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  1. #11
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    IMHO questa storia del PPP vale fino a un certo punto, cioè per i beni di prima necessità, per i beni industriali non penso proprio che il prezzo sia molto inferiore al nostro.

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da marlboro-man Visualizza Messaggio
    continua a nn rispondere alla mia domanda sugli straordinari.Non e' che postando un articolo di qlc organo governativo cinese fornisci autorevolezza alla tua linea difensiva neio confronti della dittatura "illuminata" di Pechino.
    Gli organi governativi di Pechino mi tocca sentirmeli tutti i gg della settimana vivendo dove vivo e so,come sanno tantissimi cinesi che i giornali e i mass media sono soltanto organi di propaganda tanto che in cinese oramai quando si parla di pubblicita o notizie si usa sempre e solo la parola propaganda,xuanchuan.
    I mass media cinesi ma anche quelli occidentali quando parlano della cina hanno un paio di difetti di base:
    -parlano per un interesse o l altro(quello scandalistico del popolo,quello di propaganda per far piacere al governo e rassenerare gli spiriti degli imprenditori stranieri che si sentono sempre la spada di damocle sulla gola)
    -parlano generalmente delle zone urbane(per esempio riguardo alle nuove leggi sui lavoratori).Non metto in dubbio che a Shanghai o Shenzhen,dove l atmosfera e' piu vicina a NEy York che a Pechino le leggi vengano applicate(magari ancora + severamente sulle ditte occidentali) ma nel resto della Cina ne dubito.
    Faccio parlare un utente che per lavoro è in Cina;
    Io ho vissuto in cina per un pò di tempo e sono tornato varie volte, ora andrò a sposarmi. L'impressione che ho avuto è che la gente sia molto ma molto più ottimista di noi italiani, e non mi risulta che lavorino 16 ore al giorno con le sbarre alla finestra; io ho lavorato un'anno con i cinesi in fabbrica, a Changsha, e lavoravano molto meno di noi italiani e sicuramente molto più rilassati. Certo, noi dovevamo finire un'impianto industriale entro certi termini e quindi facevamo una valanga di straordinari, ma loro facevano 8 ore standard. Di solito vedevo un gruppo di 10 persone con un responsanbile che dava ordini, 7 lavoravano e 3 guardavano. Fidatevi non si ammazzano di lavoro. Tra l'altro varie volte ci hanno combinato casini all'impianto e noi ci siamo lamentati (molto incazzati) con il responsabile, ma si è sempre rivolto agli operai con una certa cortesia, mentre da noi in italia sarebbe successo tutt'altro. Considerate che la mia ragazza ha paura a sposarmi perchè considera l'italia "POVERA", nel senso più povera della cina. Ha visto le foto delle nostre città e mi ha detto che ci sono tutte "case vecchie e basse", che la gente ha tutte macchine piccole, che i prezzi del vestiario e del cibo sono esorbitanti, che tutti sono indebitati con le banche per comprare casa. Questo per dirvi che molti di noi pensano di andare in cina per esportare la nostra democrazia, ma loro, neanche la vogliono (perlomeno le persone con cui ho parlato). La cosa che fa invidia è il loro ottimismo, infatti tutti hanno il cellulare che gli costa come uno stipendio e alla domanda: come fai a permettertelo ? loro dicono:"bhè l'anno scorso guadagnavo 1500 yuan (150euro), quest'anno ne guadagno 3000, il prossimo 6000 quindi perchè risparmiare all'osso ora quando posso farlo tranquillamente i prossimi anni?"
    Questa, ripeto, è la mia esperienza, non posso fare un discorso generale, ma smettiamola di fare i provincialotti e pensare che l'italia sia il paese dei balocchi, non ci crede più nessuno. L'informazione in italia ci sta prendendo per il culo dicendo che tutto quello che arriva dalla cina fa male, ovvio se vogliono riuscire a vendere a 400 euro scarpe o vestiario che ne vale 20 devono pure infamare chi le vende per 25 euro.
    Il link che to ho postato e che tu non sei nemmeno andato a vedere non era cinese.
    http://www.corriereasia.com/cina/spe...avoro_cina.pdf
    in cui si dice:
    In conclusione, già da tali brevi punti sopra esposti si coglie chiaramente la volontà del governo cinese (almeno a livello ufficiale) di tutelare sempre maggiormente la posizione dei lavoratori subordinati quale parte contraente debole, uniformandosi così agli standard acquisiti dai paesi occidentali.
    la regolamentazione degli straordinari c0'era già da prima. Non si poossono fare più di 3 ore di straordinari che verranno pagati fino al 200% dello stipmedio normale.
    la durata dell'orario di lavoro è di 8 ore giornaliere, per un totale di 40 ore settimanali (è possibile concordare, con i sindacati e le associazioni di lavoratori, un prolungamento dell'orario di lavoro, quando è giustificato dalle esigenze di produzione e, comunque, non supera di più di 1 ora al giorno le soglie previste. Come nella legislazione italiana, il compenso per l'attività lavorativa prestata in occasione di giorni festivi, ferie, feste nazionali, ecc., deve essere corrisposto in misura percentualmente maggiore rispetto a quello "base", con incrementi che vanno dal 50% al 200%).
    questo già secondo le vecchie normative :
    "Labour Law", del 1994, e le "Administration of Labour in Foreign Funded Enterprises Provisions", del 1994, nonché le "Unemployment Insurance Regulations" e le "Payment of Social Insurance Premium Tentative Provisions", del 1999,
    http://209.85.135.104/search?q=cache...ient=firefox-a
    Poi la Cina è un continente e ci saranno anche violazioni. Ma con la legge entrata in vigore il 1 Gennaio le impresa che violano rischiano molto.

