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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Civis Romanus Visualizza Messaggio
    Puttanate ... anche il NPD è made in Atlantico ?
    chiunque non voglia bene ai beduini adesso è atlantista-sionista-chesoio ???



    NPD atlantista!!!

  2. #12
    EuRussia vs AmeriCina
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    “Nella lunga serie dei secoli, dalla fondazione della chiesa di Roma in poi, il papato, sempre e poi sempre, è stato il naturale nemico di Roma e d’Italia”. (A. Reghini)
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    Citazione Originariamente Scritto da nicolas eymeric Visualizza Messaggio
    Se l'Europa non si libera dal modello occidentale, l'auspicio da te formulato non si verificherà mai.
    Se mai il contrario. In nome di cosa dovrebbe liberarsi dal modello occidentale, se prima non aderisce a principi identitari ?



    In Europa è passato tutto e il contrario di tutto. Come scriveva qualcuno, "L’Europa e una vecchia baldracca che ha puttaneggiato in tutti i
    bordelli e che ha contratto tutte le infezioni ideologiche — da quelle delle rivolte medievali dei Comuni a quelle delle monarchie nazionali antimperiali; dall’illuminismo al giacobinismo,alla massoneria, al giudaismo, al sionismo, al liberalismo, al marxismo. Una baldracca, il cui ventre ha concepito e generato la rivoluzione borghese e la rivolta proletaria; la cui anima e stata posseduta dalla violenza dei mercanti e dalla ribellione degli schiavi. E
    noi, a questo punto, vorremmo redimerla, sussurrandole parole magiche: dicendole, per esempio, che essa deve concedersi esclusivamente agli «europei”... da Brest a Bucarest??!!".

    Se si vuole essere seriamente fautori della rinascita europea occorre effettuare, quindi, una "scelta delle tradizioni" senza perdersi in generalizzazioni astratte con le quali si fa solo confusione, scambiando ciò che si desidera con ciò che attualmente esiste, ovvero la Civiltà Europea, la cui ultima espressione politica è stata il Fascismo, con l'Europa occidentale plasmata ad immagine e somiglianza degli americani.

    La prima parte è storicismo. Se non si è in grado di riconoscere una fisionomia spirituale dell' Homo Europaeus, oltre le contingenze storiche e le ideologie della modernità, allora è meglio lasciar perdere progetti troppo impegnativi.
    Poi invochi la "scelta delle tradizioni": ma se tu l'avessi fatta, saresti in grado di distinguere cosa ci appartiene e cosa no. Non metteresti tutto insieme in un elenco. Sei confuso, secondo me.


    Una canzone diceva:
    "Le mie ossa affondano nelle Termopili, il mio sangue scorre nel Tevere,
    la mia pelle adesso è un tamburo che batte la danza d'estate a Stonehenge."


    Se non si ha questa percezione esistenziale, questo sentimento di pietas verso la Terra e le proprie origini, che ci definiscono quali siamo fin negli atomi, allora comprensibilmente si abbraccerà la prima flatulenza esotica che fa rumore, come i maomettani.

    Per noi l'Europa è una Dea. Una Dea Mater.
    Conosci il mito di Zeus ed Europa ? Probabilmente no, altrimenti non ne parleresti così.





    Ma non è incoerente per una persona che si professa "pagana" discriminare le persone sulla base delle scelte religiose? Nello spazio geo-etnico europeo ci sono milioni di (sedicenti) Cristiani di varie confessioni: dobbiamo considerare nemici anche loro?

    No, anzi, chi più dei Gentili può essere più sensibile a questo piano ?
    La eccessiva tolleranza dei Romani fece sì che il nuovo credo non venisse affrontato e debellato subito alla radice. E l'Impero pagò con il crollo la sua eccessiva apertura. Sarebbe idiota commettere due volte lo stesso errore.

    Per i cristiani, il problema è diverso. Sono in gran parte nostri connazionali convertiti; quindi in senso pieno non sono più Europei, però la loro natura latente permane e possono essere recuperati.
    Per gli islamici, la gran parte di quelli presenti sono anche etnicamente allogeni, quindi sono irriducibilmente altro. L'unica soluzione è la distanza.




    Mutti e tutti coloro che hanno scelto la forma tradizionale islamica, a mio avviso, non hanno tradito nessuno, ma si sono orientati tal senso in base alla propria equazione personale, così come non hanno tradito coloro che hanno scelto la via Cristiana, da Codreanu a Szalasi, dalla Mistica Fascista alle Brigate Nere.

