No, non mi riferisco alle esternazioni della Sa e del PS, ma ad alcune dichiarazioni poco chiare che sono state fatte da Berlusconi, il quale, si sa, pecca di scarsa prudenza, ed ogni tanto si fa sfuggire qualcosa che forse dovrebbe tenere per se.
Intanto tutta questa misuratezza adottata da Veltroni nei confronti di Berlusconi in campagna elettorale mi puzza parecchio.
Diciamo che stavolta sono totalmente priva di entusiasmo. Il mio voto va a Di Pietro (non a Veltroni) perchè si è sempre battuto per la legalità, cosa nella quale credo fortemente.
Io credo che se vincerà Veltroni non ci sarà questo tanto sbandierato riformismo, perchè non si vorrà fare torto a Berlusconi, e molte cose resteranno come prima.
Perchè?
Distinguiamo le proposte dalla situazione politica.
Le prime:
1) Veltroni ha introdotto nella politica italiana un concetto che negli altri paesi europei è stranoto: non puo' esserci consenso senza crescita economica.
Fa leva su questo punto in campagna elettorale, traducendo questo assunto politico in linguaggio corrente: le spese dentistiche, il precariato, le università, la mafia come "parassita della crescita", le opportunità per i giovano (Venture Capital). Gli Italiani hanno ben chiaro il concetto per cui, tradotto in chicchera da Bar "che vengono a fare gli extracomunitari qui se non c'è lavoro nemmeno per noi?" tradotto significa: "se avessimo lavoro e crescita saremmo ben felici di accoglierli, a patto che lavorino come noi".
2) La comunicazione: Veltroni ha davvero preso le distanze dal resto della politica. Onestamente io la trovo ancora da migliorare, ma la strategia sta pagando.
Il governo Prodi sembra sempre più lontano, berlusconi sembra stanco.
Il fattore età è sulla bocca di tutti e anche i berlusconiani più convinti evitano di parlarne.
3) Consenso trasversale:la percezione di emergenza nella nostra cultura (dai romani in poi) richiede unità della popolazione per affrontare la contingenza negativa. Quindi l'idea che di fronte alle avversità ci si unisca a prescindere dal colore politico, religione, stile di vita e provenienza geografica è un dato scontato. Veltroni al momento cerca di incarnare questo concetto, mentre Berlusconi è rimasto ancorato alle divisioni e contrapposizioni (Nord/Sud, autonomi/dipendenti, comunisti/anticomunisti, etc etc) questo da l'idea di un "ignorare l'emergenza" che gli Italiani non riescono ad accettare.
La situazione politica attuale.
1) mi pare (e parlo in termini di strategia militare, beninteso) di trovarmi in qualche modo di fronte alla linea maginot.
La sinistra radicale e la destra continuano a ragionare in termini di guerra di trincea, di guerra sfiancante metro dopo metro.
Veltroni politicamente è veloce, leggero, implacabile.
Dopo mesi di campagna elettorale "buonista" in cui walter ha schiacciato tutti, entrambi gli schieramenti, DX e SA, ripartono con gli attacchi personali, con la delegittimazione dell'avversario.
La mia impressione è che sia tardi, non nel senso che walter vincerà di certo o che sia vero, ma che oramai sia diventato, agli occhi di molti, la rappresentazione del Nuovo.
Appaiono dunque politicamente patetici i tentativi di SB da una parte e di bertinotti dall'altra di minimizzare il personaggio.
2)sulla falsariga del punto 1: la percezione che ho è che Berlusconi e Bertinotti cerchino di dire "Guardate che Walter è come noi!!!"
In tal modo inseguono, non si smarcano dal vecchio, e danno sempre più visibilità, instillando il dubbio negli indecisi ("e se fosse davvero che lo attaccano perchè lui è diverso?")
Walter lo sa, e ci va a nozze.
3)Panico da sondaggi.
I sondaggi sono mediamente cagate.Lo sappiamo bene, ma non abbiamo nient'altro a cui attaccarci.
E' evidente che vengano influenzati da percezioni personali, dagli altri sondaggi e dall'"aria che tira".
Inoltre, come diceva il mio prof di statistica all'uni: "i dati, torturati a dovere, parlano sempre".
Quindi, veri o falsi che siano, ora danno veltroni in gran spolvero.
Questo terrorizza, instilla panico, disorienta sia la SX che il CDX.
Ed ecco che subentra la paura di vincere, per bertinotti da una parte (che insieme a diliberto aspettava il cadavere di veltroni lungo il fiume della politica), per berlusconi che preso dal panico perde consenso nel vedere che perde consenso.
La mia conclusione, è che queste elezioni siano moooolto più aperte di quanto si voglia far credere, e lo dico in un senso e nell'altro.
Non mi sorprenderebbe una vittoria schiacciante del PDL, nè una schiacciante del PD.
Statisticamente, diciamo che il margine di errore è sottostimato.
e che possiamo trovarci di fronte ad un "cigno nero" elettorale.
Ecco.
(PSusate eventuali errori)
Veltroni ha scelto una linea politica diversa dal passato e io sono d'accordo:noi dobbiamo pensare a noi stessi e non a Berlusconi.
Il nominare sempre Berlusconi ed attaccarlo in continuazione ha quasi fatto perdere le elezioni del 2006 perchè tutti i fedelissimi(anche se sfiduciati) del Cavaliere sono andati a votarlo. Adesso e lo hai visto tè stessa nemmeno lo nomina e questo toglie forza alle polemiche che vorrebbe attaccare Silvio...
Il principale esponente dello schieramento a noi avverso.
Comunque anch'io stimo Di Pietro e spero vada bene..