Eni, Mediobanca, Benetton e Ligresti smentiscono le parole di Berlusconi
Rinviato a domani il nuovo piano AirFrance-Klm. Il titolo sospeso chiude a +10,86%
Alitalia, il giallo della cordata italiana
In campo Consob e Procura di Roma
ROMA - In attesa del nuovo piano di AirFrance-Klm, "corretto" in favore delle richieste dei sindacati, rinviato a domani, è Silvio Berlusconi a tenere banco sulla vicenda Alitalia con rivelazioni e smentite su una cordata italiana pronta a fare un'offerta per rilevare la compagnia di bandiera. Un balletto di nomi, indiscrezioni, supposizioni e precisazioni che vanno avanti per tutta la giornata fino all'ennesima dichiarazione del Cavaliere che in serata torna sull'argomento sostenendo che "nessuno può smentire un eventuale interesse futuro" e ribadire che "l'interesse per Alitalia c'è e nessuno può smentirla".
Tutto ha inizio con la pubblicazione su La Stampa di un colloquio del leader del Pdl nel quale avrebbe svelato alcuni dei nomi interessati a formare una cordata di imprenditori italiani per rispondere all'offerta di Air France-Klm. Nomi di rilievo: il colosso energetico pubblico Eni, il salotto buono della finanza Mediobanca, la famiglia Benetton, il gruppo Ligresti. Così a metà giornata interviene la Consob, che chiede alle società coinvolte di dare informazione ufficiali al mercato.
Le conferme non arrivano. Per l'amministratore delegato Paolo Scaroni "Alitalia non è oggi nell'agenda di Eni". Mediobanca chiarisce che "non ha avviato né partecipa ad alcuna iniziativa volta a promuovere offerte per rilevare Alitalia o per intervenire nel suo capitale". Ragione, società di Gilberto Benetton, indica "di non aver avviato iniziative finalizzate alla presentazione di un'offerta, anche in cordata". In tarda serata anche Salvatore Ligresti, su richiesta di Consob, informa di non aver avviato alcuna iniziativa finalizzata a presentare un'offerta per rilevare Alitalia o di aver avuto contatti a tal fine con Eni, Mediobanca o società riconducibili alla famiglia Benetton.
Tema delicatissimo, quello della privatizzazione di Alitalia, per la complicata vicenda societaria, ma anche per l'impatto di notizie e indiscrezioni sull'andamento del titolo in Borsa, da tempo controllato con particolare attenzione dalla Consob che in passato ha anche scritto più di una volta al governo, sia con il centrodestra che con il centrosinistra, per invitare a una maggiore cautela nelle dichiarazioni dei ministri. Anche la Procura di Roma sta seguendo l'evoluzione del caso.
Intanto c'è attesa per il piano di Air France-Klm. Il documento con la proposta di accordo quadro che il gruppo franco-olandese invierà alle nove sigle che rappresentano i lavoratori di Alitalia come base per rilanciare il confronto. Atteso per oggi, è stato rinviato a domani. In mattinata, a Parigi, si è riunito il consiglio di amministrazione di Air France-Klm ma sui contenuti è stato mantenuto il massimo riserbo.
Potrebbe quindi slittare l'intersindacale convocata domani alle 11 per discutere la proposta migliorativa. Domani si riunirà anche il cda dell'Alitalia per fissare una nuova data di termine delle trattative, finora ferma al 31 marzo prossimo. I vertici dell'Alitalia, quelli di AirFrance e i sindacati torneranno comunque a incontrarsi lunedì prossimo per fare il punto della situazione con, sul tavolo, la nuova proposta della compagnia franco-olandese.
Air One, possibile fulcro di una eventuale cordata italiana, continua a guardare il dossier con interesse. Ma per lanciare una contro-offerta - ha ribadito nei giorni scorsi la compagnia di Carlo Toto - ha bisogno di studiare i conti di Alitalia, con una due diligence di almeno tre settimane. Anche la nota di Gilberto Benetton sottolinea che le informazioni disponibili per valutare un eventuale intervento "sono quelle pubblicamente disponibili e tali da non consentire la manifestazione di un interesse all'operazione".
L'eventuale alternativa italiana ad Air France-Klm resta così ancora nell'ombra. Lo stesso Berlusconi, e l'imprenditore Bruno Ermolli che spiega di aver avuto dal leader del Pdl l'incarico di "valutare la possibilità di individuare degli imprenditori italiani" per il "salvataggio" di Alitalia, indicano che non ci potranno essere novità se prima non si chiude la procedura in corso con Air France-Klm.
Oggi la notizia di un possibile interesse per Alitalia non sembra aver avuto alcun effetto, a Piazza Affari, sulla contrattazione dei titoli di Eni, di Mediobanca, di Fondiaria Sai della famiglia Ligresti, e delle società controllate dai Benetton. Non torna invece a un andamento regolare il titolo di Alitalia: ancora molto sostenuti gli acquisti (+10,86% in chiusura, a 0,64 euro), tra le continue sospensioni che già nelle quattro sedute precedenti hanno accompagnato un recupero del +110% dopo il crollo seguito all'offerta di Air France.
http://www.repubblica.it/2008/03/sez...-smentite.html