Ecco perchè è caro il petrolio
Il prezzo del petrolio prosegue la sua corsa ed il 26 Marzo ha fatto un'altro salto di circa 4 dollari alla borsa di NewYork.
Inutile dire che l'aumento del prezzo di questa vitale materia prima, influenza negativamente persino l'economia dei paesi industrializzati, figuriamoci poi quella dei paesi in via di sviluppo. Al contrario di ciò che si pensa generalmente, è un danno anche per i paesi produttori di petrolio che sono privi di infrastrutture per la raffinazione e complessi industriali all'avanguardia e pertanto sono costretti ad importare derivati del greggio e prodotti industriali ad un costo che aumenta più del tasso di aumento del prezzo del greggio; e così più il prezzo sale, più questi paesi si ritrovano poveri.
Ma allora chi ci guadagna a far crescere il prezzo del barile e soprattutto come ci riesce?
Stando agli esperti di economia, si tratta di un capolavoro degli StatiUniti.
Grazie al deficit galattico che si portano sulle spalle soprattutto per causa delle guerre che hanno fatto, hanno causato la forte svalutazione del dollaro, il primo grande responsabile del caro petrolio.
Aldilà del deficit pesante, vi è anche la riduzione delle risorse strategiche del petrolio americano, un dato che da impulso al prezzo del petrolio alla borsa di NewYork.
Altro grande contributo che Bush dà all'aumento del prezzo, alla quale ha anche fatto cenno il presidente venezuelano Chavez, è il fatto che le politiche americane in Medioriente e nell'area del Golfo Persico, creano costantemente insicurezza nei pressi delle zone dove viene prodotto il grosso del petrolio mondiale e ciò non può che aumentare il prezzo, per l'aumento del rischio degli investimenti, l'aumento delle polizze di sicurezza, l'aumento delle spese per l'estrazione ed ecc...
Il bello è che non ci guadagna nemmeno il popolo americano, ma attenzione, ci guadagna Bush e la sua amministrazione che per intero, è stata o è ancora collegata a multinazionali petrolifere che traggono un profitto stellare dall'aumento del prezzo del barile.
http://italian.irib.ir/index.php?opt...2510&Itemid=70