Nei Paesi ove esiste la “società della fiducia” (gran parte della U.E.) gli imprenditori, l’economia hanno il sostegno della prevedibilità delle azioni di ogni interlocutore. Il sospetto, l’intoppo, la non risposta, sono merce rara. Lo sviluppo dell’economia è possibile.

Lo Stivale é un Paese speciale: dove la vita sociale è infarcita di difficoltà impreviste, sorprese, intoppi, inciampi, rotture, non risposte, interventi di referenti o padrini; talvolta ricatti o somme da pagare in nero, per avere quello che secondo le leggi ci spetta di diritto. Il dirigente pubblico, talvolta intronizzato da un VIP della politica, puo’ essere molto attivo. Soprattutto nelle lotte di potere. Trascura talvolta la gestione affidatagli. O si occupa della gestione, ma senza impegno né motivazione.

Quali le prospettive del sistema Italia ? Sicuramente molto magre, per via della sua competitività evanescente. Quando i nodi del tessuto sociale diverranno troppi, si avrà aumento della confusione e persino rischio di bloccaggio di qualche istituzione. Il rischio: che lo Stivale inciampi nel Caos......... !

Cosa esattamente é successo ?

- La Pubblica (d)Istruzione ha fatto, per decenni, un cattivo lavoro. Non ci ha insegnato metodi di lavoro e forme di pensiero adatti al secolo XXI. E cioé metodi basati su coerenza, logica, struttura, realismo,responsabilità, efficacia dei risultati. Ci é stata data, é vero, un’ottima formazione umanistica, ma troppo vicina, credo, alla Humanitas di qualche secolo fa. Basterà, nel Villagio Globale ? Sembra di no, a guardare ai risultati.

- Un secondo errore del sistema Italia di inizio secolo: pessimo metodo di selezione della classe dirigente, basato sul valore ... delle chiacchiere, anziché della professionalità. Non poco, per affossare le prospettive di una società... E’ lecito anche porsi il quesito: “Sono i politici che vogliono vendere chiacchiere, o sono gli elettori che le vogliono sentire ?”.

- Un terzo errore, anch’esso della Pubblica (d)Istruzione, quello di non educare il cittadino, di non insegnargli i suoi diritti ed obblighi verso lo stato, la struttura della società, i suoi meccanismi di funzionamento. I quali dovrebbero percio’ essere gestiti, se va bene, da angeli invisibili. Se va male, da padrini nascosti.

Ma non sono gli unici fattori.......

UNA PROPOSTA SENSATA

Suppongo che un imprenditore, stanco dal sistema, mi chiedesse: “Tu espatriato, come vedi la ricostruzione ? Possibile ?”. In tal caso suggerirei alcuni punti di base, visti cogli occhiali di un emigrato (più oggettivi perché meno di parte).

Nell' interesse del cittadino qualunque, dovremmo porci questi obiettivi, che ci permetterebbero di divenire europei a pieno titolo:

1. Europeizzare il Paese nei fatti, non a parole. Soprattutto eliminando il divario fra intenzioni dichiarate e miseri fatti poi attuati. (con nuovi metodi di lavoro e gestione del personale).
2. Far funzionare le ruote della società, in modo uniforme per tutti gli Italiani;
3. Rifondare la società italiana, sviluppando un Patto Sociale, basato su:
a) vera applicazione, di qualità, di precisione, affidabile, continua, della Costituzione e delle leggi, egualmente per tutti; b) applicazione degli strumenti e metodi necessari a dare risultati sociali a livello europeo (aumentando al massimo le efficienze e combattendo gli sprechi nelle gestioni pubbliche). c) applicazione nella vita pubblica di quei valori positivi che permettono a tanti Paesi U.E. di gestire la società.
4. Mettere in funzione, con un programma impegnato e di qualità, con la diffusione di adeguati metodi di lavoro, i meccanismi sociali con risultati simili alla Francia, al Belgio, al U.K., alla Germania, alla Finlandia, etc. La cosa é possibile solo se si gestirà il Paese con chiarezza e trasparenza. E con una buona strategia.
5. Sotterrare la politica delle chiacchiere e dell' inazione. Inizio della politica dei fatti e della serietà. L' obiettivo da raggiungere: instaurazione di una democrazia reale, col bando della Commedia dell' Arte Politica. Cosa raggiungibile colla gestione responsabile ed efficace del personale in ogni attività economica ed amministrativa (come in tanti Paesi U.E.).
6. Cambiare tutte le facce del potere é l' unico modo per arrivare ad uno stato che serva tutti i cittadini e non favorisca solo certuni o certi clans.
7. Parole d' ordine per un tale programma sono: la verità, responsabilità e serietà, basta colle chiacchiere, basta coll' apparenza.
8. Per poter raggiungere tali obiettivi, ci vuole in primis la sostituzione del lassismo col rigore, della irresponsabilità colla chiarezza nella vita sociale, del menefreghismo coll’impegno, etc....
9. L’obiettivo finale del programma deve essere: PASSARE DALL’ ATTUALE PLUTOCRAZIA ALLA VERA DEMOCRAZIA (quella che esiste in tanti Paesi europei). Cioé applicare in pratica quanto é per ora scritto su pezzi di carta....

C’ é, per arrivare a tanto, una condizione necessaria: cambiare qualche abitudine di molti Italiani. Vorranno farlo sapendo che, cosi, potrebbero avere ricchezza e lavoro ?

SOLTANTO UN PROGRAMMA SERIO, DEL TIPO CHE HO IN MENTE (ma da discutere), SARA' IN GRADO DI FAR FUNZIONARE LA SOCIETA’, DI RISOLLEVARE L' ECONOMIA

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P.S. Se poi la nostra pigrizia ci suggerisse di restare dove siamo, ebbene, allora ... stringiamoci la cinta...... oppure cerchiamoci un lavoro in un Paese serio.

Per avere un’ idea: fra le cause di inefficienze c’ é anche, soprattutto nel sociale:

- insufficiente riflessione, basta l’ intuito;
- inadeguata programmazione e strutturazione delle attività (preferiamo reagire alle emergenze ....); il testo “Metodi e risultati” va in dettaglio.
- handicaps di capacità nella discussione/costruzione del consenso e nella gestione di programmi complessi, di macrosistemi, causa la mancanza di metodi adeguati;
- accettazione della confusione come quadro di attività.

E da questi “fattori di sottosviluppo” che derivano due cose: a) lo sforamento del tetto da parte dei conti pubblici; b) il calo di competitività.

Davanti a voi due strade:

- vi fidate dei politici; la destinazione finale del sistema Italia sarà il terzo mondo;
- aprite gli occhi; in tal caso fatevi aiutare da valutazioni realistiche, che troverete su:


http://angrema.blogspot.com
www.accademiaonline.net (argomento “società” , testi di Antonio Greco)

Ci sono le Lettere dall’ Europa di Antonio Greco. Il quale ha lavorato in giro per l’ Europa per trenta anni e vive in Francia da venti anni.


Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr
(disponibile per una presentazione delle cause del degrado italiano)