Il Giornale di Vicenza.it - Cronaca
IL CASO. L'assessore provinciale era fuggito ad un controllo della polizia locale a Costabissara. Multato, fa ricorso. Durante un controllo voluto dalla Provincia, era stato inseguito e fatto fermare a Vicenza.
Costabissara. Quella sera, i controlli erano stati voluti dalla Provincia: Palazzo Nievo aveva stanziato un fondo per permettere alle polizie locali del Vicentino di compiere controlli straordinari contro alcol e velocità il venerdì sera lungo le strade della provincia. Ma a finire nella rete, anzi, a tentare di non finirvi, era stato un assessore provinciale: il leghista Luigino Vascon, 53 anni, di Sossano, referente per l'Agricoltura.
Il fatto risale a qualche tempo fa, ma la notizia è rimbalzata in questi giorni poiché Vascon ha fatto ricorso in prefettura contro le multe (per qualche centinaio di euro) e soprattutto contro i 15 punti che gli erano stati tolti dalla patente.
In base a quanto è stato ricostruito, verso le 23 una pattuglia della polizia locale del consorzio di Isola, Caldogno e Costabissara stazionava lungo la provinciale 46 del Pasubio all'altezza di Motta. Quando si era profilata all'orizzonte una Bmw serie 1, il display della macchinetta per la velocità si era fermato a 102 chilometri orari, dove il limite è di 50. Per questo i vigili si era messi in mezzo alla strada per fermare l'auto, con la paletta; il conducente - da quanto è stato contestato - aveva rallentato, ma non si era fermato: per questo un agente si era posto all'inseguimento lungo la 46, attaccando lampeggianti e sirene. L'auto era riuscito a fermarla solo in città, in viale del Sole.
Fra l'agente e l'assessore era nata una discussione, quasi al livello di "lei non sa chi sono io". Vascon ha chiamato il segretario di Palazzo Nievo Angelo Macchia, e quindi il suo legale, l'avv. Mario Calgaro. Quest'ultimo ha impugnato i verbali: 10 punti per la velocità, 3 per la fuga, 2 per un sorpasso. «Nessuna violazione», ribadisce l'assessore. D. N.