“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman
ci sarebbe in realta' una maniera per aumentare l'economia xD
facciamo che sia legale ... che le persone lavorino 18 ore al giorno, facciamo si che non vi siano problemi di lincenziamento, facciamo si che non compriamo piu nessun prodotto estero, facciamo si che aprire qualcosa in italia costi 10 mila euro massimo ... e vedrete come flotte di imprenditori esteri arriveranno.
Peccato che non ci sia lavoro poi per gli italiani visto che lavorano 8 ore massimo ...
quindi io non vedo via di uscita ...
ci salva una guerra forse ...
Ultima modifica di Geriko; 10-04-10 alle 20:22
“Productivity isn't everything, but, in the long run, it is almost everything. A country’s ability to improve its standard of living over time depends almost entirely on its ability to raise its output per worker.”
— Paul Krugman
interessante la risposta della marcegaglia, meno politica e più concreta:
"La presidente degli industriali, dopo avere ascoltato con attenzione le parole del premier, è salita sul palco dicendo a chiare lettere che adesso non ci sono più alibi. Perché, "dopo una bruttissima campagna elettorale", il Governo è uscito rafforzato dalle regionali: ''Caro presidente adesso davvero dovete dimostrare di essere quel governo del fare per il quale molti italiani votano".
La priorità non sono le riforme istituzionali, ma quelle economiche. Ha incalzato: ''Lanceremo la sfida di una crescita del 2% di Pil all'anno, per tre anni, che vuol dire 50 miliardi di euro in più di ricchezza e 700 mila posti di lavoro in più''. La platea ha applaudito, lei ha continuato: ''Vogliamo impegni precisi con tempi precisi e non le solite promesse generiche. Chiediamo che entro due mesi ci sia l'impegno per un investimento di almeno 1 miliardo di euro su ricerca e innovazione e di circa 1-1,5 miliardi sulle opere infrastrutturali''.
Berlusconi: "Pochi poteri al governo" Marcegaglia: "Fatti, il Paese declina" - Repubblica.it
Ultima modifica di v!olet; 10-04-10 alle 22:28
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La mancanza di rispetto verso chi la crisi la soffre davvero c'è sempre stata, quando dicevano che la crisi era psicologica c'era solo da rispondere "allora andate a dire a chi ha perso il lavoro di andare a fare psicologicamente la spesa".
Ovviamente è giusto non diffondere panico e pessimismo, però neanche andare in TV a dire con il sorriso sulle labbra che la crisi non c'è.
Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?
Mangio sempre i bambini bolliti.
Ma ormai il 90% delle famiglie italiane spende in bisogni primari, beni necessari che si prendono a prescindere, l'ottimismo non serve a niente e non rilancia i consumi in questa situazione.
Se abolissero tasse fastidiose come il bollo auto, il canone RAI, le accise sui carburanti e via discorrendo ci sarebbero migliaia di euro in più nelle tasche degli italiani, soldi che rimetterebbero in moto l'economia. Ma si sa che il Governo del liberalismo socialista e del fare futuro non può attuarlo.
Ultima modifica di Cesare; 10-04-10 alle 23:38
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Il governo non toglierà mai le imposte indirette anzi, tenderà ad aumentarle come ha sempre fatto perchè queste ultime non sono percepite "male" dalla popolazione come quelle dirette: è lo stesso giochino fatto dal 2001 al 2005, su le imposte indirette e giù quelle dirette. Sempre meno progressività dell'imposta e rispetto del principio della capacità contributiva dell'individuo, alias i poveri sempre più poveri, i medi galleggiano, i ricchi sempre più ricchi.
Basta solo dire che vogliono aumentare l'IVA per togliere l'IRPEF con addirittura l'appoggio di certi sindacalisti completamente fuori dal mondo.
Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?
Mangio sempre i bambini bolliti.