Paulus, tutte le regioni europee che hanno voluto prendersi un po' di autonomia dagli stati centralisti hanno dovuto attuare un "centralismo regionale" (come lo chiami tu) per creare un blocco unico e unito. E anzi, il fatto che siamo messi peggio degli altri in europa è proprio dovuto al fatto che in passato regni-nazioni come piemonte e veneto abbiano lasciato probabilmente troppa autonomia ai loro territori, favorendo la nascita di particolarismi e campanilismi al loro interno che non hanno permesso la creazione di una vera identità nazionale, che avrebbe permesso di fare blocco comune contro l'Italia centralista di oggi.
Nell'autonoma valle d'aosta c'è stato un reale centralismo regionale, che ha addirittura inizialmente negato la natura plurilinguistica (francoprovenzale, francese, walser e piemontese) della regione per non creare divisioni interne e presentare la regione come un unicum tramite il quale far fronte comune per l'autonomia. Gli stessi baschi o gli occitani hanno dovuto unificare una lingua che era divisa in diverse varianti.
Io la smetterei di parlare di federalismo per l'italia tutta e parlerei di autonomia per quelle regioni che la vogliono. Anche se la lega usa i 2 termini come sinonimi!! Il federalismo non dovrebbe essere portato "dall'alto", ma in teoria dovrebbe verificarsi quando una serie di comunità decidono di federarsi per dar vita a un nuovo soggetto (o sbaglio?). La "federazione" (o meglio, l'unione) c'è già purtroppo da 150 anni, ormai il federalismo non si può più fare perchè il soggetto unitario è già nato senza la federazione!. Portare il federalismo in meridione poi mi sembra una pura utopia (come quella di portare la democrazia laddove si è da sempre abituati alla dittatura) se non c'è una reale domanda che viene dal basso. Quindi autonomia per le regioni che lo vogliono e stop, come è avvenuto in Spagna. Si parla tanto di federalismo alla spagnola, ma in realtà la spagna non è uno stato federale come invece lo possono essere gli stati uniti o la germania (paesi ben più uniti della spagna tra l'altro) ma è un paese in cui diverse comunità si sono conquistate l'autonomia. Solo che a malapena la gente comincia a capire cos'è il fedealismo, e vai adesso a spiegargli che è un'altra cosa dall'autonomia e che ormai è inattuabile. Anche autorevoli organismi come l'unioncamere e la CGIA nei loro rapporti parlano genericamente di federalismo.
Non mi è chiaro se la lega insisterà di nuovo con il federalismo "all'italiana" dalle alpi alla sicilia o se il suo federalismo non sia in realtà il chiedere autonomia per le regioni padane, o la semplice constituzione di una camera regionale..
[QUOTE=sir_Shafford;7614648]Paulus, tutte le regioni europee che hanno voluto prendersi un po' di autonomia dagli stati centralisti hanno dovuto attuare un "centralismo regionale" (come lo chiami tu) per creare un blocco unico e unito. E anzi, il fatto che siamo messi peggio degli altri in europa è proprio dovuto al fatto che in passato regni-nazioni come piemonte e veneto abbiano lasciato probabilmente troppa autonomia ai loro territori, favorendo la nascita di particolarismi e campanilismi al loro interno che non hanno permesso la creazione di una vera identità nazionale, che avrebbe permesso di fare blocco comune contro l'Italia centralista di oggi.
Nell'autonoma valle d'aosta c'è stato un reale centralismo regionale, che ha addirittura inizialmente negato la natura plurilinguistica (francoprovenzale, francese, walser e piemontese) della regione per non creare divisioni interne e presentare la regione come un unicum tramite il quale far fronte comune per l'autonomia. Gli stessi baschi o gli occitani hanno dovuto unificare una lingua che era divisa in diverse varianti.
Io la smetterei di parlare di federalismo per l'italia tutta e parlerei di autonomia per quelle regioni che la vogliono. Anche se la lega usa i 2 termini come sinonimi!! Il federalismo non dovrebbe essere portato "dall'alto", ma in teoria dovrebbe verificarsi quando una serie di comunità decidono di federarsi per dar vita a un nuovo soggetto (o sbaglio?).
