Originariamente Scritto da
Giannizzero
parliamo di una questione troppo spesso non affrontata (per vari motivi, in primis nazionalisti) dagli ambienti della DR italiana.
senza dubbio, buona parte dei "meridionali" (ovvero siciliani e "napoletani" nel senso lato del termine) posseggono, almeno a livello fenotipico, una qualche correlazione coi popoli europei largamente intesi, sopratutto in certe zone. tuttavia, è altrettanto fuor di dubbio che all'interno di questi popoli vi siano elementi genotipi e fenotipici, chiaramente riscontrabili, di stampo non-europeo (segnatamente africani), che a loro volta tendono a influenzare in una certa maniera il carattere e il modo d'essere di tali popoli. questo fatto fu notato fra gli altri dai nazisti, i quali, com'è risaputo, proposero, una volta terminata vittoriosamente la guerra, nel quadro del piano per la nuova Europa, di esaminare seriamente tali popolazioni dal punto di vista razziale ed eliminare gli elementi spurii, e in caso di necessità, ripopolare certe zone del sud italia con coloni provenienti dall'est europa.
che ne pensate di tale questione? secondo voi, i meridionali sono europei al 100% e non hanno alcun bisogno di misure volte all'"igiene razziale", hanno bisogno di una certa "ripulitura", o sono del tutto o quasi allogeni non-europei, al pari ad es. dei magrebini, e quindi indesiderabili?