COMUNICATO STAMPA DEL 28 MARZO 2008
PIZZA: CHIESTO AGLI UFFICIALI GIUDIZIARI DI SEQUESTRARE IL SIMBOLO DELLO SCUDO CROCIATO, UTILIZZATO ILLEGALMENTE DALL’UDC.
L’Udc di Casini sarà escluso dalla competizione elettorale
La Democrazia Cristiana, visto il perdurante stato di illegalità in cui ci si avvia alle Elezioni del 13 ed il 14 Aprile, ha proceduto alla notifica presso l’Udc del precetto per il sequestro del simbolo dello Scudo Cociato- Libertas, illegalmente utilizzato dal Partito di Pier Ferdinando Casini.
L’atto giudiziario fa riferimento alla sentenza esecutiva con cui il Tribunale di Roma ha riconosciuto che la Democrazia Cristiana, di cui sono Segretario Nazionale Giuseppe Pizza e Segretario Amministrativo Armando Lizzi, è l’unico titolare dello Scudo Crociato- Libertas.
L’iter avviato dalla Dc porterà all’esclusione della lista Udc dalla competizione elettorale.
“ Siamo stati obbligati a questa azione- spiega il Segretario Giuseppe Pizza – dopo che i funzionari del Ministero degli Interni, con atti da noi denunciati già alla Procura della Repubblica, hanno deciso di escludere la nostra lista solo per favorire l’Udc di Casini.
In questo Paese esiste una vera e propria “conventio ad escludendum”, cui partecipano tutti gli “ interessi consolidati”, di destra, di centro e di sinistra, e si vogliono mettere a tacere “ le voci fuori dal coro”. Noi siamo ed intendiamo restare fuori da questo coro che, tra l’altro, è fatto ben poco di politica e molto di personalismi.
Spiace constatare che, oramai, di questo sistema faccia parte anche tutta intera la stampa nazionale, che ha deciso di informare solo su quel che riguarda tre, quattro partiti.
Ne è prova il fatto che l’incontro avuto ieri dalla Dc con l’Osce sia stato completamente taciuto dai giornali di centro, di destra e di sinistra. Un incontro che non ha precedenti nella storia del Paese ed i cui antefatti dovrebbero preoccupare vivamente dei giornalisti degni di tale nome.
Sarei stato curioso di vedere le prime pagine dei giornali nel caso in cui l’Osce avesse incontrato Pannella, Ferrara o Di Pietro.
Noi, comunque, crediamo nel diritto e nel rispetto della Legge.
Pertanto, proseguiamo nella nostra battaglia solitaria, che anche per questo sentiamo doverosa e dignitosa, rivolgendoci alla Magistratura di ogni ordine e grado, in sede civile e penale.
Attendiamo il responso del Consiglio di Stato, che si riunirà il prossimo 1 Aprile.
Siamo già pronti, comunque, a presentarci, soprattutto dopo l’incontro di ieri con gli osservatori dell’Osce, - ha concluso Pizza - di fronte al Tribunale dei Diritti dell’Uomo, presso la Corte Europea.”
Roma, 28 marzo 2008
www.democraziacristiana.org