Berlusconi: "Voto utile al Senato altrimenti potrebbe vincere il Pd"

[Willy]

ROMA - Per la prima volta, oggi, Silvio Berlusconi - pur dicendosi certo di una maggioranza di 28-30 parlamentari, al Senato - ammette che, a Palazzo Madama, la sconfitta è un'ipotesi tutt'altro che impossibile. E lo fa lanciando un appello al "voto utile": "Dobbiamo spiegare agli elettori del centrodestra come il voto, soprattutto al Senato, ai partiti minori può portare a una vittoria dell'altra parte, è un regalo a Veltroni". Insomma, il Pd potrebbe vincere, se si disperdono i consensi.

Duello tv, Berlusconi contro Veltroni. "La par condicio non c'entra niente, c'entra un inaccettabile atto violento da parte di Veltroni che ha detto non voglio andare a rispondere ai giornalisti". Il Cavaliere approfitta del mancato "Porta a Porta" per rispolverare uno dei sui cavalli di battaglia. Quello della Rai "in mano ai comunisti", pregiudizialmente ostile al Cavaliere. Così come tutte le istituzioni dello Stato, (a partire dal presidente della Repubblica "che è stato eletto dalla sinistra").

Il leader Pdl e il voto disgiunto. Pur continuando a sbandierare sondaggi favorevoli al Pdl ("I peggiori ci danno 7 punti di vantaggio, i più favorevoli si sale fino a 10"), Berlusconi tradisce qualche preoccupazione per l'esito finale del voto. Al punto che, dopo aver più volte detto che il voto ai partiti piccoli era un voto sprecato, stavolta getta sul piatto l'ipotesi di voto disgiunto. "Bisogna concentrare il voto e non disperderlo, un elettore di centrodestra deve votare il Pdl per consentirgli di ottenere una solida maggioranza: se poi a uno che gli piace Casini, che è un bel figliolo, allora lo voti alla Camera e non al Senato" dice Berlusconi. Replica di Francesco Storace: "Se dovessimo essere decisivi al Senato la Destra non voterà mai la fiducia a Berlusconi, Dini, Fini".

Casini attacca Berlusconi e Veltroni. Il leader dell'Udc pensa al dopo voto e vede "un centro determinante". Bollando come "barbara" l'idea del voto utile e attaccando Berlusconi e Veltroni sulla par condicio: "Il Cavaliere ha il modello di Putin da seguire. Veltroni prima credeva nel par condicio, oggi vorrebbe spartirsi gli spazi in tv con Berlusconi".

Bertinotti: "Più voti a noi, meno senatori al Pdl"."Un successo al Senato della Sinistra Arcobaleno, soprattutto in Regioni forti come la Toscana e l'Emilia Romagna, tecnicamente toglierebbe seggi solo al Popolo della libertà". Fausto Bertinotti risponde a chi pensa che un successo della Sinistra penalizzerebbe il Pd. Sgombrando il campo da ogni ipotesi di voto disgiunto. "Se superassimo l'8 per cento al Senato, ad esempio in Lombardia - dice Bertinotti - toglieremmo ben tre seggi al Pdl e solo uno al Pd".

"Sinistra arcobaleno all'8%". Sinistra arcobaleno all'8%. Con un potenziale elettorale che arriva fino al 14%. Secondo un sondaggio di Ipr Marketing, condotto su un campione di 5 mila italiani, la formazione rosso-verde otterrebbe circa 2 milioni e 600 mila voti in numeri reali. Lo 'zoccolo duro', spiega il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, si trova tra i lavoratori dipendenti (il 31 per cento), i precari (37%) e soprattutto tra gli ambientalisti (61%). Significativo anche l'interesse tra le donne (27%) e tra i giovani (33%).

Scontro Berlusconi-Di Pietro. Berlusconi torna ad attaccare Di Pietro. Il leader del Pdl, parlando dei suoi avversari, sottolinea "la mostruosità del partito dei valori" facendo con la dita il gesto che indica il denaro. 'Mi fa orrore - attacca il Cavaliere - chi non ha rispetto per gli altri e rovina le persone sbattendole in galera quando sono innocenti. Io ho paura di gente cosi'" Affondo a cui Di Pietro replica annunciando querele. "Accusandomi di aver messo in galera persone che erano innocenti, diffama il mio onore e oltraggia il ruolo della magistratura".

Il Patto di Legambiente. "Realizzare le infrastrutture utili, abbandonare definitivamente l'opzione nucleare, far partire una nuova stagione di demolizione degli ecomostri e per la legalità, introdurre i reati ambientali nel codice penale, sostenere i piccoli comuni, investire sulla qualità culturale dei territori". Sono alcuni dei punti del Patto che Legambiente sta sottoponendo ai candidati: hanno già firmato Fausto Bertinotti, Fabio Mussi, Gianni Alemanno e Fabio Granata (Pdl), Francesco Rutelli, Ermete Realacci, Dario Franceschini.

(27 marzo 2008)

repubblica.it

[Oasis]

eheh il silvio è un acido in questi giorni!!