Meditazione e Preghiera

[AuspiciousMerit]

Io direi che in quest'ultima è importante (direi fondamentale), il suono, non solo significato.

Potresti per favore espandere il concetto? Mi sembra strano che un Dio creatore onnipotente e amorevole faccia attenzione al suono delle preghiere, però potrei benissimo sbagliarmi.
Grazie

[turbociclo]

Ci sono forse in alcuni suoni vibrazioni primordiali che possono riportarci all'inizio del Tutto, il famoso big bang, l'attimo in cui ci siamo ritrovati immersi nel tempo, nella materia? E' certo risaputo che l'OM rappresenta il suono primordiale...in situazioni di silenzio, come ad esempio in alcuni posti di montagna, riesco a percepire quella specie di incessante ronzio che sembra allo stesso tempo esterno ed interno a me stesso...vibrazione cosmica che percepivo anche da bambino, associandolo chissà perché all'elettricità...

[campodimarte]

In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio

[pfjodor]

Potresti per favore espandere il concetto? Mi sembra strano che un Dio creatore onnipotente e amorevole faccia attenzione al suono delle preghiere, però potrei benissimo sbagliarmi.
Grazie

ma certo, ma per la visione di Dio che forse hai tu.

e anche quella che si ha dell'Assoluto (Brahman), nei veda, almeno credo.


espandere il concetto? non saprei come...per ora.

[stuart mill]

mah.. veramente proprio la visione dle Brahman (nirguna) dei veda e delle upanishad, indica l'importanza del suono e la minore importanza del significato. Però, auspicios un pò malignamwente, faceva notare implicitamente che, per la visione che spesso hanno i teisti del loro dio, ebbene è quantomeno strano rimarcare l'importanza del suono nella preghiera

[pfjodor]

malignamente o no, questo riguarda lui.

la visione che hanno i teisti del loro dio è un problema.

volevo solo dire che spesso si confondono i piani e le visioni dando per scontato di conoscere bene le realtà spiritual-religiose altre.

[IATPAN]

Come disse l'eccelso Signore dello Yoga :
"È meglio fare il proprio dovere (dharma), anche se in maniera imperfetta, che compiere bene il dovere di un altro. È meglio morire adempiendo i propri doveri"

Mi sembra un'eccellente ritratto del precariato come condizione di vita odierna: in un'era nella quale quasi nessuno occupa il posto che gli pertiene quasi tutti compiono (tralasciamo come) il dovere di altri.

"perché i doveri altrui sono pieni di paura e pericolo"

Il che rimanda a quell'altra (mai abbastanza citata) sentenza un tempo visibile sul Pronao del Tempio di Apollo a Delfi: "Farsi garanti per altri porta danno".