    Punti di vista. Nelle tradizioni autoctone c'è il culto degli Antenati, del Genius populi (sangue) e Genius loci (suolo). Chi le trascura per seguirne altre, è come se venisse meno ad un impegno di fedeltà.



    Per motivi "spirituali"? E perché mai? Se l'Europeo è spiritualmente spento o agnostico, se ignora deliberatamente le proprie radici ed il proprio miglior retaggio, ciò non è certo da addebitare agli immigrati o ai convertiti islamici.

    Se è spento, bisogna riaccenderlo. Se fra lui e i suoi collegamenti "sottili" si frappongono delle interferenze tipo l'islam, riaccenderlo diventa enormemente più difficile. tieni conto che la religio romana è una religione pubblica, che si fonda su di un vincolo che impegna lo Stato. Se l'Italia riconoscesse anche l'islam, diventa ancora più difficile tutta l'azione di "influenza".


    Semmai il problema immigratorio non investe tanto l'aspetto culturale o spirituale, quanto quello biologico: la vera deriva da combattere è il deragliamento europeo verso il modello statunitense del consumatore meticcio cosmopolita.
    il problema immigratorio investe tutti gli ambiti, perchè mette in conflitto le etnie, e le etnie sono realtà integrali. per es: quando gli islamici fanno pressione perchè lo stato italiano modifichi la sua legislazione in un certo senso
    (che so, sessi separati), l'aggressione non è biologica, ma giuridica.

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Civis Romanus Visualizza Messaggio

    La eccessiva tolleranza dei Romani fece sì che il nuovo credo non venisse affrontato e debellato subito alla radice. E l'Impero pagò con il crollo la sua eccessiva apertura. Sarebbe idiota commettere due volte lo stesso errore.


    Assolutamente ineccepibile.

  4. #14
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    Alla retorica insopportabile della "nobiltà della sconfitta" Maurizio Lattanzio opporrà sempre l'ignobiltà del risultato positivo comunque ottenuto
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    [QUOTE=Civis Romanus;7570712][FONT="Times New Roman"][SIZE="3"]


    Se mai il contrario. In nome di cosa dovrebbe liberarsi dal modello occidentale, se prima non aderisce a principi identitari ?

    Sicuramente, ma per riscoprire la propria identità autentica bisogna separare il grano dal loglio, liberando l'Europa da certe incrostazioni ideologiche che si sono sedimentate nel tempo.


    La prima parte è storicismo
    Non si tratta di storicismo, bensì della "Disintegrazone del sistema", testo ove, già 39 anni fa, venivano messi alla berlina i ragazzotti neofascisti dell'epoca che, blaterando di difesa dell'Europa, non si rendevano conto che la loro azione, se impostata in quei termini, conduceva solamente alla difesa ottusa dell'ordine americano-sovietico nato dalla Seconda Guerra Mondiale.


    Se non si è in grado di riconoscere una fisionomia spirituale dell' Homo Europaeus, oltre le contingenze storiche e le ideologie della modernità, allora è meglio lasciar perdere progetti troppo impegnativi.
    Se non si è in grado di distinguere ciò che si auspica da ciò che effettivamente esiste si ignora l'abc della politica e si è solo strumentalizzati.

    Poi invochi la "scelta delle tradizioni": ma se tu l'avessi fatta, saresti in grado di distinguere cosa ci appartiene e cosa no. Non metteresti tutto insieme in un elenco. Sei confuso, secondo me
    .

    In quello che tu definisci "elenco" sono comprese le forze che attualmente dominano il quadro ideologico-politico europeo,distanti anni-luce dall'autentico retaggio ario-europeo. Con-fusa è la tua analisi, che si basa sull'equazione, inesatta e foriera di equivoci, Europa attuale= mondo indoeuropeo.

    Una canzone diceva:
    "Le mie ossa affondano nelle Termopili, il mio sangue scorre nel Tevere,
    la mia pelle adesso è un tamburo che batte la danza d'estate a Stonehenge."
    Bella canzone, mi riconosco nei valori in essa espressi. Semmai, parafrasando il porco Magdi Allam, potrei dire: "io amo la cultura e la spiritualità indoeuropea, ma gli europei la amano?

    Se non si ha questa percezione esistenziale, questo sentimento di pietas verso la Terra e le proprie origini, che ci definiscono quali siamo fin negli atomi, allora comprensibilmente si abbraccerà la prima flatulenza esotica che fa rumore, come i maomettani.