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Boba Fett Visualizza Messaggio
    IMHO questa storia del PPP vale fino a un certo punto, cioè per i beni di prima necessità, per i beni industriali non penso proprio che il prezzo sia molto inferiore al nostro.
    Contesta gli standard internazionali adottati da FMI-WB-CIA, Unione delle banche svizzere e vari università. Il PPP non è una invenzione dei comunisti ma di un economista tedesco negli anni '20. Per la verità c'è discussione tra e ci sono vari standard ma ad esempio l'Unione delle banche svizzere adotta un indice medio tra 10 metodi differenti di calcolo del PPP. Sulla Cina nel suo complesso la questione è ancora più complcata, Infatti io ho evitato di fare confronti tra la Cina nel suo complesso e l'Italia perchè è molto difficile, ho invece confrontato Shanghai e Roma!! Cioè orizzonti limitati!!! L'unica cosa che si può dire p che Sganghai è la zona più evoluta. Grazie lo so anchio. Però voglio semplicemente dire che il pietismo nei confronti degli operai cinesi schivizzati è fuori luogo. perchè sta gente ci farà un culo così!!! Invece di demonizzarli bisognerebbe imparare da loro.

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Red Shadow Visualizza Messaggio
    Contesta gli standard internazionali adottati da FMI-WB-CIA, Unione delle banche svizzere e vari università. Il PPP non è una invenzione dei comunisti ma di un economista tedesco negli anni '20. Per la verità c'è discussione tra e ci sono vari standard ma ad esempio l'Unione delle banche svizzere adotta un indice medio tra 10 metodi differenti di calcolo del PPP. Sulla Cina nel suo complesso la questione è ancora più complcata, Infatti io ho evitato di fare confronti tra la Cina nel suo complesso e l'Italia perchè è molto difficile, ho invece confrontato Shanghai e Roma!! Cioè orizzonti limitati!!! L'unica cosa che si può dire p che Sganghai è la zona più evoluta. Grazie lo so anchio.
    Io vorrei semplicemente sapere la differenza di prezzo (se c'è) per i beni come automobili, materiale informatico, ecc. ecc. tra PRC e paesi occidentali. Il discorso sul big mac non lo metto in discussione.
    Però voglio semplicemente dire che il pietismo nei confronti degli operai cinesi schivizzati è fuori luogo. perchè sta gente ci farà un culo così!!! Invece di demonizzarli bisognerebbe imparare da loro.
    Quoto e aggiungo che per sollevarsi dalla arretratezza e dalla miseria l'unica è rompersi prima il culo; pretendere di avere tutti i diritti, i cazzi e i controcazzi quando ancora il proprio Paese deve recuperare un gap gigantesco nei confronti degli altri non ha senso. Anche perché se le industrie occidentali hanno delocalizzato là la produzione è perché potevano pagare meno e non avevano tutti gli scazzi dei sindacati in occidente, altrimenti non ci sarebbero mai andati!

