Riporto lettera fatemi pervenire dal segretario della Liga Veneta Repubblica Fabrizio Comencini.
Alberto Dal Molin
http://www.ligavenetarepubblica.org/

Molti cittadini, nelle strade, ai mercati, quando distribuiamo la nostra propaganda elettorale, ci chiedono la differenza tra la Liga e la Lega, tra la LIGA VENETA REPUBBLICA e la LEGA NORD PADANIA.
Spesso ci viene da sorridere non tanto per la domanda che è più che legittima ma per la conferma implicita che il sistema di DISINFORMAZIONE è sovrano.
Ci sarebbe tanto da dire sulla democrazia italiana, sorvoliamo per ragioni di spazio ed entriamo in argomento: LIGA VENETA REPUBBLICA o LEGA NORD Padania-Bossi ( così è il loro marchio) ?
-Il nostro è un partito solo Veneto;
Il loro è un partito italiano ( si sono presentati in molte elezioni in tutta Italia);
-Il nostro partito vuole l’AUTOGOVERNO del VENETO, minimo lo Statuto Speciale;
Il loro partito vuole la Padania autonoma, e unita, ( dove inizia e finisce la Padania?);
-Il nostro partito ha una base etnica, sociale, territoriale ben definita il Veneto, l’antica e libera Repubblica o Stato Veneto: la VENETIA, con i cittadini che vivono e lavorano in Veneto;
Il loro partito NON HA una base etnica, sociale e territoriale omogenea: va ( quando va bene) dalla Toscana alle Marche dal Sud-Tirolo alla Liguria con capitale Milano ( i maligni dicono Varese giacché tutti i dirigenti che contano e i ministri sono lombardo-varesotti).
-Noi dopo 140 anni di dominio di Roma e Milano vogliamo la LIBERTA’ L’Autogoverno;
Loro vogliono continuare con la predominanza straniera quella di Milano.
La Lega Nord Padania ha sempre bloccato la spinta autonomista, indipendentista e venetista adducendo motivi i più disparati: “ bisogna aspettare che tutto il nord si affranchi, il Veneto da solo non ce la può fare (balle! ndr), siete egoisti, siete pagati dai servizi segreti ( affermazione riservata ai “SERENISSIMI” dopo l’assalto al campanile di San Marco), siete traditori della causa del nord ecc…”
Vogliamo parlare del gruppo dirigente della Lega Nord e di cosa questo ha fatto per il Veneto?
La Lega Nord ha fatto parte del Parlamento Italiano dal 1992 ( prima ci fu la LIGA VENETA 1983- 1987 nel 1987 fu eletto Bossi al senato per la Lega Lombarda), la Lega Nord ha fatto parte del governo Italiano con ministri propri e importanti 1994 (1°governo Berlusconi) 2001 (2° governo Berlusconi fino al maggio 2006).
Ministri Lega Nord 1994- Roberto Maroni lombardo Varese, ministro dell’INTERNO, Vito Gnutti lombardo, ministro Attività Produttive, Francesco Speroni lombardo Varese, ministro delle Riforme, Domenico Comino piemontese, ministro commercio estero e U.E.
Ministri della Lega Nord 2001- Roberto Maroni lombardo Varese, ministro del Lavoro e wellfare; Roberto Castelli lombardo Lecco ministro di Giustizia, Umberto Bossi lombardo Varese, ministro delle riforme, poi 2004 Roberto Calderoni lombardo, ministro riforme.
COS' E’ CAMBIATO PER IL VENETO?
COS' E’ CAMBIATO PER IL NORD?
La risposta è tristemente semplice.

--Parliamo ora della riforma Costituzionale proposta da Calderoli votata e poi bocciata con referendum giugno 2006.

Andando a leggere questa riforma costituzionale denominata "Devolution" (che nulla ha che vedere con quella vera in vigore in Scozia) su come avrebbe dovuto essere l’art.117 comma 2 che parla delle competenze esclusive dello stato emergono diversi dati interessanti che fanno luce sulla natura CENTRALISTA di quanto approvato dal parlamento con il voto di Lega, Fi, An, Udc. Competenze che vengono centralizzate e passano dalle Regioni allo Stato ( avete letto bene competenze che passano allo stato centrale!):
«promozione internazionale del sistema economico e produttivo nazionale»;
«politica monetaria ….e del credito …e organizzazioni comuni di mercato
«m-bis) norme generali sulla tutela della salute; sicurezza e qualità alimentari»
«s-bis) grandi reti strategiche di trasporto e di navigazione di interesse nazionale e relative norme di sicurezza;
s-ter) ordinamento della comunicazione;
s-quater) ordinamento delle professioni intellettuali; ordinamento sportivo nazionale;
S-quinquies) produzione strategica, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia».”.
Competenze che erano in capo allo stato e che rimangono allo stato centrale:
n) norme generali sull’istruzione;
h) ordine pubblico e sicurezza, escluso la polizia amministrativa «regionale e» locale;
s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città E’ INTRODOTTO IL PRINCIPIO DI PREMINENTE INTERESSE NAZIONALE.
Con questo “trucco” ogni competenza regionale può essere revocata e trasferita allo stato in qualsiasi momento. Questa non è devolution, ma centralismo.
Alle regioni viene dato (art.117 comma 4):
a) assistenza e organizzazione sanitaria; (Competenza che hanno già, in pratica lo stato fa le leggi la regione ci mette il lavoro organizzativo e le risorse, proprio come adesso!) b)
Organizzazione scolastica, gestione degli istituti scolastici e di formazione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche; (anche qua lo stato fa i programmi, le leggi e la regione ci mette il lavoro per l’organizzazione e i soldi)
c) definizione della parte dei programmi scolastici e formativi d’interesse specifico della Regione; (tutto qua?)
d) polizia amministrativa (ma i vigili urbani sono già comunali e ordinati da leggi regionali!)
Non c’è federalismo fiscale! , nonostante le sentenze della Corte Costituzionale. Anche sulle (poche) competenze esclusive delle regioni il governo centrale può bloccare le leggi regionali con il principio di "Interesse Nazionale" non previsto da nessun stato federale (vero) al Mondo. Quindi in realtà non esiste alcun potere 'esclusivo' delle Regioni. Questo non era un passo avanti per il federalismo, ma tre passi indietro che avrebbero portato ad un ulteriore, nuovo centralismo.
FORSE ORA SI PUO’ CAPIRE PERCHE’ NON CI FIDIAMO PIU’ DEI LOMBARDI E DEI PADANI E PERCHE’ C’E’ BISOGNO DI UN PARTITO VENETO, LA LIGA VENETA REPUBBLICA.

Fabrizio Comencini