    Gli Europei attuali non hanno abbracciato alcuna "flatulenza esotica"..... lo stesso Cristianesimo, inteso come forma tradizionale, è ormai sparito dalla coscienza degli Europei, sostituito dalla pseudo-identità consumistica.


    Per noi l'Europa è una Dea. Una Dea Mater.
    Conosci il mito di Zeus ed Europa ? Probabilmente no, altrimenti non ne parleresti così.

    Ma cosa c'entra?



    No, anzi, chi più dei Gentili può essere più sensibile a questo piano ?
    La eccessiva tolleranza dei Romani fece sì che il nuovo credo non venisse affrontato e debellato subito alla radice. E l'Impero pagò con il crollo la sua eccessiva apertura. Sarebbe idiota commettere due volte lo stesso errore.

    I tuoi interventi in questo post, soprattutto in materia di forme tradizionali altrui, tradiscono un'intolleranza tipica della religiosità semitica: sei sicuro di aver compreso veramente ed a fondo i valori della spiritualità aria?

    Per i cristiani, il problema è diverso. Sono in gran parte nostri connazionali convertiti; quindi in senso pieno non sono più Europei, però la loro natura latente permane e possono essere recuperati.
    Per gli islamici, la gran parte di quelli presenti sono anche etnicamente allogeni, quindi sono irriducibilmente altro. L'unica soluzione è la distanza.
    Premesso che, nel quadro di un organizzazione politica imperiale che si rifaccia ai principi dell'imperium romano, ognuno è libero di professare la forma tradizionale che più gli sia consona, purché, naturalmente, essa non impedisca la fedeltà ai principi dello Stato, sono d'accordo sul fatto che l'Europeo vero e proprio sia quello che è tale nel corpo, nell' anima e nello spirito, ma se poniamo queste condizioni in maniera rigida, oggi, non si salverebbe praticamente nessuno......





    Punti di vista. Nelle tradizioni autoctone c'è il culto degli Antenati, del Genius populi (sangue) e Genius loci (suolo). Chi le trascura per seguirne altre, è come se venisse meno ad un impegno di fedeltà.
    Quindi i Cristianissimi Eroi della Mistica Fascista, delle Brigate Nere, i Falangisti spagnoli, i Legionari Rumeni, le Croci Frecciate Ungheresi, a tuo dire, sarebbero da biasimare perché non praticavano i riti pagani? Ma ti rendi conto dove conduce questa logica demenzialmente intollerante?






    Se è spento, bisogna riaccenderlo. Se fra lui e i suoi collegamenti "sottili" si frappongono delle interferenze tipo l'islam, riaccenderlo diventa enormemente più difficile. tieni conto che la religio romana è una religione pubblica, che si fonda su di un vincolo che impegna lo Stato. Se l'Italia riconoscesse anche l'islam, diventa ancora più difficile tutta l'azione di "influenza".
    Le interferenze frapposte tra l'Europeo attuale e l'indoeuropeo delle origini si riassumono nell' "elenco" di cui sopra: la religione islamica non ha avuto alcun ruolo negativo in tale senso, infatti non esistono conversioni di massa e se dobbiamo denunciare un pericolo nel dominio spirituale allora esso è rappresentato dalla diffusione della "seconda religiosità", pericolo già denunciato a suo tempo da Evola.



    il problema immigratorio investe tutti gli ambiti, perchè mette in conflitto le etnie, e le etnie sono realtà integrali. per es: quando gli islamici fanno pressione perchè lo stato italiano modifichi la sua legislazione in un certo senso
    (che so, sessi separati), l'aggressione non è biologica, ma giuridica.

    Le etnie possono, o meglio dovrebbero essere realtà integrali(ovvero corpo,anima e spirito). Oggi lo sono in potenza, ma non in atto: se si vuole risolvere il problema immigratorio è necessario inquadrarlo globalmente e discriminare non in base alla religione, ma alla razza. Altrimenti, i primi ad essere discriminati, in base ai tuoi criteri, sarebbero in primis gli stessi Europei....

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da nicolas eymeric Visualizza Messaggio
    Sicuramente, ma per riscoprire la propria identità autentica bisogna separare il grano dal loglio, liberando l'Europa da certe incrostazioni ideologiche che si sono sedimentate nel tempo.

    Certo, ma tu hai rovesciato il rapporto causa-effetto. É inutile aspettare lo scioglimento della Nato come condizione necessaria per tutto il resto. Se nelle nazioni europee non si diffondono determinati principi, in base ai quali si comincia a volere la sovranità, gli yankees non schiodano mai. Bisogna farli schiodare.


