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  1. #1
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    Bush e Putin: amici per la pelle

    Bush e Putin: amici per la pelle

    Era stata simpatia a prima vista, almeno da parte di George W. Bush. Nel primo famoso incontro tra il presidente americano e Vladimir Putin, nel giugno 2001, Bush aveva detto di ''avere letto la sua anima''. Del presidente russo ci si poteva fidare. Era l'inizio di una insolita amicizia tra il presidente texano e l'ex agente del Kgb. Ma quasi sette anni più tardi, dopo venti incontri personali tra i due leader, è giunto il momento del saluto. ''Quella di Soci sarà la mia ultima possibilità di incontrare faccia a faccia Putin, da presidente - ha osservato l'inquilino della Casa Bianca -. Ho avuto un rapporto molto interessante con lui. Mi sta molto simpatico''. Ma a sciupare questa cornice cordiale è lo stato dei rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia, giunti ad un livello di ulteriore tensione dopo i recenti contrasti sullo scudo anti-missile e sulla espansione a Est della Nato.
    Il presidente Bush ha dovuto sottolineare a Bucarest, dove si trova per il vertice Nato, che ''la guerra fredda è finita'' e che ''la Russia non è il nostro nemico''. Due affermazioni rese necessarie dal clima gelido in cui sono piombati i rapporti tra i due paesi.
    Bush, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha respinto oggi l'idea che la sua politica verso Mosca ''sia un ammasso diplomatico di rottami'' ed ha definito ''una opportunità'' il suo incontro con Putin del 6 aprile nella località balneare di Soci, sul Mar Nero.
    ''Avremo una discussione franca e cordiale, come sempre - ha spiegato Bush - un colloquio senza animosità, perché si può essere di opinioni diverse su un problema senza per questo danneggiare i propri rapporti personali. Con Putin è sempre stato così''.
    ''Putin è una persona che è stata un leader forte per la Russia - ha affermato il presidente Bush -. La mia posizione è sempre stata che è nel nostro interesse avere una relazione operativa con la Russia. E' quello che ho cercato di fare''.
    Bush ha più volte spiegato di avere riservato alla sfera degli incontri privati le sue critiche più accese nei confronti del collega russo preferendo evitare le critiche pubbliche.
    ''A Soci avrò la possibilità di ribadire a Putin quanto ho apprezzato poter lavorare insieme - ha detto Bush - e sono contento di avere almeno la possibilità di dirgli good-bye''.
    Putin perderà in maggio la carica di presidente, per essere sostituito da Dmitri Medvedev, ma potrebbe presto riemergere come premier. Un destino che non potrà seguire invece George Bush che quando lascerà la Casa Bianca nel gennaio prossimo tornerà invece un cittadino privato.

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  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Outis Visualizza Messaggio
    Bush e Putin: amici per la pelle

