Senza conservatori e senza rivoluzionari, l'Italia è divenuta la patria naturale del costume demagogico.
Piero Gobetti
Su tale questione, la mia posizione personale è la seguente:
Credo sia giusto e sacrosanto impedire a chi è condannato (non indagato, ma condannato) in via definitiva di entrare nelle istituzioni. Tutte le istituzioni (dal consiglio municipale al parlamento italiano ed europoeo).
Una volta pagato il proprio "debito con la giustizia", però, la persona deve essere di nuovo candidabile.
Esempio: Se una persona è stata condannata per terrorismo (Br o Nar) a 10 anni in via definitiva, dopo aver scontato la pena può candidarsi.
Ovviamente, questo discorso va fatto in maniera più approfondita, distinguendo tra i vari reati. (10 anni per BR e 10 anni per Mafia non sono equiparabili).
Per il buddismo zen, quando ci si trova davanti ad un’alternativa binaria, a possibilità di risposte solo dualistiche, bisogna passare oltre...
Nel momento in cui in Italia ci sarà un minimo di certezza della pena per chi viola la Legge il tuo metodo potrebbe anche funzionare. :giagia:
Fermo restando che è giusto "pesare" i reati, ma io onestamente di votare gente corrotta (anche se forse solo in passato) mi sono stancato e già da qualche tempo.
Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?
Mangio sempre i bambini bolliti.
Concordo.
Infatti per reati come concussione, corruzione, mafia, abusivismo edilizio, bancarotta fraudolenta, tutti i reati contro la pubblica amministrazione e l'ambiente... credo che la strada della politica debba rimaner preclusa.
Reati riguardanti, invece, l'adesione a movimenti eversivi o terroristici, oppure reati di opinione, oppure furto di caramelle, spaccio o uso di marjuana... credo che una volta scontata la pena, si possa partecipare alla vita politica.
Esatto, tutti i reati contro la pubblica amministrazione e il bene comune dovrebbero essere puniti con l'interdizione totale e perpetua dai pubblici uffici di tutti i livelli.
Invece per arrivare a qualcosa di simile, ricordo, si è dovuta attendere la condanna a Cuffaro, che non era esattamente una sciocchezza.
Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?
Mangio sempre i bambini bolliti.