuori dai giochi e di lavorare al partito è emblematica ) alla prospettiva dell'unità dei comunisti in un grande partito nazionale e con vocazione di massa, aperto moderno e non settario, collocato nell'alveo del marxismo italiano e dei suoi migliori sviluppi storici e politici.
Un partito, non una setta, in grado di contare quadri e strutture - grazie all'investimento totale del pdci nel progetto- su tutto il territorio nazionale. U npartito fatto di classe dirigente capace di amministrare i territori non chiuso e no ndogmatico
Un partito comunista italiano necessario non solo alla fase storica ma perfino - come è evidente dalla fine degli anni 90 - dal punto di vista elettorale (e sembra che sia rimasto solo l'imbroglione bertinotti a non capirlo e a negarlo strumentalmente per costruire il nuovo partito della sinistra socialdemocratica e ambiantalista co nmussi e pecoraro..speculare al pd e senza identità)

Il quadro è questo..dunque è inutile parlare del futuro della sinistra l'arcobaleno che non esiste.ù

Il futuro vedrà la nascita di un contenitore ambientalista e di sinistra non comunista
e di un partito comunista


2 sono le possibilità...una è la scelta

grazie

[are(a)zione]

Ricordo a tutti quanti che da oggi non si possono più divulgare sondaggi.

I messaggi che includeranno tale riferimento verranno cancellati.

Ricordo inoltre che l'Amministrazione ha dichiarato che sospenderà i forumisti i quali non si atterranno a questa regola+legge italiana.