Doping, trovato morto ciclista amico di Pantani
Doping 2, 7 maggio 2007. 220xarticolo interno
Un'altra morte sospetta nel mondo del ciclismo che allunga le ombre del doping e quelle sinistre sul suicidio di Marco Pantani.
L'ex ciclista Valentino Fois, 34 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione di Villa D'Almè, in provincia di Bergamo. Ancora non sono chiare le cause del decesso ma, secondo i primi rilievi, l'uomo sarebbe stato colpito da un malore. L'ex corridore era stato coinvolto in passato in un'inchiesta sul doping.
Il corpo senza vita di Fois è stato rinvenuto dalla madre con la quale l'ex ciclista viveva nel piccolo centro della provincia di Bergamo. Sul posto sono presenti i carabinieri della Compagnia di Zogno (Bergamo). Per fare chiarezza sulle cause della morte sarà disposta un'autopsia da parte della magistratura.
Ex ciclista di grande talento, professionista dal 1996, Fois nel 1998 era stato squalificato per tre anni per doping e in seguito aveva raccontato in diverse interviste di aver sofferto di ansia e depressione e avuto problemi con la cocaina. L'anno scorso era stato condannato per tentato furto, ma a detta di tutti aveva una volontà di ferro e si stava riprendendo, ritornando alla sua vita di sportivo.
Fois era tornato al professionismo con il team Amore&Vita-McDonald's quest'anno dopo 5 stagioni di stop seguite al suo coinvolgimento in casi di doping. In passato il corridore bergamasco aveva militato in formazioni di alto livello come Mapei e Vini Caldirola senza però confermare i buoni risultati ottenuti da dilettante: in sette stagioni di professionismo effettivo, a cui era approdato nel 1996, Fois ha ottenuto quattro successi tra cui spicca una tappa al Giro di Polonia nell'anno del debutto nella massima categoria.
Dal novembre scorso aveva firmato con la Amore e Vita McDonalds, spiegando di avere rinunciato a un ingaggio di 3 mila euro al mese, che gli era stato proposto da una squadra dilettantistica, pur di proseguire la propria carriera fra i professionisti. Pantani nel 2002 lo aveva voluto fortissimamente nella Mercatone Uno. Fois si era sempre vantato dell'amicizia che lo legava al "Pirata".
Ivano Fanini, team manager di Amore&Vita è in lacrime dopo la scomparsa di un corridore che voleva rilanciare. «Sono distrutto dalla morte di Fois, gli sono stato molto accanto in questi mesi per recuperarlo alla dimensione di corridore. Doveva tornare in gara dal primo aprile alla Settimana Lombarda nella sua Bergamo». «Ieri sera, dopo un allenamento pomeridiano col suo compagno di squadra Ivan Quaranta, aveva deciso di trascorrere una serata con amici: è rincasato alle 4,30 e dopo due ore al telefono con la madre ha lamentato i primi sintomi del malore fatale - ha aggiunto Fanini -. Faveva ritrovato entusiasmo e voglia di vivere - secondo Fanini - E aveva adocchiato da poco una nuova vettura perchè le macchine eleganti erano da sempre in cima ai suoi desideri».
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