Per me sbagli. Il federalismo nasce dalla "persona" perché, dice giustamente la dottrina sociale della Chiesa (nb. non sono cattolico, ma ho grande rispetto per ciò che in ogni religione mi sembra giusto), la persona, l'individuo, il cittadino, PRECEDE lo stato. IL federalismo NON PUO' ESSERE una questione solo ISTITUZIONALE; questa viene DOPO. Prima viene la Persona, poi il suo comune, poi lo stato. Il federalismo è quindi innanzitutto "UN CONTRATTO FRA PERSONE", contratto che forma il comune, lo stato e soprattutto la LEGGE in quanto suo contenuto.
In sostanza hai ragione: inutile parlare del federalismo come lo vede la Lega. Non porta da nessuna parte. Se poi ci aggiungi i "fucili" e ultime sparate di Bossi, direi proprio che il federalismo della lega non solo è una falsità ideologica, ma anche un pericoloso ed inaccettabile strumento di violenza.
il bene della comunità deve prevalere sul bisogno del singolo; ciò non toglie che la comunità è composta dai singoli che a maggioranza ne determinano la guida
Per me sbagli. Il federalismo nasce dalla "persona" perché, dice giustamente la dottrina sociale della Chiesa (nb. non sono cattolico, ma ho grande rispetto per ciò che in ogni religione mi sembra giusto), la persona, l'individuo, il cittadino, PRECEDE lo stato. IL federalismo NON PUO' ESSERE una questione solo ISTITUZIONALE; questa viene DOPO. Prima viene la Persona, poi il suo comune, poi lo stato. Il federalismo è quindi innanzitutto "UN CONTRATTO FRA PERSONE", contratto che forma il comune, lo stato e soprattutto la LEGGE in quanto suo contenuto.
In sostanza hai ragione: inutile parlare del federalismo come lo vede la Lega. Non porta da nessuna parte. Se poi ci aggiungi i "fucili" e ultime sparate di Bossi, direi proprio che il federalismo della lega non solo è una falsità ideologica, ma anche un pericoloso ed inaccettabile strumento di violenza. [/quote]
il tuo federalismo che nasce dall'individuo è interessante, e probabilmente è la forma più democratica che c'è. Però il problema è: come si fa a farlo?
nel mondo occidentale moderno ci sono esempi di tale tipologia di organizzazione?
che sia un'enorme puttanato lo dici tu! sto parlando delle lotte valdostane per l'autonomia, e mi attengo a quanto scritto da diversi autonomisti valdostani che parlano chiaramente del tentativo in passato di nascondere o minimizzare la presenza di altre comunità linguistiche in valle, specialmente la walser..(la piemontese che in realtà è praticamente sempre stata prevalente in bassa valle, ma anche presente ad aosta da secoli, non ha mai avuto nessun tipo di riconoscimento), parlando sempre di un unicum francese e francoprovenzale. Riguardo al veneto e alla larga autonomia lasciata dalla serenissima ai suoi territori che probabilmente non ha permesso la nascita di un vero nazionalismo veneto ma ha favorito la creazione di contrapposizioni interne, rivolgiti a Beggiato.
p.s. ho il sospetto che dietro al nickname di riserva ci sia un vecchio frequentatore del forum da poco allontanato per un mesetto..che senza scrivere (a sproposito) qui sopra per più di 2 giorni non sa stare....ma il suo dissennato fervore lo smaschera inquivocabilmente
In Veneto domina la lega nord, e si vedono i grandiosi risultati
Non cercare storiella che i Veneti sono divisi, più che altro non abbiamo tempo da perdere, c'è da lavorare, il Veneto ha dato la massima fiducia alla lega votandola in massa.
Ora non si vedono gli effetti, le casse romane sono sempre più piene e i Veneti pagano sempre di più!