    Non si tratta di storicismo, bensì della "Disintegrazone del sistema", testo ove, già 39 anni fa, venivano messi alla berlina i ragazzotti neofascisti dell'epoca che, blaterando di difesa dell'Europa, non si rendevano conto che la loro azione, se impostata in quei termini, conduceva solamente alla difesa ottusa dell'ordine americano-sovietico nato dalla Seconda Guerra Mondiale.

    É storicismo perchè sono stati messi in fila tutti i fenomeni ideologici avvenuti nello spazio continentale senza farne la "genealogia dei valori"
    La difesa dell'identità europea dovrebbe essere un valore primario e permanente, poi si può declinare a seconda delle circostanze. In tempi di bipolarismo era saggio non aderire a nessun blocco. Adesso la situazione è diversa, per il discorso identitario c'è grande spazio, potenzialmente.


    Se non si è in grado di distinguere ciò che si auspica da ciò che effettivamente esiste si ignora l'abc della politica e si è solo strumentalizzati.
    L'importante è non fermarsi all'esistente: si ha un'altra idea di Europa sì o no ? O va bene il mostro tecno-burocratico che fa capo a Bruxelles ?


    In quello che tu definisci "elenco" sono comprese le forze che attualmente dominano il quadro ideologico-politico europeo,distanti anni-luce dall'autentico retaggio ario-europeo. Con-fusa è la tua analisi, che si basa sull'equazione, inesatta e foriera di equivoci, Europa attuale= mondo indoeuropeo.

    Non l'ho fatta io questa equazione. io dico che c'è una Europa latente che ora è oscurata ma può sempre risvegliarsi e rimanifestarsi. Quando si constata che non c'è una strategia geopolitica unitaria, si dice solo un aspetto della questione.
    Gli altri aspetti sono che la terra-Europa è sempre la stessa che è stata abitata dai popoli nostri antenati, e questi stessi antenati sono più o meno gli stessi, antropologicamente parlando, di quelli di epoca romana. Le ideologie sono quanto mai effimere e passeggere, non ha nessuna importanza che il quadro attuale sia in un certo modo. Il retaggio ario-romano è sempre lì, come un corredo muto, basta solo volerlo riattualizzare. Del resto non è un caso che anche nel dibattito dei politologi sul funzionamento della UE, il modello più preso ad es. è sempre quello imperiale romano.
    L'essenziale è diffondere una visione del mondo ed un sistema di valori alternativi a quelli attuali, in linea con il corredo... poi i mutamenti sociali vengono di conseguenza.




    Bella canzone, mi riconosco nei valori in essa espressi. Semmai, parafrasando il porco Magdi Allam, potrei dire: "io amo la cultura e la spiritualità indoeuropea, ma gli europei la amano?

    Beh la maggior parte probabilmente non la conoscono neanche.




    Gli Europei attuali non hanno abbracciato alcuna "flatulenza esotica"..... lo stesso Cristianesimo, inteso come forma tradizionale, è ormai sparito dalla coscienza degli Europei, sostituito dalla pseudo-identità consumistica.

    Alcuni lo stanno facendo (mi riferisco a chi si converte all'islam) paradossalmente tra chi dovrebbe essere nazionalista" e quindi conoscere le proprie radici. invece la cosa tragica è che proprio dalle nostre parti qualcuno identifica l'Europa con l'americanizzazione.
    A meno che naturalmente non si tratti di malafede: quando dici ad un fascislamizzante "la civiltà che difendiamo non è l'occidente" lui ti chiede
    "ma la nostra civiltà qual è ?" il che vuol dire o che non ha fatto nemmeno le medie oppure che sta simulando.



    Ma cosa c'entra?
    C'entra perchè fa capire che l'Europa è anzitutto un archetipo che si situa alle nostre origini stesse, e non importa che nella storia abbia visto succedersi liberalismo, illuminismo, democrazia etc...



    I tuoi interventi in questo post, soprattutto in materia di forme tradizionali altrui, tradiscono un'intolleranza tipica della religiosità semitica: sei sicuro di aver compreso veramente ed a fondo i valori della spiritualità aria?
    Piuttosto, tu sei sicuro di non aver scambiato la tolleranza per indifferenza di tipo agnostico ? La tolleranza antica aveva dei limiti, oltrepassati i quali si provocava una netta reazione. Il cristianesimo era fuori da questi limiti, e sicuramente lo sarebbe stato anche l'islam, per le comuni caratteristiche.