    Era stata simpatia a prima vista, almeno da parte di George W. Bush. Nel primo famoso incontro tra il presidente americano e Vladimir Putin, nel giugno 2001, Bush aveva detto di ''avere letto la sua anima''. Del presidente russo ci si poteva fidare. Era l'inizio di una insolita amicizia tra il presidente texano e l'ex agente del Kgb. Ma quasi sette anni più tardi, dopo venti incontri personali tra i due leader, è giunto il momento del saluto. ''Quella di Soci sarà la mia ultima possibilità di incontrare faccia a faccia Putin, da presidente - ha osservato l'inquilino della Casa Bianca -. Ho avuto un rapporto molto interessante con lui. Mi sta molto simpatico''. Ma a sciupare questa cornice cordiale è lo stato dei rapporti tra gli Stati Uniti e la Russia, giunti ad un livello di ulteriore tensione dopo i recenti contrasti sullo scudo anti-missile e sulla espansione a Est della Nato.
    Il presidente Bush ha dovuto sottolineare a Bucarest, dove si trova per il vertice Nato, che ''la guerra fredda è finita'' e che ''la Russia non è il nostro nemico''. Due affermazioni rese necessarie dal clima gelido in cui sono piombati i rapporti tra i due paesi.
    Bush, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha respinto oggi l'idea che la sua politica verso Mosca ''sia un ammasso diplomatico di rottami'' ed ha definito ''una opportunità'' il suo incontro con Putin del 6 aprile nella località balneare di Soci, sul Mar Nero.
    ''Avremo una discussione franca e cordiale, come sempre - ha spiegato Bush - un colloquio senza animosità, perché si può essere di opinioni diverse su un problema senza per questo danneggiare i propri rapporti personali. Con Putin è sempre stato così''.
    ''Putin è una persona che è stata un leader forte per la Russia - ha affermato il presidente Bush -. La mia posizione è sempre stata che è nel nostro interesse avere una relazione operativa con la Russia. E' quello che ho cercato di fare''.
    Bush ha più volte spiegato di avere riservato alla sfera degli incontri privati le sue critiche più accese nei confronti del collega russo preferendo evitare le critiche pubbliche.
    ''A Soci avrò la possibilità di ribadire a Putin quanto ho apprezzato poter lavorare insieme - ha detto Bush - e sono contento di avere almeno la possibilità di dirgli good-bye''.
    Putin perderà in maggio la carica di presidente, per essere sostituito da Dmitri Medvedev, ma potrebbe presto riemergere come premier. Un destino che non potrà seguire invece George Bush che quando lascerà la Casa Bianca nel gennaio prossimo tornerà invece un cittadino privato.

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    Al di là dei rapporti formali e di diplomazia mediatica, che Bush e Putin siano amici per la pelle non è proprio la verità, per lo meno stando ai rapporti di potere instauratisi tra Russia e Stati Uniti.
    Le scelte politiche di Putin sono andate tutte nella direzione della ricostruzione nazionale di un paese semi-colonizzato, e, per tale ragione l'occidente non può in alcun modo ostentare amicizia verso Putin.
    Ovvio che di tanto in tanto gli si strizza l'occhiolino, un po' come si fa con la Cina, perchè gli interessi economici delle stesse multinazionali euro-americane in Russia sono troppo grossi per prendersi troppe libertà.
    Ma mentre si strizza l'occhio, intanto si circonda la Russia di missili e basi militari.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da terraeamore Visualizza Messaggio
    Al di là dei rapporti formali e di diplomazia mediatica, che Bush e Putin siano amici per la pelle non è proprio la verità, per lo meno stando ai rapporti di potere instauratisi tra Russia e Stati Uniti.
    Le scelte politiche di Putin sono andate tutte nella direzione della ricostruzione nazionale di un paese semi-colonizzato, e, per tale ragione l'occidente non può in alcun modo ostentare amicizia verso Putin.
    Ovvio che di tanto in tanto gli si strizza l'occhiolino, un po' come si fa con la Cina, perchè gli interessi economici delle stesse multinazionali euro-americane in Russia sono troppo grossi per prendersi troppe libertà.
    Ma mentre si strizza l'occhio, intanto si circonda la Russia di missili e basi militari.
    ...è un'amicizia personale, non politica...un po' come Berlusconi e Bertinotti, per capirci...

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da terraeamore Visualizza Messaggio
    Al di là dei rapporti formali e di diplomazia mediatica, che Bush e Putin siano amici per la pelle non è proprio la verità, per lo meno stando ai rapporti di potere instauratisi tra Russia e Stati Uniti.
    Le scelte politiche di Putin sono andate tutte nella direzione della ricostruzione nazionale di un paese semi-colonizzato, e, per tale ragione l'occidente non può in alcun modo ostentare amicizia verso Putin.
    Ovvio che di tanto in tanto gli si strizza l'occhiolino, un po' come si fa con la Cina, perchè gli interessi economici delle stesse multinazionali euro-americane in Russia sono troppo grossi per prendersi troppe libertà.
    Ma mentre si strizza l'occhio, intanto si circonda la Russia di missili e basi militari.
    Mi pare un'analisi assolutamente realistica e corretta

 

 

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