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nuvolarossa
Peggio dello Zimbabwe
Il fallimento del governo Prodi e la crisi del Paese
Luigi Meduri, sottosegretario nel governo Prodi, è passato alle cronache per aver detto che ormai l'Italia è peggio dello Zimbabwe. E' l'ammissione di un fallimento completo, assoluto, inequivocabile.
E quali che siano i motivi del fallimento, senza dubbio profondi e complessi, sono evidenti anche le responsabilità del governo, sia ad esempio nell'interruzione della vendita di Alitalia, sia nell'allarmismo di un rinvio delle elezioni, per i pasticci avvenuti al ministero degli Interni.
Due elementi sufficienti a mettere in risalto il degrado della vita nazionale. La vicenda Alitalia, lo spiega benissimo Francesco Manacorda sulla "Stampa" di giovedì, trova per la sua crisi strutturale radici profonde e un ampio e condiviso concorso di governi precedenti e di forze politiche.
Ma, a maggior ragione, un governo competente e previdente sa tracciare l'analisi della situazione e muoversi di conseguenza, evitando ad esempio di imporre quei troppi e gravosi vincoli nell'asta pubblica che hanno spaventato il mercato e fatto scappare i compratori. Per non dire che nella sua dissennata apologia della concertazione, il governo Prodi ha dato fiato al sindacato dei lavoratori Alitalia, considerato universalmente il peggior piantagrane da fronteggiare per un gruppo privato interessato all'acquisto. E infatti così è stato, e alla fine Air France si è ritirata.
Ed è ridicolo che dalla maggioranza uscente si accusi il leader del principale partito di opposizione di aver fomentato il sindacato al fine di rifiutare l'accordo con i francesi. Perché la trattativa la doveva fare il governo e il leader dell'opposizione ha solo trovato una sponda nell'incapacità manifesta di questo a chiudere la trattativa.
Quanto al sindacato, si è sempre fomentato da sé. Non averlo fronteggiato adeguatamente fin dal primo momento (anzi lo si è blandito), ha condotto inevitabilmente alla presente deriva. Tanto che il leader della Cisl Bonanni - meno diplomaticamente di noi - dice del governo Prodi che questo cerca un pretesto "per coprire i propri sbagli" e uscire da "un guaio che passerà alla storia". Del resto il fatto che lo stesso Prodi a questo punto speri nella cordata, fantomatica o meno, che sia di Berlusconi o di altri, la dice lunga su questa vicenda.
E veniamo alla seconda tegola di queste ore: il rischio di rinvio delle elezioni. Il senso di responsabilità della Dc di Pizza avrebbe rimediato ad un errore commesso dal governo. Resta increscioso che il Ministro degli Interni - che noi pure conosciamo come persona qualificata e forte di una lunga e prestigiosa esperienza politica - si sia lasciato andare a considerazioni allarmistiche. Non vogliamo nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi che gli attuali membri del governo si sentissero lieti di prolungare la loro amministrazione ordinaria: e siamo lieti di sapere che si andrà al voto nei tempi prefissati. Si è avvertito però in alcuni ambienti un certo compiacimento nel voler lasciare le cose precipitare, quasi che la somiglianza dell'Italia allo Zimbabwe desse soddisfazione e in fondo si fosse contenti di essere caduti così in basso. Non sono certo questi i nostri sentimenti.
Mai i repubblicani accetteranno una tale idea di degrado.
Continueranno, malgrado tutto, a battersi per invertire la rotta.
Roma, 3 aprile 2008
tratto da
http://www.nuvolarossa.org/modules/n...p?storyid=4852