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Boba Fett Visualizza Messaggio
    Io vorrei semplicemente sapere la differenza di prezzo (se c'è) per i beni come automobili, materiale informatico, ecc. ecc. tra PRC e paesi occidentali. Il discorso sul big mac non lo metto in discussione.Quoto e aggiungo che per sollevarsi dalla arretratezza e dalla miseria l'unica è rompersi prima il culo; pretendere di avere tutti i diritti, i cazzi e i controcazzi quando ancora il proprio Paese deve recuperare un gap gigantesco nei confronti degli altri non ha senso. Anche perché se le industrie occidentali hanno delocalizzato là la produzione è perché potevano pagare meno e non avevano tutti gli scazzi dei sindacati in occidente, altrimenti non ci sarebbero mai andati!
    Non so se hai visto il mio 3d sul "clone" della Smart che in realtà non è un clone perchè è un'auto a 4 posti e con il motore elettrico. La Noble (così si chiama) penso che costi in Cina l'equivalente di 3.500 euro. Ma in Cina ci schiaffano delle tasse enormi sulle auto quasi pari al costo dell'auto stessa per limitare l'inquinamento. Nonostante questo l'80% dei nuclei famigliari di Pechino ha l'auto e quest'anno le vendite si sono incrementate dell'25%. Poi non so se la Noble che è elettrica paghi la sovratassa.
    http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=421060
    Per quanto riguarda i diritti, sulla carta con la nuova legge sul lavoro sono quasi maggiori che in Italia. Bisognerà vedere se saranno applicati uniformemente in tutta la Cina che è vastissima.
    Io comunque non credo che gli imprenditori vadano in Cina solo perchè i salari sono bassi rispetto all'Italia. Ci sono altri motivi altrimenti andrebbero in Indonesia; Bengla Desh o India.
    Prendiamo una azienda come era il Nuovo Pignone ora proprietà della General Elettrics. Mette una azienda in Cina di compressori-:
    Salari minori (il che non significa necessariamente da fame proprio perchè il costo della vita è minore)
    Costo del lavoro molto minore (anche se i contributi devi pagarli e sono minori che in Italia ma in linea con molti paesi europei (Irlanda, Spagna) in percentuale sullo stipendio è ovvio.
    Le ferie devi pagarle (9 giorni ma ne possono fare 15 di ferie)
    Le tasse sono minori ma dall'anno scorso non molto minori. Se però reinvesti i profitti hai diritto ad agevolazioni.. E il tasso di reinvestimento è molto forte.
    Ma soprattutto Forte Mercato Interno (il secondo del mondo) e in grande crescita. Quindi i compressori li puoi vendere anche all'interno della Cina.
    Inoltre la Cina è il terzo importatore del mondo e tra poco sarà il secondo. Se tu come Nuova Pignone fai turbine a gas in Italia già che sei in Cina puoi piazzare sul mercato cinese le turbine fatte in Italia.
    Poi una manodopera praticamente inesauribile
    un milione di ingegneri sfornati ogni anno
    ricerca scientifica
    ambiente dinamico.
    scarsa criminalità
    niente mafia o criminalità organizzata.
    Bassa conflittualità

    Con l'India non c'è confronto!!! E li la monodopera costa la metà!!!

  6. #16
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    red come mai certe aziende cinesi si stanno delocalizzando in paesi asiatici vicini?

  7. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da Red Shadow Visualizza Messaggio
    Secondo la Union Bank of Switzerland's "Prices and Earnings" Report 2006
    (lo si può scaricare da qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Purchasing_power_parity)
    per comprare un Big Mac al Mc Donald un lavoratore metalmeccanico romano deve lavorare per 25 minuti mentre un lavoratore dllo stesso settore di Shanghai deve lavorane 38. Siccome il prezzo del Big Mac costituisce uno dei modi in cui internazionalmente si stabilisce il potere d'acquisto, cioè il cosidetto Puchasing Powr Parity, allora sappiamo che nel 2006 il lavoratore di Shanghai aveva un potere d'acquisto che era circa il 65,4% di quello del suo omologo romano.
    Negli ultimi due anni il salario dei cinesi è aumentato, escludendo l'inflazione di più del 13% l'anno (13,1-2006--14,1-2007) mentre quello italiano è addirittura diminuito. Possiamo allora stimare se l'andazzo è questo come sarà la capacità d'acquisto futura. Se lo sipendio degli italiani rimane fermo, e non diminuisce come begli ultimi 5 anni e se lo stipendio dei cinesi aumenta del 13% come negli ultimi 3 anni (quest'anno il costo del lavoro è aumentato del 40% in soli 3 mesi per via dell'introduzione del nuovo codice del lavoro) otteniamo che nel 2011 il lavoratore di Shanghai guadagnerà uno stipendi che in termini di spendibilità è del 20% superiore a quello dell'equivalente romano.

    Domanda in questo caso i sindacati cinesi che contano 140 milioni di iscritti cioè più di tutti gli altri al mondo, potranno lamentarsi della concorrenza sleale dell'Italia dove i lavoratori sono schiavi? Cioè sarebbe legittimo che i giornali cinesi scrivessero tutte le puttanate che scrivono i nostri sul Lavoro in Cina oggi?
    Splendido ragionamento!
    Myrddin