    Premesso che, nel quadro di un organizzazione politica imperiale che si rifaccia ai principi dell'imperium romano, ognuno è libero di professare la forma tradizionale che più gli sia consona, purché, naturalmente, essa non impedisca la fedeltà ai principi dello Stato, sono d'accordo sul fatto che l'Europeo vero e proprio sia quello che è tale nel corpo, nell' anima e nello spirito, ma se poniamo queste condizioni in maniera rigida, oggi, non si salverebbe praticamente nessuno......
    Vero, però bisogna tener per fermo il "dover-essere" e tentare di avvicinarvi sempre di più l'essere.



    Quindi i Cristianissimi Eroi della Mistica Fascista, delle Brigate Nere, i Falangisti spagnoli, i Legionari Rumeni, le Croci Frecciate Ungheresi, a tuo dire, sarebbero da biasimare perché non praticavano i riti pagani? Ma ti rendi conto dove conduce questa logica demenzialmente intollerante?
    Sono piani diversi. Nessuno discute il valore militare e combattentistico, però se si ha una idea di Europa bisogna porsi anche il problema della forma spirituale. In altri termini, il famoso problema delle "radici". personaggi che spesso vengono citati, al di là del fulgido esempio, oggettivamente sono asserviti ad una forma spirituale estranea, né più né meno che un Costantino o un Carlo Magno




    Le interferenze frapposte tra l'Europeo attuale e l'indoeuropeo delle origini si riassumono nell' "elenco" di cui sopra: la religione islamica non ha avuto alcun ruolo negativo in tale senso, infatti non esistono conversioni di massa e se dobbiamo denunciare un pericolo nel dominio spirituale allora esso è rappresentato dalla diffusione della "seconda religiosità", pericolo già denunciato a suo tempo da Evola.

    Ma potrebbe averlo in futuro, se si accetta l'idea che la nazionalità sia solo un fattore biologico.



    Le etnie possono, o meglio dovrebbero essere realtà integrali(ovvero corpo,anima e spirito). Oggi lo sono in potenza, ma non in atto: se si vuole risolvere il problema immigratorio è necessario inquadrarlo globalmente e discriminare non in base alla religione, ma alla razza. Altrimenti, i primi ad essere discriminati, in base ai tuoi criteri, sarebbero in primis gli stessi Europei....

    Primariamente su base etnica, ma senza dimenticare la religione: una fede universalistica si può diffondere sia per immigrazione sia per propaganda.
    Gli italiani che si convertono, alterano la cultura nazionale e rendono problematico il radicamento dell'archetipo italico.

  6. #16
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    Secondo me, in tutto questo, c'è da non confondere "guerra di civiltà" (sbagliata), con tutela dell'identità culturale.

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da Civis Romanus Visualizza Messaggio

    Anche se gli U$A non esistessero proprio, il nemico-islam non verrebbe meno.
    Oltre a tutti i recenti arrivati, l'Europa deve essere ancora ripulita nei Balcani dal tempo degli Ottomani.

    Diciamo anche che gli arabi con la collaborazione inglese, si liberarono dagli ottomani.Diciamo anche che se nel 48 non fosse stato attuato un piano criminale, di certo non staremmo ora a parlare di pericolo islamico e contrasti con il mondo arabo.Personaggi come Nasser o Mossadeq sono stati demonizzati dall'occidente, personaggi che di certo non avevano pretese imperialistiche.Con determinati ragionamenti tutt'oggi si è voluta giustificare la polveriera iraqena, questa è la realtà.....

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Civis Romanus Visualizza Messaggio

    No, anzi, chi più dei Gentili può essere più sensibile a questo piano ?
    La eccessiva tolleranza dei Romani fece sì che il nuovo credo non venisse affrontato e debellato subito alla radice. E l'Impero pagò con il crollo la sua eccessiva apertura. Sarebbe idiota commettere due volte lo stesso errore.

    Per i cristiani, il problema è diverso. Sono in gran parte nostri connazionali convertiti; quindi in senso pieno non sono più Europei, però la loro natura latente permane e possono essere recuperati.
    .
    Dopo 2000 anni?Ma se un gran numero di identitaristi la considera religione dei padri per il baluardo occidentale.Non cè riuscito il nazional-socialismo a debellare tale virus (per non parlare dell'errore grossolano dei patti lateranensi in Italia), dubito che ci si riesca in futuro...E poi su quali basi?E un discorso che continua ad essere elitario purtroppo....

 

 
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