Resta in carcere Bruno Contrada, l'ex numero due del Sisde condannato a dieci anni di reclusione dalla Cassazione per concorso esterno in associazione mafiosa.
Lo ha deciso la Prima sezione penale della Suprema Corte che ha respinto il ricorso con il quale i legali dell'ex superpoliziotto, recluso nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, ne chiedevano la scarcerazione per motivi di salute.
Con la decisione della Suprema Corte esce confermata l'ordinanza con la quale il Tribunale di sorveglianza di Napoli, lo scorso 10 gennaio, avevano detto 'no' al differimento della pena ritenendo che le condizioni di salute dell'ex capo della mobile di Palermo fossero compatibili con la detenzione.
Favorevole a una nuova valutazione del quadro clinico di Contrada (77 anni) era stato, invece, il Sostituto procuratore generale di Piazza Cavour che nella sua requisitoria scritta - depositata tempo fa - aveva chiesto l'annullamento con rinvio della decisione dei magistrati napoletani.


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