  8. #18
    Viva la piadina!!!
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    Citazione Originariamente Scritto da Red Shadow Visualizza Messaggio
    Non so se hai visto il mio 3d sul "clone" della Smart che in realtà non è un clone perchè è un'auto a 4 posti e con il motore elettrico. La Noble (così si chiama) penso che costi in Cina l'equivalente di 3.500 euro. Ma in Cina ci schiaffano delle tasse enormi sulle auto quasi pari al costo dell'auto stessa per limitare l'inquinamento. Nonostante questo l'80% dei nuclei famigliari di Pechino ha l'auto e quest'anno le vendite si sono incrementate dell'25%. Poi non so se la Noble che è elettrica paghi la sovratassa.
    http://www.politicaonline.net/forum/...d.php?t=421060
    Per quanto riguarda i diritti, sulla carta con la nuova legge sul lavoro sono quasi maggiori che in Italia. Bisognerà vedere se saranno applicati uniformemente in tutta la Cina che è vastissima.
    Io comunque non credo che gli imprenditori vadano in Cina solo perchè i salari sono bassi rispetto all'Italia. Ci sono altri motivi altrimenti andrebbero in Indonesia; Bengla Desh o India.
    Prendiamo una azienda come era il Nuovo Pignone ora proprietà della General Elettrics. Mette una azienda in Cina di compressori-:
    Salari minori (il che non significa necessariamente da fame proprio perchè il costo della vita è minore)
    Costo del lavoro molto minore (anche se i contributi devi pagarli e sono minori che in Italia ma in linea con molti paesi europei (Irlanda, Spagna) in percentuale sullo stipendio è ovvio.
    Le ferie devi pagarle (9 giorni ma ne possono fare 15 di ferie)
    Le tasse sono minori ma dall'anno scorso non molto minori. Se però reinvesti i profitti hai diritto ad agevolazioni.. E il tasso di reinvestimento è molto forte.
    Ma soprattutto Forte Mercato Interno (il secondo del mondo) e in grande crescita. Quindi i compressori li puoi vendere anche all'interno della Cina.
    Inoltre la Cina è il terzo importatore del mondo e tra poco sarà il secondo. Se tu come Nuova Pignone fai turbine a gas in Italia già che sei in Cina puoi piazzare sul mercato cinese le turbine fatte in Italia.
    Poi una manodopera praticamente inesauribile
    un milione di ingegneri sfornati ogni anno
    ricerca scientifica
    ambiente dinamico.
    scarsa criminalità
    niente mafia o criminalità organizzata.
    Bassa conflittualità

    Con l'India non c'è confronto!!! E li la monodopera costa la metà!!!

    Shadow descrivi la Cina quasi fosse un paradiso... alla lista dovresti aggiungere una corruzione elvatissima, si stima che nel solo 2006 si trattava di quasi 70 mld di USD.
    Molte aziende Cinesi hanno inziato a delocalizzare, Vietnam, Malasya, sopratutto per i pordotti meno qualitativi concentrando prodotti migliori in Cina, puo' essere una mossa giusta, ma inziare la delocalizzazione ORA che hanno ancora avantaggi competivi enormi puo' essere letto sia come un "attacco preventivo" o un sintomo di qualcosa che non va gia' da ora.

    Sicuramente nelle citta' di Mao, Comunismo e pugnette varie, sopratutto i giovani se ne fregano altamente... puntano a fare soldi, vogliono vivere all' Occidentale, vogliono telefonini ultimo grido, gli ipod andare allo Starbucks (o copie Cinesi che nascono come funghi), vogliono i jeans, amano Prada Gucci Armani ecc ecc., in poche parole tu hai quasi un approccio "ideologico" quando parli della Cina.
    Qelli putano a fare soldi, basta vedere le zone con grande presenza Cinese ma che non hanno avuto il gioco dei "compagni" per decade, HongKong, Macao, Singapore, Taiwan.

  9. #19
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    La corruzione e' alle radici del sistema cina.
    celebre e' la storia di un contadino del Fujian che fece carriera prima importando tv da taiwan e poi aprendo la sua ditta.

    tanto era "dentro" il sistema e la sua lista di 'amici" in cui figuravano anche militari e governatori vari poteva avvolgere la grande muraglia.
    Costrui anche una villa tutta in mattonelle rosse che venne chiamata,red mansion,probabilmente in onore di un celebro romanzo cinesel sogno della camera rossa,esclusivamente per intrattenere i suoi facoltosi ospiti.Finanzio una scuola,fece riparare un intera strada eccecc
    Poi i vertici del potere cambiarono,Zhu Rongji decise di "ripulire"(...)la nazione dalla corruzione(............)e trovo in Lai Changxin il suo capo espiatorio.Lai venne accusato di tutte le cose peggiori.Lai riparo' in canada ma il governo gli congelo tutti i beni,arresto tutti i suoi amici e parenti.Molti si suicidarono...
    ...

  10. #20
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    ceto toghe rosse anche lì....

    beh lì ovviamente


    secondo me tra qualche anno gli italiani emigreranno veramente in cina e chissà se ci riserveranno il trattamento stile moratti che abbiamo riservato a loro e una continua campagna denigratoria e infamante

 

 
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